Leggiamo con un misto di sorpresa e di divertimento i resoconti della stampa italiana sull'ultimo confronto all'arma bianca tra Berlusconi e Fini.
Nei prossimi giorni ci sara' l'ennesimo chiarimento ed e' facile prevedere che tutto si riassorbira' nel solito trantran (o tramtram com e' solito dire un nostro giovane e colto amico).
Perche' 'tertium non datur': Berlusconi (se mi e' consentita una espressione accademica) sta stringendo le palle a Fini che e' rimasto solo perche' i suoi colonnelli sono stati 'comprati' (politicamente, e' chiaro, Dio ne guardi) dal solito Cavaliere. Quanto a quei pochi che dovrebbero seguire il Presidente della Camera nella improbabile formazione di gruppi separati al Parlamento, ve lo immaginate un senatore o deputato che rinuncia a prebende sicure di fronte ad un futuro nero ed incerto nel caso in cui le intemerate di Fini dovessero portare ad elezioni anticipate?
Fini quindi e' messo male e sara' costretto a fare un tuffo carpiato doppio pur di mantenere un minimo di visibilita'.
L'ectoplasma opposizione (si fa per dire) balbetta e sta sull'Aventino a vedere che succede e non se la sente di andare in soccorso dell'ex fascista le cui intemperanze antiSilvio gli hanno creato da tempo la nomea di lebbroso.
'Panta rei', diceva il filosofo greco ed in attesa che si diradi la nube vulcanica anche questa nube politica sara' sostituita dal sol dell'avvenire berlusconiano.
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