Translate

Le elezioni italiane viste da Washington

Fanno un po' ridere i pochi giornali della sinistra italiana imbambolati nella ricerca di una giustificazione qualsiasi all'esito negativo delle urne nella recente competizione regionale. E fanno finta di non essersi resi conto che la sinistra in Italia e' un ectoplasma che appare e scompare, del quale sono indecifrabili i contorni e contro il quale le corazzate mediatiche del Cavaliere hanno avuto buon gioco.
Un 30% di aventi diritto al voto non e' andato alle urne. Ma in massima parte non si trattava del popolo della destra. Erano soprattutto gli intellettuali schifati, i medioborghesi annoiati, i giovani in cerca di identita' politiche.
Lo zoccolo duro del target che rappresenta da sempre il riferimento delle azioni imprenditoriali del Cavaliere in massima parte ha mantenuto fede alla sua promessa fondamentalista.
Chi vive in America sa bene che il consenso si conquista con i passaggi mediatici a raffica. E Berlusconi ha utilizzato, come sa fare con la sua prepotenza rivestita di vittimismo, non solo il suo impero televisivo e radiofonico ma anche i canali della RAITV.
Hanno votato centrodestra anche quelli che si sono turati il naso e tra una sinistra inconcludente, frammentata, incapace di offrire una reale sponda di consenso e il governo del 'presunto' fare hanno deciso di dare ancora una volta fiducia alle affermazioni del rodomonte milanese.
A gamba tesa e' entrato nella competizione il solito Vaticano favorito dalla scelta per il Lazio di una Emma Bonino della quale e' stato facile ricordare a piu' riprese le sue uscite blasfeme e abortiste.
Senza parlare poi del tremendo calo di immagine determinato dal sig. Marrazzo frequentatore di trans che ha fatto scattare la molla automatica del "Almeno Silvio va con le piu' belle donne d'Italia."
L'ectoplasma della cosiddetta opposizione era ed e' composto da un PD che farfuglia in maniera incomprensibile con il suo segretario Bersani, da una congrega di personaggi squalificati animati solo dal tradizionale 'cupio dissolvi' in cui la sinistra italiana eccelle da decenni, dalle punte Di Pietro e Grillo che con il loro pujadismo hanno contribuito a tenere alta l'immagine del Cavaliere secondo il motto mussoliniano "parlate male di me, ma parlate", e da quell'Arlecchino servitor di due padroni, al secolo Casini, che, nonostante i calci nei denti ricevuti dal Cavaliere, continua a praticare la politica andreottiana dei 'due forni'. E nei commenti riciccia il rimorso di avere fatto fuori Prodi, il solo che abbia battuto due volte Berlusconi.
Facile allora la previsione dei leghisti secondo cui alla scadenza di Napolitano sara' eletto Presidente della Repubblica il Silvio nazionale che nel frattempo sara' riuscito a modificare la Costituzione in senso presidenzialista "fasso-tutto-mi".
Auguri Italia.

No comments:

Post a Comment