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L'America del "machisenefrega" ha vinto.

Gli americani hanno votato. E la House of Representatives e' slittata di nuovo nelle mani dei repubblicani. Per il Presidente Obama sara' sempre piu' difficile governare nei prossimi due anni di mandato. E quasi sicuramente non sara' rieletto.
I 15 milioni di senza lavoro, i 50 milioni di persone che non hanno una assicurazione sanitaria, machisenefrega.
Le industrie dell'auto a Detroit che chiudono decine di impianti con migliaia di lavoratori licenziati, (ed allora bisogna dargli miliardi di dollari di ossigeno), le istituzioni bancarie che falliscono, quelle che impongono sulle carte di credito dei tassi da strozzinaggio, i milioni di cittadini che si sono visti portare via la casa perche' non possono pagare il mutuo, machisenefrega.
La guerra in Irak e quella in Afghanistan con migliaia di soldati americani morti, con decine di migliaia di veterani che tornano mutilati nel fisico e nel morale. Machisenefrega (tanto si tratta di un lavoro e quelli che vanno sotto le armi sono in genere disoccupati. E poi, guarda quello che e' successo in Irak dove le imprese petrolifere americane sono ritornate alla grande escludendo la concorrenza, Che mente lucida quel George W. Bush).
Il pozzo della BP nel Golfo del Messico che ha messo in pericolo tre stati della Federazione. Il fatto che Obama sia riuscito a farsi dare 25 miliardi di dollari dalla BP (che proprio nei giorni scorsi e' ritornata ampiamente in attivo). Machisenefrega e poi Obama ha messo in difficolta' le aziende del petrolio bloccando per mesi le estrazioni perche' vuole vederci chiaro con i permessi facili.
La riforma sanitaria, machisenefrega. Chi non ha soldi per pagarsi l'assicurazione che vada a farsi fottere.
Obama che vuol aumentare le tasse ai ricchi e diminuirle ai poveri. Machisenefrega. Sono i ricchi che tirano la nazione non i chicanos ilegali venuti dal Messico e San Salvador.
Il fatto che in piu' di 200 anni di storia della nazione americana un nero sia il Capo della Nazione e che le minoranze abbiano finalmente la possibilita' di fare sentire la loro voce. Machisenefrega. Quanto all'abbronzato della Casa Bianca chissa' che qualcuno delle decine di complotti e attentati scoperti ogni giorno dallo FBI non possa andare a buon fine. Il caso del cattolico Kennedy alla Casa Bianca dovrebbe ricordare qualcosa.
L'America del machisenefrega, paludata nella bandiera a stelle e strisce, alla scoperta fasulla di un patriotismo i cui fili sono tirati dai soldi di alcune grandi corporation ha detto basta all'esperimento Obama. Meno governo, meno spese, e gli 'animal spirits' provvederanno a rimettere in moto un Paese che, sia sul piano economico che su quello dell'istruzione generale, e' precipitato a meta' della classifica mondiale. Machisenefrega.
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marco-comelli@libero.it
ci scrive:

"Bartoli, ma vai a ....."

La nostra risposta

Mr. Comelli:
Non riusciamo a dormire. Ossessionati come siamo dal suo invito ad andare...dove?..a fare che cosa? Ce lo indichi pure con il dito medio alzato come usa fare il ministro Bossi....oppure in maniera esplicita, citando a conforto della sua teoria il 'bunga,bunga' che le gazzette italiane indicano essere il divertimento delle nottate rilassanti di un noto e strapotente miliardario italiano. Ma non ci lasci nell'angoscia. Per quanto ci riguarda noi le auguriamo tutto il bene possibile, a parte i travasi di bile.
Letter from Washington"
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Maurizio da Torino ci scrive

"Caro Oscar,
importante il tuo articolo intitolato "ma chi se ne frega". Io non sono abbastanza addentro alle cose politiche e sociali americane per poter dare un giudizio. E' certo che l'elezione di Obama aveva creato in molti molte speranze. E' vero anche che é stato scalognato tra la crisi mondiale, il petrolio che fuoriusciva e la violenta opposizione al suo piano sanitario che comportava un aumento delle tasse. Chissà, forse senza questi accidenti magari non avrebbe deluso. Sai che cosa mi ha colpito molto nel mio recente viaggio a New York e Washington? Ho scoperto che cosa differenzia gli Americani da noi Italiani. In USA si segue la filosofia della Legalità, da noi quella dell'Umanità. Ti confesso che sto cercando di ragionare su cos'é meglio. Ho molti dubbi sia in un senso, sia nell'altro. Grazie comunque perché il tuo articolo fa riflettere. Cordiali saluti,
Maurizio.

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Marco Saladini ci scrive dal Vietnam

"Caro Oscar, ho seguito meglio che ho potuto dal Vietnam, dove vivo da qualche anno per lavoro, le elezioni statunitensi. Sono d'accordo con te che l'egoismo della classe media conservatrice ha prevalso. D'altra parte bisogna ammettere che i programmi sui quali è stato eletto Barack Obama sono stati realizzati solo in parte, sia pure per i motivi in parte tratteggiati da Maurizio. Non sarei però così pessimista da arrivare a dire che Obama non sarà di certo rieletto. Immagina infatti uno scenario nel quale a. l'economia si riprenda, creando quei posti di lavoro che hanno fatto in parte la differenza in questa tornata elettorale, b. il governo riesca a evitare le trappole e gli ostacoli più evidenti in parlamento e a portare a casa alcuni ulteriori risultati, specialmente attuando con rigore quanto già approvato nel primo biennio del mandato e c. la base democratica si risvegli da un riposo sugli allori che ormai non è più compatibile con l'attivismo della base di opposto colore (tea parties e non solo). In uno scenario siffatto, forse ci starebbe un secondo mandato a Obama, non credi?
Un caro saluto e complimenti per il blog.
Marco Saladini"
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La nostra risposta

Caro Marco:.
Grazie per il tuo bellissimo commento.
Speriamo che l’ottimismo della ragione (tanto per citare Gramsci) possa vincere.
Il Presidente Obama si trova ora ad affrontare un percorso molto difficile: i repubblicani nella House faranno di tutto per metterlo alle corde, per poi addossargli la responsabilità dei fallimenti.
È una vecchia tecnica, ma funziona sempre alla grande.
Se la situazione economica migliorerà il merito sarà solo loro perché avranno creato le condizioni per un minore intervento del governo.
Se la situazione precipiterà sarà colpa solo del Presidente.
Non mi sembra una bella prospettiva, comunque la si giudichi.
Raccontaci cosa fai in Vietnam.
I wish you all the best.
Oscar
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Caro Bartoli, non mi sembra una tragedia: è solo democrazia. Il popolo si è espresso ed Obama dovrà dialogare anche con l'altra America.
Giuseppe Gambacorta Roma
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Olà Oscar, vedo che lei si preoccupa sempre delle arterie e del fegato di chi non fosse daccordo con lei. Le rendo merito: così si dimostra attaccamento al prossimo. Alla prossima magari si preoccuperà della digestione, per non parlare di cose volgari.
Per il resto è evidente il suo attaccamento alla democrazia: se va come dice lei, la gente è intelligente, illuminata, colta. Guai però a pensarla diversamente: trattarsi di bischeracci, venduti se va bene, sennò coglioni di prima mano, similmente a quanto in passato asserito dal nostro Premier. Il Dubbio, come a tanti suoi omologhi, non la sfiora neanche. Buon sangue non mente, scuola pura fascista, o comunista, come preferisce, tanto è l'istess.
lorenzo cafaro [lorenzo.cafaro@gmail.com]
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la nostra risposta:

Vedo che Lei se le canta e se le suona. Continui pure, se le fa bene. Se non le piace quanto scriviamo e' sempre libero di cancellare il suo nome.
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Caro Bartoli
Buono l'articolo L'America del chisenefrega ha vinto! Bravo! Si vede però che è un pò che sei lontano da Roma e dai romani. Avresti dovuto scrivere "macchissssenefrega" con almeno due c e almeno tre s.
Ridiamo x non piangere. Salutoni

Kathia
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Ti sbagli di grosso; ha vinto la vera America che di socialismo non ne vuol sapere.
Rwenzo Rosa
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Gentile Dottor Bartoli.

Lei vive negli States e ha un passato di rilievo come dirigente di aziende e giornalista . Il quadro dell'elettorato USA che lei dipinge nel suo articolo "machisenefrega " deve pertanto essere molto vicino alla realtà. Le confesso che tale quadro non collima con l'idea che avevo di tale elettorato. Pensavo che gi USA avessero due partiti che che io consideravo grosso modo di centro , con differenti soluzioni per molti problemi politici e sociali ma comunque soluzioni sostenibili e non contrapposte per puro spirito di contrapposizione , e dove l'elettorato ragiona abbondantemente in modo pragmatico e non dogmatico.
Ho difficoltà a credere che lo scenario invece assomigli a quello italiano dove una parte identifica l'altra come il male e se stessa come il bene e dove il verbo del partito è un dogma per l'elettorato che lo sostiene e pertanto poco ragiona sulla bontà per il paese delle scelte del partito.
Distinti saluti

Claudio Franza

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