Ho votato Matteo Renzi turandomi il naso. Ho votato il giovane, nuovo protagonista della politica italiana. Ma ho votato controvoglia un partito che non si sa bene che cosa voglia e da quante anime sia caratterizzato.
Si e' ripetuta per chi scrive la stessa situazione di precedenti elezioni, quando il mio voto e' andato a Romano Prodi perche' ne ammiro le qualita' scientifiche, professionali e soprattutto la moralita'.
Ma anche allora la compagnia di giro nella quale Prodi era immerso per forza di cose non mi convinceva. Come del resto le pugnalate inferte per due volte al Professore-Premier da parte degli stretti compagni di cordata hanno pienamente confermato.
Molti commenti al primo turno delle primarie mettono in rilievo che molti elettori di destra hanno sopportato lunghe attese pur di votare Renzi.
Avere accanto voti di destra e' un fatto scandaloso per i duri e puri dell'estrema sinistra. Il che conferma invece come il tanto decantato bipolarismo sia un oggetto misterioso in Italia.
Sia il PD che il PDL sono movimenti politici inquinati da un estremismo fondamentalista. Da una parte un corpo politico alimentato prevalentemente da componenti del fu Partito Comunista, dall'altra uno pseudo movimento liberale che di liberale nulla ha essendosi spostato ad oltranza su posizioni di estrema destra.
Da qui l'interrogativo che assale alla vigilia di ogni tornata elettorale gli elettori moderati, quelli di centro che costituiscono l'ago della bilancia di ogni scelta di governo.
Da qui le migliaia di consensi che Matteo Renzi ha ricevuto e continuera' a ricevere da parte di tanti liberali italiani.
Qui negli Stati Uniti il Partito Democratico ha confini bene delimitati nei confronti di frange estremiste di sinistra. Altrettanto non e' stato per i repubblicani il cui spostamento all'estrema destra, dovuto al movimento Tea Party, ha creato un vuoto pneumatico nel bacino di utenza elettorale di centro. Ed hanno perduto clamorosamente alle ultime presidenziali nonostante i due miliardi di dollari investiti in videoclip negative nei confronti di Obama.
Il mio voto a Matteo Renzi e' stato dato ad un giovane progressista non a un partito costituito in larga parte da rottami di quel comunismo del quale chi scrive porta ancora i segni addosso.
Insipide valutazioni personali, si dira'. Di cui non ci scusiamo con il Lettore.
Oscar
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Caro Oscar,
Con le primarie PD ci siamo attaccati all'ultima speranza:
SPES ULTIMA DEA! Se tu fossi stato in linea sabato e domenica con quello
sconcio che è la TV di Stato, avresti potuto constatare come la speranza di noi
tutti Renzi stia lottando contro i mulini a vento. Tanti nemici, tanto onore?
Ma dove! Bindi, Camusso, Marini, Baffetto, etc., tutti intervistati e
tutti al "dagli all'infante, al ragazzetto, al nemico dei lavoratori, al
dissolutore del Partito, ...". Qui, in Italia, da tempo si sta
perpretando l'affanno di Diogene di Sinope: "Cerco l'uomo"!
Dopo anni se ne presenta uno che, nato a sinistra, chiama anche chi è di destra
a dargli fiducia per una politica nuova: "Tutti a casa quelli che hanno
per decenni riscaldato gli scranni del Parlamento e che ci hanno portato
verso la bancarotta e ad un Governo di salvezza nazionale". Si
cambia, si rinnova, un vento fresco per tornare a respirare, una speranza di
risorgere. Figurati! Al momento sui dati ufficiali emanati dal Partito si sa
soltanto che la distanza tra Bersani e Renzi è di circa 9 punti. Però SEMBRA
che tali dati definitivi siano relativi soltanto a quanto ufficializzato
dalla Segreteria PD e che i Renziani contestino un 5% di voti nascosti. Che poi
si stia facendo di tutto per mobilitare l'apparato ufficiale del Partito in
tutte le sue Sezioni a favore di Bersani (chissà perchè è proprio il Sud
estremo a dargli la maggioranza dei voti), per evitare che chi non ha votato al
primo turno posa farlo al secondo, etc., è proprio nell'ottica di rimandare a
Firenze il ragazzetto e lo spirar di aria nuova.
Ho votato Renzi con rabbia ed al ballottaggio sarebbe per
lui un osanna se potesse andare a votare anche chi non lo ha fatto al primo
turno. Larga parte dei contriti e delusi elettor idi centro e destra lo
farebbe! Ma ... la Casta si difende ed allora ... SPES ULTIMA DEA. Siamo
stati più fortunati di Diogene nella ricerca, ma è arduo lottare contro i
Mulini a Vento.
Aldo (Milano)
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Corrado Di Fabio
cdifabio@msn.com
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Hai fatto bene a chiarire la tua posizione!
Cesare
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Grazie
caro Oscar. Concordo al 100% con quanto scrivi,(devo incominciare a
preoccuparmi?), e con quanto ti scrive l'amico Rotariano di Roma.
Un cordiale saluto.
Maurizio. (Torino)
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Ti leggo
sempre con grande piacere e interesse.
Una voce
fraterna da Oltreoceano - laica, sincera e progressista -
ci
occorre per sentirci sempre più Uomini Liberi.
Claudio
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Lo
avrei fatto anche io se avessi partecipato. Infatti mi chiedo perchè Renzi non
sia conseguente alle sue idee: mollare quell'arnese del passato e unire forze
con gli autentici liberali riformisti a dare vita ad un progetto dove tutti
sono spinti dal medesimo ideale e non ci sono le Bindi, i Franceschini, i
D'Alema o gli Sposetti pronti a impallinarlo.
Roberto
Roberto
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Caro
Oscar,
concordo
col tuo articolo, evidentemente il tempo ha modificato alcune
mie antiche convinzioni. E' vero, in Italia ci sarebbe bisogno di un vero
partito democratico ma purtroppo, a guardar bene, nello Stivale sembra
ancora presente una mentalità arcaica che sopravvive grazie a rendite di
posizione acquisite in un passato neanche tanto lontano. No-Tav e Casa
Pound, politicamente a che servono? Non credo che torneremo agli anni
settanta visto che la storia non si ripete mai all'identica maniera ma in ogni
caso li reputo fenomeni inquietanti e da non sottovalutare.
Un
saluto,
Roberto (Ancona)
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Caro Oscar,
siamo molti che hanno condiviso il
Tuo concetto, anche lo scrivente.
Raffaello
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Benedetta Viti
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Renzi e arrivato al potere tramite il Partito. Non mi convinxce che poi nella sostanza possa rimuovere un sistema di cui infondo
fa parte.
Buona ggBenedetta Viti
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Concordo in pieno !!!!!!
Anch'io votato Renzi !!!!
Relazioni Esterne
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Non ho aderito al PD perché mi è apparso
un partito troppo
democristianizzato. Comunque non trovo
coerente la tua dichiarazione,
perché, secondo me, la dedizione
al partito deve essere superiore alla stima nei
confronti di
qualsiasi suo esponente. Mi dispiace, ma non ci troviamo proprio.
Non ho partecipato alla cavernalata delle
primarie, non ho alcuna intenzione di partecipare
alla farsa del ballottaggio.
Saluti,
Fabio
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Caro Oscar, purtroppo la “carnevalata delle
primarie” (copy-right Fabio) e le annesse e connesse trasmissioni in notturna
delle tv di stato e di eccelse reti private mi hanno riportato a una
sconfortante riflessione che già covavo, ma non mi si era ancora appalesata
chiaramente. E dal tuo articolo mi sembra di capire che non sono sola. Un
popolo italiano che tira le ore piccole e non brontola perché si spendono un
sacco di soldi di tv per tifare per l’uno o l’altro contendente dello stesso
partito, allegramente buttandosi dietro le spalle la tragedia ILVA, la guerra
in Siria, le mattanze di cristiani, le piazze dell’Egitto da dove hanno mandato
via un presidente per mettercene uno peggio, questo popolo italiano per chi
voterà a marzo? E soprattutto io per chi voterò? A circa tre mesi dalle
elezioni non soltanto non lo so, ma più vado avanti e più – per dirla alla Di
Pietro – mi si impicciano le idee. Che Dio ci assista!
Salutoni. Kathia
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Caro
Oscar
ho
visto il successo di Renzi alle primarie, veramente interessante.
Credo
che il suo succeso sia dovuto alla necessità impellente che gli italiani hanno
di cambiare il sistema di governo con forze veramente nuove.
Adesso
mi domando se al ballottaggio questa tendenza sarà effettivamente
ratificata con il voto.
Comunque
anche se vincerà Bersani, il segnale è stato forte e mi auguro che nell'
eventualità che quest'ultimo diventi premier ne tenga di conto.
Chi
ha un minimo di sensibilità democratica mi auguro che abbia
decodificato in termini democratici la presenza di 5 (cinque) partecipanti alle
primarie e non venga invece percepito come un frazionamento della linea
politica. perchè siamo stanchi, veramente stanchi di avere dei partiti
all'interno dei partiti.
Sono
incuriosito da come andrà a finire e mi auguro che stavolta la storia sia
veramente "magistra vitae".
Cordialità
Enrico
Baronti
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