"Anche se sono molto impegnato col mio lavoro, cerco di ritagliarmi degli spazi per andare nelle scuole a parlare di lotta alla corruzione. Se non si comincia dai giovani non ci sono spazi per riuscire a emendarci. Pensi che ai ragazzi proiettiamo un filmato in cui Crozza recita la parte del cittadino onesto e quella del disonesto. Fa morire dalle risate. Ma i giovani comprendono subito da che parte stare.."
Cosi Michele Corradino nel suo studio minimalista presso ANAC (Autorita' Nazionale Anticorruzione) di cui e' vice presidente.
Lo incontriamo per commentare l'uscita del suo libro "E' normale...lo fanno tutti" edito da Chiarelettere.
"Quando l'illegalita' diventa la regola, dice Corradino (cinquanta anni portati da quarantenne), non ci resta che parlare di 'normalizzazione del malaffare', perche' l'illegalita' si nasconde nella quotidianita' ed e' presente ovunque in famiglia, nella burocrazia statale, nello sport, nel lavoro. Questo e' un libro, aggiunge Corradino, costruito tutto sulle conversazioni registrate, a volte esilaranti, di corruttori e corrotti tratte da inchieste giudiziarie e depositate in tribunale."
La malattia e' grave perche' fa parte del nostro DNA, commentiamo noi.
Corradino ci interrompe: " Le cure ci sono, come dimostro nell'ultima parte del libro. Sta a noi trasmetterle ai giovani, la classe dirigente di domani."
L'azione di questa super odiata Autorita' Nazionale Anticorruzione sta ottenendo riconoscimenti in altri paesi.
Ne hanno parlato in termini molto positivi ed entusiastici l'ex premier inglese Cameron e pochi giorni fa il presidente Obama.
Se si riflette sul fatto che, tanto per fare un esempio, la 'Catena di Sant'Antonio', ovvero la truffa organizzata sfruttando i creduloni, in tutto il mondo anglosassone si chiama ''Ponzi Scheme' (dal nome del suo ideatore in America) anche se chi si dedica oggi a questo malaffare appartiene ad altre etnie, questi apprezzamenti non possono non stupirci oltre che farci un immenso piacere.
Oscar