Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
ALDO GRASSO
Meno male che il Covid avrebbe dovuto renderci migliori. È bastato poco più di un anno (l'Italia intera in lockdown a causa della pandemia!) per dimenticare tutto. È bastato intravedere la famosa luce al fondo del tunnel perché il demone della Smemoratezza prendesse il sopravvento.
Abbiamo dimenticato i morti (più di 130.000), abbiamo dimenticato l'eroismo di molti sanitari, abbiamo dimenticato la paura che ha sconvolto le nostre vite e la solidarietà che ha alleviato quella paura, abbiamo dimenticato il rispetto delle regole (persino da parte delle forze dell'ordine) che ci ha permesso di percorrere la via salvifica del vaccino contro un virus letale e planetario.
Dopo un periodo terribile, è umano affrettarsi a dimenticare ma non è giusto continuare a delegittimare le competenze in nome della credulità; non è giusto tentare di fermare il Paese con la protervia delle minoranze; non è giusto usare il green pass come uno spauracchio; non è giusto essere fanatici e pretendere le tutele istituzionali; non è giusto esibire egocentrismi di retroguardia per guadagnare un po' di palcoscenico; non è giusto minacciare la salute di tutti i lavoratori, demonizzando gli strumenti di prevenzione. Non lamentiamoci poi se le cose che ognuno di noi dimentica si trasformeranno ancora in incubi collettivi.
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