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Il Gran Viaggio in Italia: No green pass e tu non entri al cinema

Tutti a vedere James Bond, altro che andare a votare per le comunali.

A Porta di Roma, il grande centro commeriale che non ha alcunche' da invidiare a quelli americani, UCI che gestisce i cinema ha riservato la maggioranza delle sale a "No time to die", per far fronte alla marea di persone che si affollavano di fronte alle macchinette dei biglietti, perche' di gente che voglia lavorare dietro un banco per qualche ora, non se ne trova piu'.

A proposito delle macchinette ci sono quelle che fanno i biglietti dietro il pagamento in contanti, e quelle invece che lavorano con le carte di credito.

Ma, senza un cartello che indichi la differenza, i futuri spettatori fanno diecine di minuti di fila per poi rendersi conto dell'errore.

Dopo le escandescenze di un impiegato dell'azienda che avrebbe dovuto indirizzare e aiutare il pubblico di fronte alle infernali macchinette (chiaramente su di giri per la fatica) per nostra fortuna e' intervenuto un giovane che ci ha aiutato con gentilezza concordando con noi e altri sul fatto che la procedura prevista dalla macchina dei biglietti e' troppo complessa.

Sosta al bar del complesso plurisale per il doveroso acquisto del popcorn e Coca Cola. Tre cartoni medi di popcorn e tre bevande costano piu' di 30 euro che poi e' la stessa fregatura che ti spalmano addoso in America.

Ma la novita' a questo punto e' l'esame del green pass per accedere al complesso delle multisale.

Solo che i Bartoli il green pass non ce l'hanno perche' questo documento ha valore per i paesi dell'Unione Europea.

Il poveretto messo a controllare il documento all'ingresso di fronte all'ostensione dei nostri passaporti americani e dei certificati che attestano la doppia vaccinazione negli USA, vacilla ed entra nel panico.

"A me dei vostri passaporti non interessa. Chi non ha il green pass non puo' entrare. Mettetevi da una parte che chiamo il direttore", ci dice.

Dietro di noi si e' formata una lunga fila di persone che seguono con interesse la vicenda.

A questo punto apro lo zip del mio borsello e tiro fuori la copia della Gazzetta ufficiale del 23 agosto con l'ordinaza del 18  giugno 2021 che tra i vari paragrafi recita: " ...l'ingresso nel territorio nazionale e' consentito altresi' ai soggetti provenienti dal Canada, dal Giappone e dagli Stati Uniti d'America, a condizione che siano in posesso di una certificazione verde Covid 19, rilasciata dalla rispettive autorita' sanitarie locali..."

Lo scrutinatore legge a fatica il paragrafo del documento che gli mostro.

Da' un'occhiata al mio certificato di doppia vaccinazione americana, non gliele puo' mportare di meno di quelli di mia moglie e Max e ci sollecita di entrare, con grande sospiro corale della fila formatasi alle nostra spalle. E ci ringrazia pure per avere allargato le sue conoscenze professionali.

Chiaramente di americani non deve averne visti molti nel suo teatro.

Quanto al film, nonostante il giudizio acido dei critici ci e' piaciuto. Fatto bene, recitato bene, diretto bene.

Ed anche questa e' Italia.

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Bellissimo!! Saga gia` vissuta questa estate in Italia....
Non vedo l'ora di poter visionare l'ultimo 007 !!
Un caro saluto!
Emanuele
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Grazie per il bellissimo articolo.
Infatti… c’è l’equipollenza, peccato che nessuno lo sa ! Ho gli stessi problemi… ho provato a fare un’interpellanza urgente per evidenziare i nostri disagi, la risposta non è stata soddisfacente!
Fucsia
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Buon Giorno Oscar,
Ben detto,
Un caro saluto, Harold
 

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