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Diario italiano #3: Quanto sei bella Roma quando e’ sera….








 “ Dobbiamo fare vedere a Romi quanto e’ bella Roma…sembra quasi uno scherzo…”, dice la mia Signora che decide e organizza il programma della nostra permanenza di due giorni nella Capitale della Repubblica italiana.

Per quanto mi riguarda accetto qualsiasi decisione, purché’ sia esentato da impegni organizzativi.

E vi spiego perché’:

Io odio Roma. 

Ci ho vissuto per venti anni, partendo ogni mattina dall’Olgiata per raggiungere via San Basilio, quando lavoravo alla SMI. 

E poi viaVersilia, angolo via Veneto quanto dirigevo l’ufficio stampa dell’IRI con e senza Romano Prodi, prima di andare in America.

Tornavo la sera alle 22 senza parlare dei tanti viaggi in ogni angolo del mondo.

Le rare volte in cui mi toccava guidare nel traffico romano, l’indisciplina, l’innata tendenza dei romani (meglio dire: di quelli che abitano a Roma) di attentare all’incolummita’ del loro prossimo all’insegna del ‘ma che ce importa, ma che ce frega..’, bene, tutto questo era e sono alla base del mio risentimento nei confronti della Magica.

Smentito sempre dagli amici che a Roma ci vivono da una vita e che sono indulgenti verso le malefatte romane perche’questa grande meretrice tutto si fa perdonare con la sua bellezza.

Franca aveva ormai prenotato il biglietto con Big Bus che abbiamo preso in Via Ludovisi dopo avere lasciato in quel parcheggio coperto la nostra Corolla ibrida.

Ed e’ iniziato il giro delle solite bellezze della capitale, viste dall’alto del tetto del bus e viste con una nuova prospettiva; non piu’quella del dirigente assatanato che deve girare tra un ministero e l’altro fronteggiando l’inettitudine della burocrazia,allineando il proprio ritmo a quello sonnolento di chi lavora o fa finta di lavorare nella Caput Mandi.

Roma vista con l’occhio del turista e nella quasi solitudine del post immediato Ferragosto e’ indescrivibile nella sua bellezza. 

Colosseo , Foro e tutto il resto ti entrano dentro non come cartoline usurate, ma con le vibrazioni della potenza e bellezza, che tu, Oscar, avevi dimenticato tutto preso come sei stato per molti anni dal affanno di raggiungere quei risultati che ti erano e ti sei imposti per fare carriera.

Questa Roma si fa amare per forza ed anche Romi, attenta studiosa e artista di alto spessorese.

“Quanto e’ bella, come vorrei vivere qui per una parte della mia vita..”

Lasciamo Romi alle sue fantasticherie insieme alle migliaia di turisti di ogni nazionalità’ che provano le stesse sensazioni.

Che sono poi identiche a quelle del vecchio Oscar che ha ritrovato sul tetto di un autobus turistico quelle dimenticate tanti anni fa.


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