Ovvero: ore di coda nei trasferimenti in auto,
indebitamento per pagare le spese della vacanza,
prezzi esosi per la sdraio e per l'ombrellone,
chi se ne frega della campagna elettorale tanto sono tutti dei cialtroni,
matrimonio che traballa perché sia io che lei abbiamo diritto a recuperare la nostra libertà,
non posso vietare a mia figlia di 14 anni di andare in discoteca da mezzanotte alle quattro del mattino perché tutte fanno così e se glielo proibisco rischia la poverina la depressione, eccetera…
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Nel caso in cui le riuscisse di soffermarsi un momento su quello che succede negli Stati Uniti le propongo un caso politico eclatante.
Si è appena concluso il primo anno della presidenza di Joe Biden.
In politica come al bar sport funzionano i nomignoli distruttivi e non la capacità o meno di un politico di fare cose a vantaggio di chi lo ha eletto e anche di chi lo odia.
Ricordate quel "mortadella" lanciato a Prodi dai lanzichenecchi del signor Berlusconi, ignorando le grandi capacità di questo politico per due volte primo ministro italiano, per cinque anni presidente della Unione Europea, risanatore dell'Iri.
Quanto a Berlusconi la definizione orrenda di "Cavalier pompetta" alludendo alla probabile protesi sessuale.
Joe Biden è stato definito da Donald Trump "Sleepy Joe", distruggendo l'immagine di un politico per trent'anni tra i più affermati senatori, efficiente vice presidente di Obama, marito esemplare, colpito da un'atroce destino che gli ha tolto la prima moglie con la figlioletta in un incidente auto e successivamente il primogenito (cancro al cervello) che si stava affermando come una grande promessa della politica americana.
Il gradimento dell'attuale presidente degli Stati Uniti ha raggiunto il minimo del 42% contro coloro che non lo sopportano per definizione e raggiungono il 52%.
Si è da poco concluso il primo anno di presidenza di Joe Biden ed è allora opportuno andare a verificare se questo discusso uomo politico abbia o meno lavorato nell'interesse della nazione che rappresenta.
Biden e la vicepresidente Harris appena eletti si sono trovati a dover affrontare e gestire la più grande epidemia dell'epoca moderna.
Duecento milioni di americani sono stati completamente vaccinati contro il Covid.
6.4 milioni di nuovi posti di lavoro sono stati aggiunti portando il tasso di occupazione dell'economia americana al 3.5% considerato dagli economisti fisiologico.
È riuscito a far approvare "The American Rescue Plan and Bipartisan Infrastructure Law", riuscendo a mettere d'accordo i senatori repubblicani con quelli democratici.
Ma soprattutto tagliando le unghie a due senatori democratici che ce l'hanno messa tutta nei primi mesi del mandato presidenziale per mettere in sofferenza l'azione del presidente.
Le vendite dei veicoli elettrici sono raddoppiate.
Ma quello che più conta sono i 5 milioni di nuovi iscritti alla assicurazione sanitaria a basso costo creata dal presidente Obama in una nazione in cui se non hai la copertura garantita dall'azienda per la quale lavori, se non sei iscritto a Medicare per la quale devi avere versato almeno 15 anni di contributi, sei destinato a bussare al pronto soccorso degli ospedali ammesso che ti accettino. Altrimenti muori per strada.
Joe Biden ha ridato dignità internazionale all'America dopo le mattane del suo predecessore inginocchiato ai piedi di Putin e in affettuosa visita al dittatore della Nord Corea.
L'invasione russa della Ucraina è stato un banco di prova della difesa della democrazia e sovranità di uno Stato libero consentendo alla Nato di ritrovare le certezze alla base di questo sistema di difesa dopo anni di sonnolenta gestione.
Il presidente americano ha creato nuove premesse per l'industria statunitense dando supporto alla nascita domestica di imprese per la produzione di microchip e batterie allo scopo di distanziarsi dalle produzioni asiatiche.
Il prezzo della benzina è tornato sotto i quattro dollari al gallone ma la gente continua a inveire contro il governo perché trova che l'inflazione al 7% (generalizzata a livello planetario) sia colpa solo dell'anziano protagonista della Casa Bianca e non della guerra in Ucraina e dello strangolamento del gas manipolato d Vladimir Putin.
Il 6 gennaio del 2021 migliaia di terroristi, alcune centinaia dei quali in tuta mimetica e mitragliatori in spalla, hanno dato l'assalto a Capitol Hill, il tempio della democrazia americana.
Dai lavori del comitato parlamentare del 6 gennaio sta emergendo in maniera incontrovertibile che questo episodio che ha messo a nudo la fragilità della democrazia americana è stato organizzato e gestito dagli scherani di Donald Trump del quale emergono proprio in questi giorni personali responsabilità nel coordinamento delle truppe d'assalto al Campidoglio.
Si parla e si scrive sempre più spesso da queste parti della possibilità che possa scoppiare una seconda guerra civile dopo quella conclusa nel 1865 e che portò all'assassinio del presidente Lincoln.
Ce n'è di che essere preoccupati non solo per chi vive negli Stati Uniti ma per tutto il consesso dei paesi che guardano all'America come ad un solido punto di riferimento democratico.
Nei 50 stati della Federazione il ferragosto è una giornata come tutte le altre.
Auguriamo ai connazionali italiani di godersi il loro ferragosto e di ritornare a lavorare sperando di risolvere i tanti problemi che la meravigliosa penisola deve affrontare, per colpa di una parte del Parlamento che ha ghigliottinato l'unico Primo Ministro che era riuscito a ridare smalto all'immagine dell'Italia risolvendo tanti dei suoi perenni problemi.
Oscar
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