Un primo e un secondo di carne con un contorno di patate non costa meno di 40 euro. Se poi ci aggiungi una bottiglia di vino allora la spesa finale va su.
Questo per quanto riguarda la maggioranza dei ristoranti "normali" di Roma almeno nell'area compresa entro il Grande Raccordo Anulare.
Da parte loro i gestori dei ristoranti dicono che non ce la fanno ad andare avanti per l'aumento del costo delle materie prime, l'inflazione, la crescente ritrosia della gente a rivedere vecchie e incallite usanze secondo cui a Roma si va in trattoria per amore, affari, politica.
Poi aggiungi che non trovano personale perche' i giovani non vogliono lavorare.
Tutta cambia, 'panta rei'....Se ti danno 1300 euro al mese per lavorare dieci ore in ospedale come infermiere costretto a pulire tre volte al giorno il culo a vecchi rincoglioniti scaricati in ospedale dai parenti per godersi la settimana bianca, beh: allora non e' facile andare fuori a mangiare.
Isabella e Donato, antichi amici degli americani ritornati in Italia dopo trenta anni, hanno deciso di far scoprire a Oscar e Franca una Roma molto distante dalla solita capitale turistica.
Sui Colli Albani si mangia ancora con 15-18 euro a persona ed infatti il punto di ritrovo è Ariccia alla Fraschetta da Rugantino.
Dario, il proprietario illustra il menù e dice che la soluzione migliore è quella dei 18 euro a persona che offre ampio antipasto, un primo oppure un secondo, vino dei castelli, dolci finali e così sia.
Alla faccia del digiuno intermittente, i cinque si gettano su quanto offerto dal menu magnificando la qualità e la cottura del cibo.
E mentre apprezzi l'espresso che viene offerto alla fine del pranzo ti ronza nelle orecchie, "Roma, nun fa' la stupida stasera".
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