La reazione israeliana ai missili lanciati da Hamas, con le centinaia di morti e di feriti a seguito delle incursioni aeree, ripropone in termini drammatici il problema della sopravvivenza di Israele in un contesto come quello medioorientale da sessanta anni attraversato da sussulti di guerra.
Nasce, secondo la stessa stampa di Gerusalemme, e aumenta, la paura tra i cittadini israeliani che si sia arrivati sull'orlo di un precipizio con conseguenze di deflagrazione inimmaginabili.
A cominciare dalla 'bomba' domestica costituita dagli arabi, cittadini di Israele, che sono ormai apertamente schierati con le posizioni di Hamas e degli oltranzisti palestinesi. Tra questi sara' facile trovare qualche fanatico pronto a farsi saltare in un mall o in un caffe'. Per non parlare dei costanti rifornimenti di armi e missili forniti dagli iraniani attraverso tunnels scavati con l'Egitto e della minaccia costituita dagli Hesbollah libanesi (anch'essi intimamente legati all'Iran) che hanno allevato migliaia di miliziani palestinesi. Ecco perche' i giorni che ci separano dalla inauguration di Barack Obama potrebbero vedere intensificare gli attacchi degli israeliani contro i palestinesi sino a raggiungere gli obiettivi degli impianti nucleari iraniani, piano al quale gli israeliani lavorano da anni. Potrebbe essere questo l'ultimo regalo dell'agonizzante amministrazione Bush alla lobby ebraica prima che intervenga la politica diplomatica del nuovo presidente.
Nasce, secondo la stessa stampa di Gerusalemme, e aumenta, la paura tra i cittadini israeliani che si sia arrivati sull'orlo di un precipizio con conseguenze di deflagrazione inimmaginabili.
A cominciare dalla 'bomba' domestica costituita dagli arabi, cittadini di Israele, che sono ormai apertamente schierati con le posizioni di Hamas e degli oltranzisti palestinesi. Tra questi sara' facile trovare qualche fanatico pronto a farsi saltare in un mall o in un caffe'. Per non parlare dei costanti rifornimenti di armi e missili forniti dagli iraniani attraverso tunnels scavati con l'Egitto e della minaccia costituita dagli Hesbollah libanesi (anch'essi intimamente legati all'Iran) che hanno allevato migliaia di miliziani palestinesi. Ecco perche' i giorni che ci separano dalla inauguration di Barack Obama potrebbero vedere intensificare gli attacchi degli israeliani contro i palestinesi sino a raggiungere gli obiettivi degli impianti nucleari iraniani, piano al quale gli israeliani lavorano da anni. Potrebbe essere questo l'ultimo regalo dell'agonizzante amministrazione Bush alla lobby ebraica prima che intervenga la politica diplomatica del nuovo presidente.
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