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Newsweek in vendita.

Newsweek e', insieme a Time, uno dei settimanali piu' noti e diffusi al mondo. Nel numero in edicola in questa settimana il direttore di questa prestigiosa testata (il cui primo numero risale al 1933), scrive che la rivista e' in vendita al miglior offerente. Newsweek fa parte del gruppo Washington Post che pubblica il quotidiano piu' importante della Capitale degli Stati Uniti e i cui scoop sono passati alla storia del giornalismo (come quello che ha visto precipitare il presidente Richard Nixon le cui trame di basso potere sono state esposte negli articoli pubblicati dal Post).
Purtroppo la situazione dei media a stampa sta precipitando in tutto il mondo a cominciare dagli Stati Uniti. Recentemente Rupert Murdoch, il magnate australiano che possiede il piu' grande impero mediatico che annovera corazzate come il Wall Street Journal e Fox Television, ha dichiarato che stiamo vivendo un trapasso veloce da un sistema pluricentenerario di stampa su carta (a cominciare dalla rivoluzione Guttemberg del 1450) verso un mondo digitale planetario dell'informazione. Sono molti, a cominciare da chi scrive, quelli che non riescono piu' a leggere un giornale su carta, abituati come siamo a consultare su Internet le principali testate che ci interessano. Senza considerare poi il mondo della blogosfera, dove informazioni, vere e fasulle, bombardano chiunque vi si accosti. I sostenitori della tradizione dicono che leggere un giornale o un periodico su carta e' un rito al quale e' molto difficile rinunciare. E' chiaro che si tratta di punti di vista rispettabili. Resta da dire che, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti, i giornali americani non sono il massimo quanto a fattura, grafica e qualita' della carta. Con l'esclusione del Wall Street Journal che, dopo l'acquisto fatto tre anni fa da Murdoch, e' un esempio di come un quotidiano dovrebbe essere fatto. A cominciare dal contenuto dei suoi articoli e delle corrrispondenze.
Ma i costi crescenti delle redazioni (soprattutto di quelle all'estero) e la diminuzione delle quantita' di inserzioni pubblicitarie hanno creato pesanti situazioni ai piani alti delle direzioni dei principali editori che si vedono costretti a ridurre gli organici, le spese correnti e ridimensionare le copie vendute.
La crisi sta coinvolgendo anche catene televisive che sembravano dover essere immuni da questa situazione che sta colpendo la carta stampata. CNN e CBS hanno annunciato che stanno per varare un progetto di fusione delle proprie redazioni centrali. CNN in particolare vede assottigliarsi ogni giorno il numero di persone che si sintonizzano su questa che e' stata la corazzata dell'informazione mondiale per venti anni.
Oggi vanno di moda le radio e televisioni che sono dichiaratamente partitiche, come e' il caso della Fox schierata pesantemente a favore delle tesi della destra piu' oltranzista americana. Il che consente a questa trasmittente di assicurarsi una larga percentuale di quella meta' di americani che sono il risultato di una profonda polarizzazione dell'opinione pubblica.
Newsweek e' uno degli ultimi e certo piu' prestigiosi media che stanno vivendo il momento del trapasso verso un futuro non meglio identificato. Il settimanale un anno fa ha cambiato fisionomia puntando molto sull'approfondimento tematico per competere con l'informazione in diretta fornita dai canali radiofonici e televisivi. Ma la rarefazione della pubblicita' ha costretto la proprieta' a mettere sul mercato la testata. Ammesso che si trovi qualcuno che la voglia comprare.

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