Il Los Angeles Times riporta in prima pagina la telefonata fatta da Omar Thorton, il camionista nero che ha ucciso nei gorni scorsi otto ex colleghi di una ditta di distribuzione della birra in Manchester. Thorton, dopo avere sparato e ucciso, ha chiamato il 911 (il numero delle emergenze) con un cellulare ed ha parlato per oltre quattro minuti con l'agente William Taylor.
"Hi, e' questo il 911? Sono Omar Thorton quello che ha sparato a Manchester", ha detto con voce calma. "Forse voi volete sapere la ragione per cui ho sparato in quel posto. Soprattutto perche' si tratta di un posto di razzisti.Mi hanno trattato male li'. Hanno sempre trattato male la gente nera. Cosi' ho preso in mano le cose (le pistole,ndr) e ho dato un sistemata a tutto. Magari ne avessi fatti fuori di piu'."
Mentre l'agente Taylor lo invitava a consegnarsi alle squadre di SWAT che erano entrate nell'edificio, Omar Thorton ha annunciato che si sarebbe ucciso.
Questo episodio non e' certo isolato nel panorama del crimine americano. Addirittura un canale televisivo aveva iniziato anni fa una rubrica che approfondiva gli episodi di ex dipendenti che uccidevano per rivalsa colleghi negli uffici. Sono piu' di 400 milioni le armi diffuse tra la popolazione americana che ammonta, secondo l'ultimo censimento, a 304 milioni. Ma le statistiche non tengono conto del mercato illegale delle armi che va dalla P38 alle mitrgliatricci pesanti da guerra.
Quella delle armi e' una tematica scivolosa sulla quale neanche i democratici piu' liberali e abolizionisti si avventurano se non vogliono rischiare il proprio posto al Congresso. Fa parte del DNA americano, come la pena di morte.
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