Ma il Boeing 777 riguadagna il tempo perduto e arriva a Fiumicino in perfetto orario.
I quasi 300 passeggeri del volo, compreso un centinaio di studenti della Dallas University che a Roma spendereanno un semestre, si avviano al nastro 5 per la riconsegna dei bagagli. Passano i minuti. Ogni tanto appare qualche valigia che continua a girare per mancanza di proprietari. I volti dei passengeri in atttesa assumo espressioni diverse con l'andare del tempo: dalla rassegnazione al travaso di bile. Dopo piu' di un'ora di attesa finalmente i bagagli del volo United 966 cominciano ad apparire sul conveyor. Chiediamo ad un poliziotto, cappello sulle 23, se il ritardo nella consegna dei bagagli e' colpa dell'Alitalia o degli Aeroporti di Roma. "No, risponde, La cooperativa degli addetti allo smistamento dei bagagli e' a ranghi ridotti a causa delle ferie. E quelli che sono tornati dalle vacanze lavorano a rilento per riposarsi della fatiche accumulate durante le ferie."
Le gazzette italiane sono piene in prima pagina dello scambio di piacevolezze tra il leader dell'UDC e quello della Lega. Casini ha definito Bossi un trafficone e Bossi ha detto che Casini e' uno stronzo. Bossi e' molto noto in Italia perche' ha sdoganato il dito medio che mostra ai giornalisti che gli fanno domande impertinenti.
La seconda moglie del premier Berlusconi ha deciso di lasciar perdere il divozio consensuale e rilancia in termini economici perche' 300mila euro al mese non sono sufficienti per tirare avanti.
Famiglia Cristiana da qualche settimana ce l'ha col povero Cavaliere accusato di volere distruggere gli oppositori, come e' successo con il giornalista cattolico Dino Boffo un anno fa.
Ne sa qualcosa la terza carica dello stato italiano, Fini, la cui compagna e' costantemente presa di mira dai media di Berlusconi per presunti comportamenti disinvolti del fratello e dei familiari.
I forzati delle vacanze stanno intasando in senso opposto l'Autosole. Troveranno i soliti problemi di sopravvivenza. Tiene banco sui media italiani la vicenda di tre operai della Fiat di Melfi che durante uno sciopero sembra abbiano interrotto il funzionamento di una linea e sono stati licenziati, poi riassunti per una sentenza del giudice del lavoro, ma rimasti senza lavoro. Perche' l'azienda di Marchionne ha deciso di usare il pugno di ferro senza guanto di velluto. Ovviamente il sindacato urla e strepita contro il comportamento antidemocratico dell'azienda. Mentre i milioni di giovani precari o senza lavoro si chiedono da chi sono rappresentati i morti di fame e perche' quelli che un lavoro ce l'hanno si divertono a fare tanto casino in nome dei diritti sidancali. In America i lavoratori dell'auto insieme ai loro sidacati hanno accettato paghe orarie di 14 dollari per quelli al primo impiego e riduzioni nei benefici a carico dell'azienda. Ed il bello e' che GM, Ford e Chrysler hanno ricominciato ad assumere e le comunita' dove si trovano gli stabilimenti di produzione a loro volta hanno ricominciato a respirare. E stanno restiuendo i soldi imprestati da Obama per uscire dalla crisi.
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