Gran premio di Ungheria. Michael Schumacher con una manovra definita 'pazzesca' dagli inviati dei giornali italiani ha stretto contro il muretto l'ex compagno di squadra alla Ferrari Rubens Barrichello che poi e' riuscito a superarlo, ma solo perche'...per sua fortuna, il muretto e' finito prima dell'impatto. Schumacher non e' nuovo a questi episodi di terrorismo in pista. Ma il sette volte campione del mondo ha dimostrato con questa bravata criminale di non essere un sportivo e di meritare non solo la penalizzazione di dieci posizioni alla partenza del prossimo Gran Premio del Belgio inflittagli dai giudici di gara in Ungheria, ma anche di tornare a sgambettare dietro un pallone nel parco del suo castello.
La Formula Uno non ha bisogno di modelli di comportamento come il suo. E neanche la Mercedes ha bisogno di un testimonial come Schumacher, incapace di lottare per le prime posizioni perche' dopo tre anni tecnicamente e fisicamente non puo' tenere testa a ragazzi di 23 anni come Vettel e Hamilton. Ed incapace di capire che nello sport automobilistico chi vuole fare il furbo mette a repentaglio la propria vita e quella degli altri concorrenti. Bye, Bye Michael.
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