"http://www.youtube.com/embed/BlE1BdOAfVc"
Il 19 luglio del 1957 cinque ufficiali della Aviazione Americana ed un fotografo rimasero in piedi su un terreno a circa 65 miglia da Las Vegas. Tutti volontari, meno il cameraman, dovevano dimostrare agli americani, terrorizzati dalla possibilita' di essere polverizzati da qualche bomba nucleare sganciata dai sovietici, che non c'erano pericoli anche se un ordigno di modeste dimensioni veniva sganciato sulle loro teste a 18mila piedi d'altezza. Questo incredibile video e' stato recuperato dalla National Public Radio negli archivi del governo. Non sappiamo che fine abbiano fatto i protagonisti della vicenda, se siano morti a seguito delle radiazioni, oppure per malattie o vecchiaia. Ma ricordiamo che molti degli attori e tecnici delle troupes cinematografiche che hanno girato films western in quell'area sono morti di cancro dopo qualche anno.
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Caro Oscar,
oggi il pericolo nucleare, ieri il ddt, prima le pulci
dei topi (la peste) e per i Romani il saturnismo da piombo degli acquedotti.
Nei teatri di guerra vi sono miliardi di bombe anti-uomo
inesplose, che prima o poi ci sciancheranno.
Recentemente abbiamo scoperto che l'amianto dell'eternit,
dei treni e dei carri armati ci ha regalato il mesotelioma polmonare.
Gli enormi accumuli di spazzatura rompono i catini delle
discariche e raggiungono le falde acquifere con i liquami, i pesticidi, de
deiezioni della nostra società "civile" che non si accorge di vivere
letteralmente nella merda e di berne il liquido, in modo non molto differente
dagli scarichi che bevono i bagnanti a Varanasi mentre fanno le abluzioni al
levar del Sole sulle sponde del sacro Gange.
Molti anni fa, a Benares, all'alba, avevo varato una
barchetta di foglie di loto con un lumino acceso nelle acque ancora nere della
notte che finiva. Quello sciame di lumini (il mio e mille altri) che scorreva
lungo the right bank dove sorge la casa di Madre Teresa per l'ultimo
pellegrinaggio prima di accendere la pira, sembrava andare incontro al punto
dove il Sole, levandosi rossastro sulle acque, annunciava un nuovo giorno di
speranza.
Namaskar !
Dario Seglie, Torino, Italy
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