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Sicilia quanto mi costi...!


Caro Oscar,

Il Corriere della Sera pubblica un redazionale sulla situazione siciliana, di sicuro avvio alla bancarotta. Il tutto si rifà ad un’intervista ad Ivan LoBello, Presidente della Confindustria Sicula e di recente chiamato ad ulteriori responsabilità nazionali con la sua nomina a Consigliere d’Amministrazione della Finmeccanica. La disamina di Ivan è cruda ed amara :”Basta con l’autonomia che ha prodotto soltanto 6 miliardi di euro di debiti e prelude al prossimo fallimento della Regione Siciliana”. Ivan, quindi, come unica soluzione si riferisce al ns.” Deus Ex Machina”, che dovrebbe intervenire d’autorità con il suo Governo per porre fine a questo scempio. Unica possibilità di salvezza è una sua qualche azione diabolica che sconfessi e ponga fine ad un’autonomia che sta contribuendo da protagonista allo sfascio dei conti pubblici nazionali.
Uno degli ultimi marginali esempi sulla comoda e disinvolta gestione del denaro pubblico è l’entità della pensione d’oro del Segretario della Regione Siciliana, che termina le sue fatiche con un TFR plurimilionario ed una misero vitalizio di appena 500.000 euro / anno (pari a circa 1,400 euro al giorno).
Ebbene, io da siculo visceralmente legato allo scogliaccio d’origine, nato alle pendici di Mongibello (ribattezzato in Etna) sotto il fuoco degli alleati appena sbarcati (grazie anche alla preziosa collaborazione di Lucky Luciano e del Principe Alliata, in sponda con Frank Gigliotti – consigliere capo della OSS ribattezzata CIA), pur essendo ultima  progenie di stirpe autonomista che vedeva nello Stellone a Strisce la migliore collocazione dell’isola nel dopo-guerra, abbandonati e sepolti i sogni dei miei ancestrali, auspico che termini il dilapidare delle finanze pubbliche sotto il vessillo dell’Autonomia.  Vivendo da troppi anni nelle brume del Nord, frastornato dalle grida “Roma Ladrona” della Padania, non ho mai notato un movimento nazionale d’opinione contro l’autonomia sicula. Forse perché la Sicilia è stata la miniera dei voti della ex DC, del PDL ed UDC. Ma, come dice Lo Bello, siamo agli sgoccioli e il baratro al quale lo scogliaccio è avviato è il buco nero al quale trascinerà la Nazione. Ciò a meno che il nostro Deus Ex Machina non si muova per tempo. Credo però che soltanto Eschilo potesse risolvere le situazioni con tale intervento.  A noi rimangono soltanto i Travaglio ed i Vespa con le loro cafoniche trasmissioni di innominabili vociferanti che si accusano a vicenda degli scempi nei quali ci hanno trascinati.
Un caro saluto,
Aldo (MIlano)
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Caro Aldo,
ti appoggio solidalmente nella lettera che hai scritto perche' non c'e' niente di meglio che siano i fratelli "di patria" onesti a tentare di raddrizzare situazioni sballate, specialmente di malapolitica, in quanto se lo fanno tutti gli altri, saranno sempre tacciati di scarica barile oppure di favoreggiamento territoriale!
Tu che sei della bellissima terra siciliana e vedi lo sballo non di poco, che portera' al baratro tutti deve per maggior ragione gridare ai suoi confratelli, che si rivolteranno di sicuro ma che almeno non dubiteranno della buona indole di fondo.
Lo stesso noi del nord (e io di los angeles) dobbiamo pensare quello che la mia gente fa di male e raddrizzare.
Ci vorranno molte generazioni per integrarci nelle nostre diversita' ma ben in questo saremo ancor piu' forti perche' geneticamente diversificati.
Se tu sei siciliano" viva la sicilia!
marino

PS: non sono d'accordo su quando paragoni Travagli con Vespa. Scusami ma sono di una classe diversissima: Marco si basa continuamente su Fatti (inserendo pochissime considerazioni personali), mentre Vespa fa del giornalismo vecchio di stato cosi' tutti si va' a tarallucci e vino.
Per cortesia leggi questo esemplare sommario di Travaglio degli ultimi anni di politica e dimmi che non e' uno storico perfetto a cui gli italiani CHE DIMENTICANO SEMPRE devono essere altamente riconoscenti.. scusa la foga .. ma la los angeles ne abbiamo tanta di f ga! abbracci
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/12/zu-silviu/292048/

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