Un protocollo per coordinare il comportamento delle autorita' di polizia e dei medici chiamati a indagare su denunce di violenza carnale e' stato presentato da un comitato di esperti e medici per sollecitare l'adozione di norme adeguate in tutta la nazione indiana.
Nel 2011 ci sono stati 24,206 rape cases, secondo il National Crimes Record Bureau. Ma il numero e' da considerarsi per difetto. Per ogni caso di violenza sulle donne si considera che almeno 50 non siano stati dichiarati pubblicamente per in tervento delle famiglie e della polizia locale.
Il protocollo approvato prevede tra l'altro che venga abolito il test delle "due dita" praticato sulla donna o giovinetta per valutare se sia vergine o 'habitual", ovvero gia' abituata a pratiche sessuali di penetrazione completa . In questo caso la dichiarazione di violenza subita si attenua.
Un altro monumento della insensata cultura indiana nei confronti dele donne e' la cosiddetta valutazione del " the build of the victim", Ovvero la considerazione che se si tratta di una donna di forte corporatura l'accusa di violenza subita perde molto della sua efficacia perche' la donna avrebbe potuto opporre resistenza. Una tesi contestata dagli psicologi e medici del panel che ha scritto il protocollo, in quanto non tiene conto della paralisi da terrore che immobilizza la vittima della violenza, spesso perpetrata da piu' individui.