L'America e' perseguitata dal sesso. Una societa' in continua contraddizione con se stessa: da una parte chi predica inutilmente astinenza ai giovani, dall'altra comportamenti nelle scuole medie superiori e soprattutto nei college all'insegna della promiscuita' piu' spinta.
Una recente statistica indica che la maggioranza delle studentesse universitarie dichiara di avere dai cinque ai sei rapporti al mese con partner diversi.
Nelle forze armate il tema degli assalti sessuali coinvolge anche le piu' alte gerarchie. Poi c'e' la sciagura dei 'predators' i pedofili che, nonostante leggi severe, sono in considerevole aumento grazie alla diffusione tra gli adolescenti dei social networks.
Come ha denunciato Papa Francesco il fenomeno interessa la Chiesa Cattolica, almeno per il 2 per cento, sino ad arrivare ai vertici della struttura gerarchica (vescovi e cardinali inclusi).
Questa schizofrenia sessuale e' alimentata da un'industria del sesso che in termini di fatturato annuo supera del doppio la produzione cinematografica di Hollywood.
L'America e' una societa' malata affetta da droghe, alcolismo, sesso a go-go, obesita'. Ma le differenze con altre nazioni europee o asiatiche non sono cosi sostanziali.
Ormai sesso e droghe sono una componente in crescita del comportamenti sociali in ogni parte del pianeta. Con la discriminante che, mentre nelle culture asiatiche il sesso e' considerato una manifestazione 'normale' della vita di un individuo, negli Stati Uniti si assiste al confronto della cultura puritana che vorrebbe imporre castita' ai giovani e l'esplosione dei comportamenti disinibiti che ha portato negli ultimi mesi ad una recrudescenza dello AIDS tra gli omosessuali.
Al tutto bisogna aggiungere il dio denaro. Articoli su studentesse che si pagano l'universita' prostituendosi non fanno piu' notizia.
Molte le ragazze che dopo una solenne sbronza e relative effusioni sessuali con un partner appena conosciuto, al risveglio (prese da rimorso nei confronti del proprio boyfriend ufficiale) dichiarano di essere state violentate e denunciano il ragazzo.
Siccome fa testo in questi casi la querela della presunta vittima lo studente si vede cancellata la borsa di studio e viene espulso dall'universita' ed inserito in una banca dati nazionale che gli impedisce di entrare in altri atenei.
Ultima in ordine di tempo la storia riportata dal New York Times in prima pagina. Una ragazza da solo due settimane nel campus della Hobart and William Smith
Colleges nel centro di New York, viene trovata da alcuni amici preoccupati per la sua assenza, mentre piegata su un tavolo di una discoteca era oggetto di penetrazione da parte di uno studente, noto campione universitario di football, mentre altri, che in precedenza avevano abusato di lei, ridevano e riprendevano la scena con i telefoni.
Il succo della storia,che non si differenzia da molte altre riprese dai media, sta nel fatto che le autorita' di quella universita' hanno tergiversato nell'accogliere la versione della ragazza nonostante le indagini mediche avessero appurato la presenza seminale sia nella vagina che nel retto. L'accusa del giornale e' che questo non dire e cercare di smussare gli angoli della vicenda rispondeva alla necessita' di non turbare il clima e l'immagine di una squadra del college che sta ottenendo importanti risultati nel campionato.
E i risultati sportivi sono ricchezza crescente per il college e possibilita' di avere finanziamenti dai privati e pubblicita'.
Oscar