L'America e' una nazione che vive da sempre sotto stress. Adesso poi dopo il crash dell'aereo Malese sull'Ucraina dell'est ad opera di un missile russo lanciato dai separatisti, si sta rinfocolando la psicosi della guerra fredda che ha attanagliato per decenni milioni di americani convinti che i superrazzi russi avrebbero bombardato con testate nucleari gli Stati Uniti.
La cultura della competizione ad ogni livello e' l'elemento distintivo tra questo Paese e, ad esempio l'Italia dove -nonostante la crisi perdurante - i ritmi di vita non sono certo paragonabili a quelli americani. Italia, paese in cui arrivare secondi o terzi non e' un problema devastante come invece nella cultura americana.
Quanto costa in termini di stress questa gara perenne che si vive negli Stati Uniti? La NPR (National Public Radio), la Robert Wood Johnson
Foundation e Harvard School of Public Health hanno condotto una approfondita ricerca su un vasto campione tra marzo e aprile.
La domanda principale era quali effetti lo stress porta nella vita di un americano. Ma, soprattutto, come la gente consapevole di essere sotto stress cerca di reagire per riconquistare un minimo di equilibrio.
Il 49 per cento degli intervistati ha dichiarato che nell'ultimo anno ha dovuto affrontare eventi ed esperienze stressanti. Le piu' comuni erano quelle relative allo stato di salute.
Ma un buon 26 per cento degli intervistati ha dichiarato che comunque, grazie allo stress, sono riusciti a raggiungere dei risultati interessanti.
Gli individui in precarie condizioni di salute e i disabili sono quelli che hanno dichiarato di soffrire di alti livelli di stress.
Quali sono i fattori che determinano l'accumulo di stress?
Le molte responsabilita', i problemi finanziari e quelli legati al lavoro e alla professione. Ma la propria salute e quella dei familiari sono sempre in cima ai pensieri degli americani.
E lo si puo' capire tenendo conto del fatto che piu' di 50 milioni di cittadini, su un totale della popolazione di 317 milioni, non hanno copertura assicurativa.
Tema questo sul quale il presidente Obama si e' battuto sino dall'inizio del suo primo mandato per garantire a milioni di persone un minimo di copertura assicurativa, scontrandosi con l'industria farmaceutica, le assicurazioni private e una larga parte dei medici che vedono diminuire i propri guadagni.
I giovani sono quelli che si sentono oppressi e soverchiati dalle responsabilita' mentre per quelli in la' con gli anni le preoccupazioni crescono con il diminuire dello stato di salute.
Chi e' sotto stress dorme male e meno ore, riduce l'apporto di cibo e anche l'esercizio fisico.
Ma sono in particolare i giovani a dichiarare che, in fondo, una buona dose di stress e' la molla per impegnarsi e ottenere risultati sia nello sport, che negli studi e professioni.
Dall'indagine si evidenzia che su sette americani almeno uno non e' oppresso dallo stress. Un dato questo che ha sorpreso gli intervistatori e che viene fatto risalire alla personalita' di alcuni individui che riescono a galleggiare nelle turbolenze quotidiane avendo creato una sorta di scudo che gli consente di affrontare in maniera rilassata le vicende della vita.
Beati loro.
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Dai per scontata la tesi degli Usa. Loro
dicono che l’aereo malese è stato abbattuto dai cosiddetti ribelli ucraini
armati dai russi.
Perché sei così sicuro mentre la diatriba
Usa/Russia è in pieno svolgimento?
Ciao
Lorenzo
conques@alice.it
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Ha ragione Lei. In effetti si trattava di un caccia ucraino (come ha detto Putin). Ma in realta' era americano e ridipinto. Ha lanciato un segnale che ha attivato la partenza del SAM 17 BOUK dei separatisti, fornito dai russi, senza che questi se ne fossero accorti perche' erano intenti a finire l'ennesima bottiglia di vodka. Questi occidentali le inventano tutte pur di denigrare il grande Czar amico del pregiudicato Cavaliere.
Oscar
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Caro Oscar,
se l'America è sotto stress, l'Italia è in stato catalettico ! Non si vedono azioni risolute e risolutive e la concretezza politica sembra si sia persa nell'etere delle twittate e delle conferenze stampa. Le tonnellate di ansiolitici che succhiano gli Americani corrispondono ai sonniferi che ci appioppano i talk show delle reti televisive del Bel Paese.
I giovani frequentano università italiane dove l'eccellenza dei docenti diventa merce rara: per gli esami si fanno studiare "elenchi telefonici" stampati ad hoc per render pingui le casse degli editori e dei proff. La qualità dell'insegnamento è un optional, tanto nessuno controlla; la ricerca universitaria non c'è più, i concorsi sono bloccati; i giovani più preparati - preso il PhD - fuggono all'estero impoverendo ulteriormente l'esercito giovanile d' Italia nella sua componente migliore.
Invece di fare riforme i governi della Repubblica, tramite i signori ministri e ministre "competenti", hanno arringato gli studenti con epiteti da avanspettacolo, dai "bamboccioni" di Padoa-Schioppa ai "choosy" della Fornero !
Siamo un popolo evidentemente volterrianamente "tollerante" che lascia arrugginire le ghigliottine ? Ormai non andiamo più a votare per la nostra politica (alle ultime elezioni il 50 % degli Italiani non è andato alle urne) perché la solita minestra ci è venuta a nausea ?
Anche l'Italia sarà sotto stress ? Matteo, non prescriverci il lorazepam-sonnifero, dacci l' adrenalina naturale !
Dario Seglie
Torino, Italy
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Caro Oscar,
se l'America è sotto stress, l'Italia è in stato catalettico ! Non si vedono azioni risolute e risolutive e la concretezza politica sembra si sia persa nell'etere delle twittate e delle conferenze stampa. Le tonnellate di ansiolitici che succhiano gli Americani corrispondono ai sonniferi che ci appioppano i talk show delle reti televisive del Bel Paese.
I giovani frequentano università italiane dove l'eccellenza dei docenti diventa merce rara: per gli esami si fanno studiare "elenchi telefonici" stampati ad hoc per render pingui le casse degli editori e dei proff. La qualità dell'insegnamento è un optional, tanto nessuno controlla; la ricerca universitaria non c'è più, i concorsi sono bloccati; i giovani più preparati - preso il PhD - fuggono all'estero impoverendo ulteriormente l'esercito giovanile d' Italia nella sua componente migliore.
Invece di fare riforme i governi della Repubblica, tramite i signori ministri e ministre "competenti", hanno arringato gli studenti con epiteti da avanspettacolo, dai "bamboccioni" di Padoa-Schioppa ai "choosy" della Fornero !
Siamo un popolo evidentemente volterrianamente "tollerante" che lascia arrugginire le ghigliottine ? Ormai non andiamo più a votare per la nostra politica (alle ultime elezioni il 50 % degli Italiani non è andato alle urne) perché la solita minestra ci è venuta a nausea ?
Anche l'Italia sarà sotto stress ? Matteo, non prescriverci il lorazepam-sonnifero, dacci l' adrenalina naturale !
Dario Seglie
Torino, Italy
Se debbo esser sincero trovo piuttosto banali sia le deduzioni
statistiche che le considerazioni; l'America è sotto stress? Più che ovvio e
senza bisogno di ricerche demoscopiche. L'Obamapolitik è fallimentare in tutti
i campi; bombarda i libici gheddafiani, arma gli insorti alkaedisti ma invoca
fulmini e terribili sanzioni contro Il Putin che aiuta gli insorti filorussi.
Parla di diritto dei popoli all'autodeterminazione ma poi attacca la Russia
perché si annetterebbe coloro che in referendum al 95% si sono espressi
per la secessione. Sbraita che l'aereo è stato abbattuto da un missile russo
dimenticando che missili americani, italiani, cinesi e perfino svizzeri sono
nelle amni di mezzo mondo. Tuona contro il terrorismo che è islamista (ma non
si può dire) e poi manda Kerry a sparare caz...te filo Hamas. L'America è sotto
stress perché ha perso la sua storica funzione di poliziotto del mondo, perché
ha il terrorismo sotto casa e in casa pronto a colpire ma non può dirlo perché
se no l'elettorato nero-islamico del suo attuale presidente non lo vota più. È
sotto stress perché non sa più su chi scaricare i suoi tracolli finanziari
(dopo i vari Lehmans Brothers, Goldmans Sachs e compagnia...) visto che
l'Europa su cui li scaricò è sull'orlo del disastro e non reggerebbe più
trascinando anche lei nel baratro; non dimentichiamo che le sue imprese hanno
investito (leggi fregato) nei paesi del vecchio continente (ultima Indesit). E
questo mentre le sue Standard&Poor e compagnia varia sparano sentenze di
inaffidabilità sugli altri stati (mentre hanno illuso gli americani che si
fidavano ciecamente di loro solo pochi anni addietro). Certo che gli americani
sono sotto stress; quale sicurezza economica, lavorativa, finanziaria,
sanitaria, assicurativa etc...hanno. Obama ha fallito perché ha promesso, molto
e molto, e tanto prima di Renzi, di fare (ma non ha fatto, affatto). Quanto a
noi italiani, pronti sempre a sputarci addosso (quando non ci piangiamo
addosso) avremmo ben altre considerazioni da fare: è proprio l'american way of
life, il suo liberismo adottato in sede globale che ci ha fregato. Fin quando
avevamo la vecchia DC, il vecchio PSI e il pentapartito crescevamo. A proposito
perché non parliamo qualche volta del debito americano o di come si vive negli
stati del centro tra gli allevatori e gli agricoltori lontani dalle due
splendide coste?
antonino taverna
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Evidentemente quanto affermato dai governanti e TV USA
è da prendere come cosa sicura e indiscutibile...
Proprio come per le famose terribili armi di Saddam Hussein, come per il Golfo del Tonchino, eccetera.
Proprio come per le famose terribili armi di Saddam Hussein, come per il Golfo del Tonchino, eccetera.
silvia_cecchini1@virgilio.it
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