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Fuori a calci in culo il cappellano della camera dei deputati


In this June 13, 2016, file photo Rev. Patrick Conroy, chaplain of the House of Representatives, delivers an interfaith message on the steps of the Capitol in Washington for the victims of the mass shooting at an LGBT nightclub in Orlando.  Conroy, a Roman Catholic priest from the Jesuit order, has been forced out after seven years by House Speaker Paul Ryan. (AP Photo/J. Scott Applewhite)
Paul D. Ryan, lo speaker della Camera ha licenziato il reverendo Patrick Conroy un gesuita cappellano da anni della House of Representative.

Di quale grave peccato si è macchiato il reverendo?

Durante il dibattito sulla legge che stabilisce nuove tasse tutte a favore dei ricchi, il cappellano nella sua ‘invocation’ aveva ammonito i parlamentari di non dimenticarsi dei poveri, facendoli diventare ancora più`poveri.

Paul D. Ryan la terza autorità dello stato, aveva inviato un ammonimento al sacerdote dicendogli che con le sue omelie rischiava di scendere in politica.

Durante gli ultimi cinque mesi il reverendo aveva osato predicare Gesù nella Camera dei deputati.

Ecco alcune delle frasi incriminate dai parlamentari repubblicani:

He prayed for them to follow the example of St. Nicholas, “who fed the hungry, brought hope to the imprisoned, gave comfort to the lost.”
He admonished lawmakers “to serve other people in their need” and “to pray for the unemployed and those who work but still struggle to make ends meet.”
After an immigration deal collapsed, he urged “those who possess power here in Washington be mindful of those whom they represent who possess little or no power.”
He prayed for lawmakers to be “free of all prejudice” and, after the Parkland, Fla., school shooting, to “fulfill the hopes of those who long for peace and security for their children.”
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Caro Oscar,
Sono sicuro che hai sentito parlare della divisione tra Stato e Chiesa come uno dei fondamenti della Costituzione dello stato liberale creato dai Padri Fondatori.
Magari fosse esercitata anche in Italia.
Un abbraccio,
Andrea

Oscar risponde: Ma di che dovrebbe parlare un prete?
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Non fa stupire che queste limitate esortazioni alla giustizia sociale ed alla compassione per i 
meno abbienti abbiano scatenato l' ira dei deputati piu' conservatori specialmente repubblicani
del sud del paese che sono la base piu' affidabile del partito e che, tra l'altro, sono fermamente
anti-cattolici. I cosidetti "evangelici" sono sostenitori accaniti di Trump e del capitalismo "selvaggio"
e non tollerano che si rammenti loro dei passaggi del Vangelo che non quadrano con la loro visione
e con il loro disinteresse nella giustizia sociale.
Emilio Viano
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Che vergogna! Mala tempora... Avrebbero licenziato anche Papa Francesco e forse Dio? Ciao! 

Sandra
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Dottore ha ragione : questo è un atteggiamento reazionario cieco...siamo molto lontani dalla libera espressione in italia.
Un saluto
Francesco
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In Italia vige da sempre la Teocrazia, dai tempi di Costantino, quando il Cristianesimo divenne Religione di Stato.
La Costituzione della Repubblica Italiana ha recepito (d'accordo anche il comunista scomunicato Togliatti) il Concordato fascista del 1929 con la Santa Romana Chiesa Cattolica.
Ora, senza governo, senza Cappellani in Parlamento, regge tutto Francesco ?
Nihil sub sole novi (sempre citando Koelet e l'Ecclesiate)
Dario, Italy