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Sutop (Thriller) Capitolo 2




Sutop (Thriller) Capitolo 2
Leo Rasco
    
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

Any Resemblance To Real Persons Or Actual Facts Is Purely Coincidental




"Dove ci vediamo questa sera?"

"Suggerisco di andare a il Canale, la migliore pizzeria di Washington."

"Ma è sabato e sai che casino ci sarà…"

"È proprio per questo che suggerisco il Canale, primo perché se c'è confusione possiamo essere sicuri che non ci registrano. E poi perché la pizza è veramente buona."

Il Canale è un ristorante pizzeria situato nella 31ª strada nel tratto che va dalla M street all K street in Georgetown.

Una strada piena di altri ristoranti pseudo italiani che il Canale tiene sotto pressione. Sempre pieno di gente, soprattutto giovani, prezzi accessibili ma non stracciati, atmosfera simpatica ma non da strapaese.
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"Parcheggiata la Tesla nel garage qui di fronte, altrimenti non avrei trovato posto lungo la strada. Dove ci mettiamo?"

"Ho suggerito di andare al piano di sopra perché c'è meno confusione. Da quando gli studenti di Georgetown University hanno scoperto questo locale è sempre più difficile trovare un tavolo libero, soprattutto nel fine settimana."

Al loro arrivo sono stati affidati a una giovane cameriera cinese, tutta mossettine, che li ha guidati al loro tavolo situato nella balconata superiore.

"Certo che un locale come questo è una fabbrica di soldi. Basta gestirlo professionalmente e Joe, il proprietario, è uno che della ristorazione se ne intende…"

La cinesina attendeva che i due ordinassero qualcosa. Uno si orientò sul rock fish, mentre l'altro confermò la sua passione per una pizza Napoli, con molte acciughe,  please.

Da sotto il volume sonoro delle grida e schiamazzi si era intensificato, irrobustito dalle risate un po' sguaiate delle ragazze arrivate al secondo bicchiere di vino.

"Mentre aspettiamo, disse quello che chiameremo numero Uno, cerchiamo di impostare un minimo di traccia di cio' che vogliamo dire e discutere. Insomma cerchiamo di essere americani una volta tanto e non pieni di confusione anche se ci troviamo in un locale italiano."

"Guarda piuttosto che non ci siano spie sotto il tavolo, dietro il quadro, o magari dentro il pesce sfilettato." Aggiunse il numero Due riempendo i bicchieri con un rosso italiano pregiato.

Il numero Uno fece una smorfia, perché non era il tipo da accettare facili ironie.

"Vediamo di capirci: siamo alle ultime fasi di una campagna presidenziale che non promette nulla di buono per il presidente che vorrebbe essere riconfermato per il terzo mandato come Frank Delano Roosevelt, che dalla sua aveva la giustificazione di essere impegolato nella seconda guerra mondiale...Non è facile sovvertire la Costituzione. A meno che…"

"A meno che, ovvero?"

"Ne ho parlato a lungo nei mesi scorsi con il 'consigliori' del presidente che continua a prestargli ascolto anche se lo ha dovuto allontanare dalla White House perché è un agitatore di professione."

"Dopo tutti questi incontri ci troviamo qui a discutere sul sesso degli angeli, oppure abbiamo in mente un disegno e un simulacro dei mezzi e dei tempi per attuarlo?"

Nel frattempo era ritornata la cinesina con il rock fish e la Napoli strapiena di alici.

Prima di affrontare i piatti i due alzano il bicchiere.

"Per un'America ancora piu' grande e senza intralci e rompimenti di coglioni.", disse sottovoce il numero Due.

Il numero Uno si limito' ad annuire. Poi riprese il filo del suo ragionamento.

"Sino dai tempi del mandato di Donald Trump tutti gli osservatori dovevano ammettere che questa povera America era ed è radicalmente divisa in due parti non comunicanti tra loro. Il livello di odio che si è accumulato reciprocamente impedisce alla nazione di progredire e far confluire tutte le proprie energie verso grandi obiettivi di sviluppo. Una necessità questa tanto più impellente se si tiene conto del fatto che ormai siamo stati superati dalla Cina, dall'India e dalla Russia. Sto parlando di tre mega realtà che basano il loro sviluppo su una struttura piramidale gerarchica che non si frastaglia in istituzioni che spesso confliggono tra loro ma obbedisce ad una massima autorità le cui competenze non vengono messe in discussione da organismi inferiori."

"La premessa è più che condivisibile e porta come cappello la sostanziale modifica della Costituzione che dovrebbe articolarsi nella attribuzione di un alto potere di nomina e conduzione da parte del presidente senza alcuna interferenza del congresso…" Il numero Due era tutto orecchi pur essendo impegnato nella non facile sezionatura della mega pizza.

"Noi repubblicani siamo quelli che hanno modificato la  Costituzione con Lincoln, mentre i democratici stavano dalla parte dei sudisti."

"Fammi capire bene: per cambiare la Costituzione occorre uno sconvolgimento sociale come quello che si è verificato con la Guerra Civile iniziata nell'aprile 1861 e terminata, si fa per dire, nel 1865. Tu vuoi un'altra guerra civile?"

"O una terza guerra mondiale o una guerra civile. Del resto il livello di odio e di radicalizzazione tra le due componenti la popolazione americana è arrivato così in alto che lo scontro sembra quasi inevitabile…"

"Ti ricordo che la Guerra Civile ha avuto un carico di 720.000 soldati morti senza parlare dei civili dei quali non è rimasta traccia statistica. La popolazione americana allora era di 32 milioni e quindi la percentuale di morti ammazzati in quella guerra domestica è stata superiore al 2,4%. Vogliamo ripercorrere le stesse condizioni in uno scontro prossimo venturo? Ma poi: a parte la possibilità per il presidente in carica (ammesso che vinca) di modificare la Costituzione in senso autocratico, che prospettive future potrebbe avere questa nazione dilaniata profondamente da un ulteriore cataclisma bellico?" rispose Due.

"Caro il mio giovane amico, ma da che parte stai? Un generale in guerra non tiene conto di quanti dei suoi soldati moriranno certamente nei diversi scontri. Se lo facesse non riuscirebbe a delineare le strategie delle battaglie. Perciò se vogliamo cambiare le cose dobbiamo renderci conto che di morti il percorso sarà tappezzato abbondantemente, ma questo non potrà impedirci di avere un disegno allargato che conduca alla modifica di questo cosiddetto sistema democratico che funziona a corrente alternata. Lo hai detto tu e lo sostengo anch'io: bisogna innescare una guerra civile negli Stati Uniti per riuscire a modificare la costituzione ed avere un'America autocratica analoga a India, e Cina, Russia, Egitto, Filippine, e via citando.Un'America nella quale c'è uno che comanda e gli altri ubbidiscono ed eseguono finalmente in tempo reale. Dobbiamo ricostruire una società in cui, chiamala come vuoi, i neri, i latini e gli asiatici siano considerati una componente della società americana diversa da quella bianca che gode del 100% dei diritti. A questi gli diamo tutto quello di cui necessitano, li facciamo lavorare e guadagnare. Ma non devono e non possono essere considerati cittadini a tutto tondo di prima categoria. Li puoi definire i nuovi schiavi (?), No di certo. Ma il motto latino "E pluribus Unum" deve essere mandato in soffitta."

"Secondo me il clima anche se radicalizzato non è tale da portare ad uno scontro fisico generalizzato. Per cui non mi sembra che esistano le condizioni per far scoppiare addirittura una guerra civile in un paese di 328 milioni di abitanti."

Il numero Uno da tempo aveva finito il suo rock fish, gomiti sul tavolo, si era versato un altro bicchiere di rosso (buono davvero) e osservava il suo interlocutore puntandolo negli occhi.

"L'altro giorno mi trovavo sulla 16ma bloccato in una infinita fila di macchine perché stavano spostando un building, così come se niente fosse. Ho detto spostando: lo avevano sollevato e sotto hanno inserito una struttura di plinti. Una manovra analoga a quella che facevano quando spostavano gli Shuttle dall'hangar al poligono di lancio…"

Il numero Due che ormai aveva eliminato la pizza Napoli nonostante le dimensioni, aveva un'espressione perplessa.

"Ma che c'entra lo spostamento di un edificio con la guerra civile, scusa la domanda impertinente?"

"C'entra nel senso che le situazioni che sembrano immarcescibili e ineliminabili possono, con pazienza e dedicandoci un po' di intelligenza, essere modificate e spinte verso nuovi traguardi…!"

Il numero Uno consultò il suo orologio, estrasse dal taschino interno della giacca lo smartphone che vibrava e ammiccò al suo interlocutore dall'altro lato del tavolo.

"Sarò alla Casa Bianca tra 20 minuti. Fatemi trovare il passi aggiornato… "

Poi rivolto al numero Due:

"Perdonami, ma come hai sentito, ho un meeting molto urgente; comunque tanto per dare una conclusione al nostro simpatico incontro, l'importante di quello che può accadere è attribuirne la responsabilità a quei 600 o 700.000 sovranisti che sconfinano nel nazismo da balera. Da lì potrebbe scaturire la scintilla fondamentale per innescare un grande conflitto interno… Ti saluto e grazie se paghi il conto. A buon rendere!"
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CNN Breaking News
giornalista anchor:

"Una grande esplosione dovuta ad una autobomba ha sconvolto Charlottesvilles nel corso di una manifestazione pubblica apartitica contro le armi da guerra diffuse tra la popolazione.
Come vedete da queste immagini si è aperto un cratere di decine di metri, sicuramente ci sono molti morti ma al momento non siamo in grado di dare informazioni dettagliate. Nella nostra news room sono arrivate telefonate firmate da movimenti di estrema destra che rivendicano la loro azione contro gli ebrei, i neri, i latini, gli asiatici e tutti coloro che minano la supremazia dei bianchi. "