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Google searches for ‘move to Canada’ spike after presidential debate

 https://nypost.com/author/vincent-barone/

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The presidential debate may send people up north instead of to the ballot box.

Google searches for moving to Canada spiked after the 2020 presidential debate between President Trump and Democratic nominee Joe Biden.

Queries for “how to apply for Canadian citizenship” skyrocketed about an hour into the yelling match between the two men, peaking around 10:30 p.m., according to Google.

The search was most popular in the state of Massachusetts, followed by Ohio and Michigan.

“How to move to Canada” and “move to Canda” also experienced a surge in searches during the debacle of a debate, which was fraught with interruptions, unfinished points and nasty attacks.

“Cheering you all on from this side of the border! You got this!” one Twitter user wrote.

Other Canadians were less supportive.

“Sorry, we’ve built a wall on our southern border,” another joked.

Vatican official accuses Trump administration of using pope - English - ANSA.it


- ROME, SEP 30 - A top Vatican official on Wednesday accused US President Donald Trump's administration of using Pope Francis with an event staged during US Secretary of State Mike Pompeo's visit to Rome.
Paul Richard Gallagher, the Vatican's Secretary for Relations with States, answered in the affirmative when asked by ANSA if the US unilaterally organizing a symposium on religious freedom at its embassy to the Holy See amounted to exploitation of the pope in the final stages of the US presidential campaign.
"Yes, that is precisely why the pope will not meet American Secretary of State Mike Pompeo," Gallagher said.
During his visit, Pompeo is set to have talks with Italian Premier Giuseppe Conte, Foreign Minister Luigi Di Maio and Vatican Secretary of State Pietro Parolin, but not Pope Francis.
Vatican sources had said it was felt a meeting with such a senior figure in Trump's administration would be inappropriate so close to the elections.
Pompeo and Parolin are expected to discuss the Vatican's relations with China, after the former accused the Holy See of being too soft on Beijing and was critical of the likelihood that a historic agreement with the Chinese authorities on the nomination of bishops will be renewed.
Pompeo called on "every faith leader to find the courage to confront religious persecution against their own communiti es, and those of other faiths" during a speech in Rome on Wednesday.
(ANSA).

Le storie di Oscar #4: La Toracentesi

 "Dottor Corsi, disse la zia Lea, questo bambino da giorni sta proprio male con febbre alta sui 38 e qualche volta anche di più. Ha difficoltà a respirare, tosse. Aggiunga che manca meno di un mese all'esame per l'ammissione alle medie… Mia madre ed io non sappiamo che fare. Mio padre e mio fratello, il padre di Lalli, sono prigionieri chissà dove… Continuano i bombardamenti su Firenze… E poi ci sono i duelli di artiglieria tra una sponda all'altra dell'Arno… Dottore ci dica lei…che dobbiamo fare!"

Il dottor Corsi era tutto mossettine, aveva anche la 'bissola' nella pronuncia. Chiunque lo vedeva era convinto di trovarsi di fronte a un omosessuale.

Ed invece questo pneumologo di grande esperienza, molto rinomato grazie al passa parola degli ex pazienti, era non solo sposato ma anche padre di quattro figli.

Si chinò sul ragazzino che da giorni era a letto e lo invitò a mettersi a sedere, in questo aiutato dalla zia Lea. 

Stetoscopio, percussioni laterali al torace, "Dai Lalli, dimmi 33…!"

"Cara signora Lea, questo bambino si è beccato una bella pleurite essudativa con liquido che sta riducendo la già ridotta capacità polmonare…"

"Madonna mia, esclamò Lea, e adesso che facciamo, dottore?"

Il dottor Corsi era venuto con la sua borsa nera, dal manico consumato perché se la portava dietro in tutte le sue peregrinazioni in giro a visitare malati.

"Non è una cosa facile, signora Lea, ma ritengo che sia più che mai opportuno, considerate le condizioni del Lalli ed anche il prossimo impegno degli esami, praticargli una toracentesi…"

"E che sarebbe mai, dottore, questa toracentesi?"

Il dottor Corsi sospirò profondamente perché sapeva bene nella sua lunga esperienza di medico che la maggiore difficoltà per un serio professionista è proprio quella di informare i parenti del malato che in genere vogliono imporre la propria diagnosi ed anche la prognosi (si fa per dire).

"Toracentesi significa introdurre un ago tra una costola e l'altra, perforare la pleura ed estrarre il liquido che si è formato…"

La zia Lea rivolse il suo sguardo preoccupato alla nonna Emma che assisteva impietrita seduta in un angolo della sala da pranzo.

"Se non c'è altro da fare dottore, noi siamo nelle sue mani…"

 "Bene, allora procediamo. Spero di avere con me tutto il necessario. Il ragazzo deve essere messo a sedere sul tavolo della sala da pranzo che mi sembra robusto. Lei signora Lea deve prenderlo per le spalle e lui deve inclinarsi leggermente verso di lei. E' molto importante che durante la procedura il Lalli sia assolutamente immobile, altrimenti potrebbero esserci seri problemi…"

La sala da pranzo, come del resto tutte le finestre dell'appartamento situato a un mezzanino di Borgo Pinti numero 31, dava sul cortile giardino dei conti Geddes da Filicaia. Ed era un grande vantaggio perché almeno non c'era il contatto con la realtà della strada fatta di macerie, fogne intasate, lezzo degli animali morti ma anche di qualche civile dimenticato negli anfratti di un edificio colpito.

La grande finestra - porta era aperta, vetri incollati con la carta per evitare che potessero cadere in frantumi a causa degli schianti delle bombe sganciate dagli aerei americani.

Il Lalli fu preso in braccio dal dottor Corsi che non fece troppa fatica perché quel giovane era ridotto pelle e ossa a causa della dissenteria e per quella malattia polmonare che lo assediava da qualche settimana.

Gli venne tolta la camiciola e la giacca del pigiama. Il dottor Corsi cominciò a spennellare con tintura di iodio la schiena del ragazzo.

Neanche a farlo apposta iniziarono a ululare le sirene di allarme antiaereo che imponevano alla cittadinanza di uscire da casa infilandosi nel più vicino rifugio.

"Questi figli di buona donna, snocciolo' tra i denti il dottor Corsi, hanno trovato proprio il momento adatto..Signora Lea, se vuole andare giù nel rifugio me lo dica subito… Secondo me bisognerebbe andare avanti con la toracentesi… "

"Non c'è altro da fare, dottore" disse Lea che stringeva con energia le spalle del Lalli che aveva comunque appoggiato il suo volto contro la sua guancia.

Il dottor Corsi aveva iniziato un monologo tecnico per ricordare e ripercorrere passo passo la procedura che conosceva bene ma che in quel frangente doveva per forza di cose essere modificata. Meglio dire: semplificata.

"Sono rimasto praticamente senza anestetico locale lidocaina 1%, questi sono gli aghi da 25-gauge e da 20 a 22 di calibro e siringa da 10 mL.

La pelle è quella di un bambino e quindi, nonostante la lunga degenza al letto, lo hanno sempre tenuto pulito e non dovrebbero esserci problemi di infezione.

 Signora Lea faccia mantenere al Lalli la posizione con il torso flesso leggermente in avanti e le braccia appoggiate e lei lo tenga saldo.

Lalli dimostrami che sei un vero uomo e che sai sopportare un piccolo dolore che adesso sentirai nella parte destra del tuo corpo."

" Dottore che mi stai facendo? - disse il Lalli con un filo di voce aggrappandosi alla zia- Ho paura, ho paura, dottore.." 

Non riusciva a piangere perche' era troppo debole.

 "Lalli, io lo so che sei forte, anche se sei malato, ora. Fidati di me, siamo in guerra, tu sei un soldato come il nonno e tuo padre..

Lasciami continuare a ricordare quanto imparato ai tempi dell'università…vedi quanto e' importante studiare...Allora: il fascio neurovascolare intercostale si trova lungo il bordo inferiore di ogni costola. Pertanto, l'ago deve essere posizionato sopra il bordo superiore della costola per evitare danni al fascio neurovascolare.

Si', lo so bene, le sembra strano signora Lea, ma è meglio ripetere….prima di procedere devo confermare l'entità del versamento pleurico attraverso la percussione.
 
Adesso seleziono un punto di inserzione del lago nella linea medio scapolare sul margine superiore della costa, uno spazio intercostale sotto la sommità del versamento…
 
Introduco l'ago e continuo a farlo penetrare perforando la pleura (Lalli urlava per il dolore) e fino a che si aspira il liquido  e devo fare  attenzione alla profondità alla quale ciò avviene in questo corpicino..."

Il dottor Corsi nel suo studio sottopose il ragazzo a diversi esami radiografici con la sua attrezzatura che aveva acquistato a caro prezzo dai tedeschi prima che scoppiasse il secondo conflitto mondiale.

Dopo pochi anni questo pneumatologo se n'andò all'altro mondo per le lesioni procurategli dai raggi X s' del suo apparecchio estremamente sicuro.

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Video-Audio per chi non vuole leggere

https://youtu.be/RCmt-se-Q_c

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On Thu, Oct 1, 2020 at 8:11 AM giancarlo <giancarlo.belluso@gmail.com> wrote:
Egregio Oscar
una nuova storia azzeccata. 
Chi era Lalli?
cordiali saluti
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Oscar....bambino.
Il nome Oscar era troppo pesante per un ragazzino
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Caro Oscar,molto belle le storie che racconti sulla vita a Firenze durante la guerra. Penso che tu stia scrivendo un libro di  memorie…Mi hai fatto ricordare una lunga malattia (un mese) presa quando ero ragazzino. Scambiata per tifo, invece era febbre maltese, probabilmente presa bevendo il latte di un’asina che avevamo in campagna. Ci fu un consulto di dottori per arrivare alla diagnosi.. Immagino che siete a Washington.Noi siamo tornati a Lisbona per una ventina di giorni. Un abbraccio a te, a Franca e famiglia, Enrico e Anna Maria 
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 Il Lalli s’e’ dimostrato un “grande”!
Franco B. 
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Il Lalli e' fantastico e annuncia gia' come sara' il nostro Oscar!
Grazie e a presto, con nuove, incredibili avventure,
Emanuela, che ti abbraccia da Los Angeles

Il dibattito a botta calda...

Biden, Trump spar over COVID death counts: 'You would have lost far more'


Alle 22 40 ore di Washington si conclude il primo dibattito televisivo tra il presidente uscente Donald Trump e il vicepresidente Joe Biden.

Scriviamo a botta calda sulla scia delle nostre impressioni.


Un incontro-scontro preannunciato largamente dai due schieramenti per quanto riguardava le tematiche che sarebbero state affrontate dai due contendenti.

Siccome questi dibattiti televisivi funzionano soprattutto sul body language, era scontato che Donald Trump si sarebbe speso sino dai primi minuti del dibattito utilizzando la sua tecnica che si basa soprattutto sulle interruzioni apportate continuamente all'esposizione dell'avversario e su una eruzione di vocaboli con lo scopo di sommergere la capacità raziocinante del suo oppositore.

Per chi giudica questi dibattiti televisivi sulla scorta del linguaggio del corpo senza porre attenzione ai contenuti del confronto, si deve riconoscere che Donald Trump si è messo sotto un Joe Biden intimorito e infastidito dall'accanimento di Trump, un Biden con una meccanica di esposizione significativamente rudimentale caratterizzata da i soliti 'numero uno - numero due - numero tre', con numerosi inciampi verbali dovuti come è noto ad una balbuzie corretta quando era adolescente.

A vantaggio di Joe Biden andava invece, per sua fortuna, l'aver seguito il suggerimento di alcuni esperti che insistevano perché parlasse direttamente alla telecamera e quindi al pubblico che seguiva il dibattito, riuscendo a perforare l'attenzione degli spettatori televisivi ai quali questo anziano professionista della politica si rivolgeva con un atteggiamento pacato e convincente che contrastava con le continue eruzioni vocali di Donald Trump.

Sul piano dei contenuti i due contendenti hanno spazzolato le tematiche che sono all'ordine del giorno nello scontro quotidiano dei due schieramenti, repubblicano e democratico. 

Donald Trump in chiusura dei 90 minuti di dibattito ha in pratica confermato di credere che le elezioni saranno caratterizzate da manipolazioni e da frode e pertanto si riserva il diritto dovere di poter  contestare un esito che lo vedesse perdente. 

Siamo curiosi di leggere quali saranno le dotte considerazioni che i pontefici del commento politico riusciranno a fare nelle prossime ore. 

In tutta sincerità non crediamo che questo dibattito abbia smosso più di tanto centinaia o migliaia di voti da una parte all'altra, anche perché stando all'intensificarsi del numero di coloro che approfittano del voto anticipato e di quello per posta si rende evidente che l'opinione pubblica in larga parte ha già preso una propria decisione. 

Resta da dire comunque che nel 2016 i votanti registrati erano 232 milioni (in America non si può votare se non si è registrati ufficialmente). Ma ai seggi oppure approfittando del voto postale hanno votato solo 139 milioni di cittadini. 

Donald Trump è stato eletto con 63 milioni di voti mentre la Hillary Clinton ha ne totalizzati 65 milioni anche se i 3 milioni di differenza erano voti popolari e non contavano per l'assegnazione dei collegi elettorali secondo la costituzione americana che a detta di molti esperti andrebbe modificata.


In conclusione: un dibattito scontato nella forma e nella sostanza con due personaggi usurati nell'aspetto, nella gestualità, nella acrimonia e nella scarsa capacità di penetrare l'attenzione dei votanti. 

Unico punto pieno a favore di Biden l'autodifesa di Trump accusato di non pagare le tasse che ha farfugliato una serie di arroganti giustificazioni che difficilmente possono avere fatto presa sulla audience, fanatici dogmatici a parte.
 

Oscar

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PS: I media americani nelle ore successive definiscono il dibattito come caotico. La maggioranza dei commentatori mette in evidenza che Trump, rosso in viso non solo per la lampada (la sua pelle si sta spappolando) ma per l'evidente eccitazione e con espressione corrucciata ha fallito nel confronto con Biden che non e' riuscito a far uscire dai gangheri come sperava. Trump ha cercato di usare l'unica arma dialettica di cui dispone che e' quella del dileggio e della collutazione verbale con scarso risultato.

Biden ha mantenuto un tono pacato, rassicurante, presidenziale nonostante la maleducata aggressione del contenddente.

I punti critici della posizione trumpiana: conferma delle sue simpatie suprematiste, tasse non pagate, mancato prossimo riconoscimento della vittoria del rivale (a qualsiasi costo). 

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Stephen Collinson and Caitlin Hu (CNN)

Chaos on the debate stage

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What a mess.

 

If you like the chaos, the insults, the rule-breaking and the fury of President Donald Trump’s White House term, you will have loved last night’s debate.

 

And if you had money on the President of the United States refusing to condemn white supremacists and threatening to take the election all the way to the Supreme Court if he loses, you’re counting your winnings right now.

 

To call Trump’s clash with Democratic nominee Joe Biden a debate might be to give it too much credit.

 

At the start, it seemed as if Biden might be blown away, as he blinked in the face of the President’s rants, interruptions, lies and complaints. But as the night wore on, and Biden held up, the story instead became all about the commander-in-chief’s extreme behavior onstage, which sometimes led to shouting matches with both Biden and the moderator.

 

Trump is trailing in the race five weeks from Election Day. Unless he can make good on his claims to have unearthed a “silent majority” of likeminded voters, he must reverse his losses among women and independents. But with a rule-flouting performance that was the personification of his Twitter feed, Trump likely exacerbated questions about his fitness for office — though his scorched earth approach will surely have delighted his loyal base voters.

 

It would have been an extraordinary performance for a down ballot candidate. Coming from a President in control of the nuclear codes, charged with navigating the country through the worst health crisis in 100 years, the most punishing economic slump in 90 years, and the deepest racial reckoning in 50 years, it was a little troubling.

 

The President's best moments of the night came when he appeared to silence Biden with his relentless attacks on "law and order" but, as has often been the case, he might have ruined his victories with his own instincts. Asked to condemn White supremacy, he instead equivocated on the Proud Boys group, a far right neo-fascist organization. "Proud Boys. Stand back, stand by," Trump said.

 

Under a barrage of heckling, Biden wasn’t especially impressive for much of the debate. "Will you shut up man?"he said at one point after Trump tried to talk over him. Biden did land some decent blows on Trump on the pandemic, health care and racial justice — if any voters could hear through the cacophony. And it wasn’t hard to look like a statesman compared to the demagogue with whom he shared the stage.

 

At the end of the night, for all the bitterness, the debate did serve one purpose — it clarified the question at the center of the election: Do Americans want four more years of the misbehavior showcased by Trump on Tuesday night?

 

In the meantime, no one who suffered through what CNN’s Dana Bash rightly called a “shitshow” will be looking forward to the candidates’ next clash on October 15.

Trump’s 'biggest fear' is 'massive' IRS bills and potential tax fraud charges, says Michael Cohen

(Yahoo News)
Michael Cohen, President Trump’s longtime former personal attorney, has a theory. He believes the president is terrified of receiving a large bill from the Internal Revenue Service.

“His biggest fear is … he will end up with a massive tax bill, fraud penalties, fines, and possibly even tax fraud,” Cohen said in an interview with Yahoo News on Monday, the morning after the New York Times published a report detailing how Trump, a self-described billionaire, paid zero dollars in income taxes for more than 10 years.
Michael Cohen, former attorney to President Trump, says the president's biggest fear is a huge tax bill from the IRS. (Matt McClain/The Washington Post via Getty Images)

The article, which was based on tax return data obtained by the Times, also revealed that Trump paid only $750 in income taxes both in 2016, as he ran for office, and in 2017, after he became president. According to the newspaper, the documents showed Trump used losses at his various businesses and expenses, including personal hair care, to justify taking massive tax deductions.

Trump’s taxes have long been the subject of intense speculation, since he is the first president since Richard Nixon to be elected without making some of his tax returns public.

Cohen, who was also an executive at the Trump Organization, the president’s eponymous real estate company, attributed that reluctance to share the data to a fear of legal consequences.

“Donald Trump’s financial records are the Rosetta stone for understanding the depth of his corruption and crimes,” Cohen said in the interview. “The more it is unraveled, the more he will unravel. It’s the reason he’s fought so hard to keep it under wraps.”

In the past, Trump has blamed this on an ongoing IRS audit, which he has claimed prevents him from disclosing the returns. The president’s own IRS commissioner confirmed last year that there is no rule stopping Trump from releasing his returns while he is under audit.

The Times article confirmed that a $72.9 million tax refund Trump received after claiming losses is under audit, meaning that an “adverse ruling” could lead to him receiving a tax bill of over $100 million. The Times’s reporting also raised questions about Trump’s ability to pay any major penalties, since he has more than $300 million in loans coming due within the next four years.

While the Times report has sparked a renewed conversation about Trump’s taxes, Cohen has been raising alarms about the real estate magnate’s finances since the pair had a falling out in 2018 during a legal drama that ensued following investigations into the president and his campaign. Cohen has also gone further than the Times article, alleging that Trump’s tax avoidance was clearly against the law.
The president's taxes are subject to intense, renewed scrutiny after a New York Times report on Sunday. (Chris Kleponis/Polaris/Bloomberg via Getty Images)

In his book “Disloyal,” which was published earlier this month, Cohen said Trump “almost certainly illegally evaded” income taxes. Cohen also recounted a scene in which the pair were in Trump’s Manhattan office tower and the future president showed off a $10 million tax refund check he received from the IRS. “Can you believe how fucking stupid the IRS is?” Trump said, according to Cohen, adding, “Who would give me a refund of 10 fucking million dollars?”

Cohen told Yahoo News that moment made him certain Trump had engaged in illegal conduct with respect to his taxes. “To me, it didn’t make any sense,” Cohen said of the refund. “There’s no doubt that he had to have committed some sort of a fraud.”

Cohen, whose book accuses Trump of habitually engaging in unethical business practices at his real estate company, also said tax fraud would fit the president’s modus operandi. “Nothing that goes on at the Trump Organization is done straight up. There’s always some form of a shady angle,” he said.

White House deputy press secretary Judd Deere responded to Cohen’s claims by questioning his credibility.

“Michael Cohen is a disgraced liar who has no idea what he’s talking about,” Deere wrote in an email to Yahoo News.

Trump Organization spokesperson Kimberly Benza similarly dismissed Cohen as unreliable.

“If you are interested in reporting the truth we would suggest you find a source other than Michael Cohen,” Benza wrote.

On Twitter, Trump denied that he engaged in any impropriety in a series of messages posted on Monday morning.

“The Fake News Media, just like Election time 2016, is bringing up my Taxes & all sorts of other nonsense with illegally obtained information & only bad intent. I paid many millions of dollars in taxes but was entitled, like everyone else, to depreciation & tax credits,” he wrote.


The details on Trump’s tax payments also go to the heart of his image as a billionaire real estate mogul that has been central to his fame and political career. In 2015, as he announced his presidential campaign, Trump distributed a single-page laminated document that claimed he was worth about $8.7 billion. About a month later, his campaign released a statement claiming his net worth was actually in “excess of TEN BILLION DOLLARS.”

Experts and outside observers have long questioned Trump’s claims about his wealth. Cohen suggested Trump’s reluctance to release his financial documents also stemmed from a desire to falsely keep up appearances.

“Donald Trump’s entire image and self-worth is based on his inflated, actual net worth,” Cohen said.

Cohen was a staunch Trump loyalist for over a decade. He first made allegations about the president’s finances and behavior after he began cooperating with prosecutors in 2018 while being investigated for his role in payments that were made to women who alleged they had affairs with Trump, as well as issues related to his own taxes. Cohen ultimately pleaded guilty to multiple charges including criminal tax evasion and served about a year of a three-year sentence in federal prison before being released to home confinement in May due to the coronavirus. He indicated he finds it ironic that he was imprisoned over his own tax issues.

“While he paid $750, I paid millions in taxes, and yet, somehow, I’m the one who ended up in jail,” he said.

Cohen was briefly returned to prison in July after prison officials claimed he had violated the terms of his home confinement. For his part, Cohen described his reimprisonment as an effort to silence him, since it came shortly after he announced his plan to publish a book. He was ultimately released after about two weeks when Manhattan Federal Judge Alvin Hellerstein ruled that the move to place him back in prison was a “retaliatory” effort to stop the book. Earlier this month, Cohen also launched a podcast, “Mea Culpa,” in which he has detailed his experiences working for Trump and concerns about the president’s “lies and personal madness.”
"Mea Culpa" with Michael Cohen. (meaculpapodcast.com)

Along with his book and the podcast, Cohen made serious allegations about Trump’s finances in testimony before Congress in February 2019. During that hearing, he testified that Trump fraudulently adjusted the values of his properties to receive favorable treatment from lenders and tax authorities. That testimony led New York state Attorney General Letitia James to open a wide-ranging investigation into Trump’s real estate company that is ongoing.

Last month, Yahoo News reported that two sources familiar with the situation confirmed that the U.S. Attorney’s Office for the Southern District of New York was conducting an investigation into Trump’s real estate business, with a specific focus on questionable practices related to the valuation of his properties last year. A spokesperson for that office has declined to comment on whether that federal probe is ongoing.

Cohen’s claims about Trump have not been limited to financial matters. He has also raised the possibility that, as he wrote in his book, Trump will “not leave office easily.” The president has repeatedly joked about pursuing an unconstitutional third term. He has also cast baseless doubts on the integrity of the coming election. And on Sept. 23, Trump refused to commit to a peaceful transfer of power when he was asked to do so by a reporter at the White House.

In his conversation with Yahoo, Cohen predicted that Trump won’t leave office without a fight and suggested this was due to his concerns about looming legal woes and potential tax bills. “There will never be a peaceful transition of power,” Cohen predicted.

Tax returns (CNN)


Everyone will be talking today about an explosive New York Times report that revealed, among other things, that President Donald Trump paid no federal income taxes whatsoever in 10 out of 15 years beginning in 2000. He also reportedly paid just $750 in federal income taxes in the year he won the presidency and his first year in the White House. The tax information obtained by the Times also reveals Trump has been fighting the IRS for years over whether losses he claimed should have resulted in a nearly $73 million refund. The President’s opponents have been trying for years to get a hold of his tax returns after he broke with tradition during the 2016 presidential campaign and declined to release them to the public. Some Democratic leaders have already said this new report makes it even more critical that Trump’s entire tax history be released. Trump has called the Times report inaccurate and said Sunday that he pays “a lot” of federal and state taxes.

A Night at the Garden Trailer

There is a great desire for civil war - Platonic Dialogue

Hundreds of Protesters Gather in Louisville

 

 Hundreds of Protesters Gather in Louisville

Phaedo:


Illustrious and admirable Grand Master I am pleased and happy to meet you here at the Olympus bar. I believe that you too are following the evolution of the electoral campaign for the American presidency. I tell you right away that Donald Trump (who as you know I do not appreciate) is blowing on the fear of the Americans.

Plato:

Phaedo my young ex-shoot. President Trump is blowing on the fear of a large part of the American population and he does so with great professionalism. It does, but it must do so rightly.

Phaedo:

Wonderful inspirer of justice, but what great professionalism? You do not take into account that in these four years of presidency all the issues that have invaded the front pages of the American and international media on a daily basis have been made in the name of Trump by his inspirers locked up in Fox News. You want to forget that every day the US president spends six hours in front of his television screens mainly following this channel and talking for more than an hour with that Sean Hannity, anchor of that channel, who blows him with frightening rumblings to which he doesn't know say no because they are the ones who speak to the belly of 42% of the American population who dogmatically follows this spirited character temporarily allocated to the White House.

Plato:

Phaedo mine, your para-communist origins cloaked in bailout liberalism prevent you from seeing how wisely Donald is pursuing his plan to reconfirm the presidency of the United States ...

Phaedo:

Excuse the interruption Venerable Grand Master: it is precisely on this level that I want to dialogue. For the umpteenth time I remind you how much Alexis De Tocqueville, in his de America, hypothesized after his 90-day trip to that country in 1830. This great diplomat wrote that the United States would become a democracy sick with 'softened despotism' . Which is exactly what we are experiencing these days and that, if Donald Trump is confirmed for another four years, he will transform the oldest modern democracy into an autocracy: power in the hands of only one at the top.

Plato:

What dribbles of conventional pessimism, my dear Phaedo…! Despite what you Democrats think, dear President Trump knows that the only way to be reconfirmed in the White House is to spread terror among millions of people already terrified by the virological events that we are also experiencing here in Olympus. , extreme remedies ... Including the just threat of not accepting a peaceful handover in the event of a candidate Joe Biden victory.

Phaedo:

I am amazed at what you have said, Venerable Grand Master, you mythical example of a philosopher in the Athenian homeland of democracy. You are saying that generating and empowering fear is an acceptable political commitment in times of extreme crisis. You do not realize that there are now all the signs that characterize a civil war scenario: militias of armed volunteers who even insinuate themselves among the local police forces, many sheriffs who choose young men belonging to neoNazi movements as officers of their police forces and of the extreme right ... violence calls violence and even blacks have their movementist fringes of armed men ... It is significant that after the scandalous acquittal of the three policemen who killed Breonna Taylor in Louisville, Kentucky, a nurse who was at home with the boy an exalted one shot at two policemen and wounded them ...

Plato:

Phaedo, once a graceful young man: I ask you a question, if you belonged to the middle class or to that middle class affected heavily in their affections, in their professional activities by Covid 19, if you had lost your job, if the violence unleashed by those of the black movement had shattered the windows of your shop, if you were a pensioner who fears the arrival of the Socialists and Communists who will force him to leave his trusted doctor and contact unknown public medicuzzi, yes, in short: if you were a Latino in perpetual apprehension about the arrival every day in the United States of tens of thousands of illegal Mexicans who could take your job away from you, ... Would you vote for that Joe Biden who may be a good person but is limp, gaffist , worn out by so many decades of political life?

Phaedo:

"Law and Order" with this slogan enormous historical misdeeds have been committed, starting with Hitler's Nazi preaching and Mussolini's fascism. Have you seen where your beloved Donald Trump has come? He has been beating for days on the integrity of the vote or on the fact that - according to him and according to his inspirers of FoxNews, the postal vote foreseen in tens of millions of ballots could be manipulated by the Democrats ... To the point that the mockery he placed at the head of the American postal service has already begun to destroy entire lines of equipment… Fear and Victimism these are the key elements on which the election campaign of the last few weeks before November 3rd is based.

Plato:

Dear Phaedo, if in New York, thanks to the virus, crime has increased by 160%, do you think people are worried about democratic institutions or about their own safety and that of their families? The "who-cares about democracy" in moments of serious pandemic crisis such as those we are and are experiencing is more than justifiable at the level of the individual citizen who will have to cast their vote by confirming a lonely man, increasingly lonely, at command.

Phaedo:

Dear Teacher, everything is fine with you and the opposite of everything ... It is probable that on 3 November the deaths from the virus will reach 300,000 units, it is probable that in the face of the loss of their jobs thousands and thousands of citizens feel ready to jumping on any undemocratic wagon costs what it costs, plus the complete disinterest of most of the population in the fact that Donald Trump has managed to secure a majority of six to three votes in the Supreme Court which is the one who decides on conflicts elections for the presidency of the United States as happened between George W. Bush and Al Gore. The vote will be decided by that band of independents who did not vote in 2016 or voted badly ... Let's not forget the nearly 5 million votes scattered on the candidates of the libertarian and the Green parties that prevented the success of candidate Hillary Clinton. The virus is a plane (a la Totò) that is killing a population suffering from diabetes, coronary dysfunction, cancer ... Most of the new generations have no reference points other than self-destruction by drugs, for existential challenges such as the one underway for the taking of the Benadryl or the jump of the platform before the immediate passage of a train and so on, citing the episodes of youthful madness ...

Plato:

Dearest Phaedo, don't you realize that your pessimistic evaluations are coinciding with my hope that Donald Trump, the true man of providence, will be able to impose himself firmly on this disjointed America to make it return as great as in the distant past ...?

Phaedo:

Immeasurable example of moral and existential virtues: I fear that all these symptoms will lead us to a social clash of great proportions that will jeopardize the fundamental principle of freedom, fraternity, equality on which the American democratic house has been built. overcome historical moments of great tragicity with the firmness of its Constitution and the solidity of its democratic principles. I, dear Grand Master Plato, only hope in the awareness of that part of the American population that still believes in the principles of freedom affirmed by its own Fundamental Charter approved on September 17, 1787.

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C'e' tanta voglia di guerra civile - Dialogo Platonico


 Hundreds of Protesters Gather in Louisville

 Hundreds of Protesters Gather in Louisville

Fedone:

Illustre e mirabile Gran Maestro sono lieto e felice di incontrarVi qui al bar dell'Olimpo. Credo che anche Voi stiate seguendo l'evolversi della campagna elettorale per la presidenza americana. Vi dico subito che Donald Trump (che come sapete non apprezzo) sta soffiando sulla paura degli americani.

Platone:

Fedone mio giovane ex virgulto. Il presidente Trump sta soffiando sulla paura di larga parte della popolazione americana e lo fa da par suo con grande professionalità. Lo fa, ma lo deve fare giustamente.

Fedone:

Meraviglioso ispiratore di giustizia, ma quale grande professionalità? Voi non tenete conto che in questi quattro anni di presidenza tutte le tematiche che hanno quotidianamente invaso le prime pagine dei media americani e internazionali sono state fatte a nome di Trump dai suoi ispiratori rinserrati dentro Fox News. Voi volete dimenticare che ogni giorno il presidente Usa spende sei ore di fronte ai suoi schermi televisivi seguendo prevalentemente questo canale e parlando per più di un'ora con quel Sean Hannity, anchor di quel canale, che lo insuffla di boiate spaventose alle quali non sa dire di no perché sono quelle che parlano alla pancia del 42% della popolazione americana che segue in maniera dogmatica questo spiritato personaggio momentaneamente allocato alla Casa Bianca.

Platone:

Fedone mio, le tue origini para comuniste ammantate di liberalismo d'accatto ti impediscono di vedere con quanta saggezza Donald sta perseguendo il suo piano di riconferma alla presidenza degli Stati Uniti...

Fedone:

Scusate l'interruzione Venerabilissimo Gran Maestro : è proprio su questo piano che voglio dialogare. Per l'ennesima volta vi ricordo quanto Alexis De Toqueville, nel suo de America, andò ipotizzando dopo il suo viaggio di 90 giorni in quel paese nel 1830. Questo grande diplomatico scrisse che gli Stati Uniti sarebbero diventati una democrazia ammalata di 'dispotismo addolcito'. Che è proprio quello che stiamo vivendo in questi giorni e che, se Donald Trump sarà confermato per altri quattro anni, trasformerà la più antica democrazia moderna in una autocrazia ovvero: il potere nelle mani di uno solo al vertice.

Platone:

Quali sbrodolature di convenzionale pessimismo, caro il mio Fedone… ! Nonostante quello che voi democratici pensate, il caro presidente Trump sa bene che l'unico modo per essere riconfermato alla Casa Bianca è quello di diffondere terrore tra milioni di persone già terrorizzate dagli eventi virologici che stiamo vivendo anche qui nell'Olimpo.A mali estremi, estremi rimedi… Compresa la giusta minaccia di non accettare un pacifico passaggio delle consegne nel caso di una vittoria del candidato Joe Biden.

Fedone:

Sono esterrefatto per quanto da voi affermato, Grande Maestro Venerabile, voi mitico esempio di filosofo nella patria ateniese della democrazia. State affermando che generare e potenziare la paura è un impegno politico accettabile in momenti di estrema crisi. Non vi rendete conto che ci sono ormai tutti i prodromi che caratterizzano uno scenario da guerra civile: milizie di volontari armati che si insinuano persino tra le forze di polizia locali, molti sceriffi che scelgono come ufficiali delle proprie forze di polizia giovani appartenenti a movimenti neonazi e di estrema destra…violenza chiama violenza ed anche i neri hanno le loro frange movimentistiche di armati… Significativo il fatto che dopo la scandalosa assoluzione dei tre poliziotti che a Louisville nel Kentucky hanno ucciso Breonna Taylor, una infermiera che stava a casa propria con il fidanzato, un esaltato abbia sparato contro due poliziotti ferendoli…

Platone:

Fedone, un tempo giovane aggraziato: ti faccio una domanda, se tu appartenessi alla middle class ovvero a quella fascia borghese colpita pesantemente nei propri affetti, nelle proprie attività professionali dal Covid 19, se tu avessi perso il lavoro, se le violenze scatenate da quelli del movimento nerista avessero mandato in frantumi le vetrine del tuo negozio, se tu fossi un pensionato che teme l'arrivo dei socialisti e comunisti che gli imporranno di lasciare il suo medico di fiducia e di rivolgersi a sconosciuti medicuzzi pubblici, sì, insomma: se tu fossi un latino in perenne apprensione per l'arrivo ogni giorno negli Stati Uniti di decine di migliaia di messicani illegali che potranno portarti via il posto di lavoro,… Voteresti forse per quel Joe Biden che sarà pure una brava persona ma è moscio, gaffista, usurato da tanti decenni di vita politica?

Fedone:

"Legge e Ordine" con questo slogan sono stati compiuti enormi misfatti storici a cominciare dalla predicazione nazista di Hitler e dal fascismo di Mussolini. Avete visto a che punto è arrivato il vostro amato Donald Trump? Sta battendo da giorni sulla integrità del voto ovvero sul fatto che -secondo lui e secondo i suoi ispiratori di FoxNews, il voto postale previsto in decine di milioni di schede potrà essere manipolato dai democratici… Al punto che lo scherano che ha posto a capo del servizio postale americano ha già cominciato a distruggere intere linee di strumentazione…Paura e Vittimismo questi sono gli elementi cardine su cui poggia la campagna elettorale di queste ultime settimane prima del 3 novembre.

Platone:

Caro Fedone, se a New York, complice il virus, la criminalità è aumentata del 160%, secondo te la gente è preoccupata per le istituzioni democratiche o per la propria incolumità e quella dei propri familiari? Il "chi-se-ne-frega della democrazia" nei momenti di grave crisi pandemica come quelli che stanno e stiamo vivendo è più che giustificabile a livello di singolo cittadino che dovrà esprimere il proprio voto confermando un uomo solo, sempre più solo, al comando.

Fedone:

Esimio Maestro, vi sta bene tutto ed anche il contrario di tutto… È probabile che il 3 novembre i morti per il virus raggiungano le 300.000 unità, è probabile che di fronte alla perdita del posto di lavoro migliaia e migliaia di cittadini si ritengano pronti a saltare su qualsiasi carro antidemocratico costi quello che costi, a questo si aggiunga il completo disinteresse della maggior parte della popolazione per il fatto che Donald Trump sia riuscito ad assicurarsi la maggioranza di sei voti contro tre nella Corte Suprema che è poi quella che decide sui conflitti elettorali per la presidenza degli Stati Uniti come e' successo tra George W. Bush e Al Gore. Il voto sarà deciso da quella fascia di indipendenti che non hanno votato nel 2016 oppure hanno votato male… Non dimentichiamo i quasi 5 milioni di voti sparsi sui candidati del partito libertario e di quello Green che hanno impedito l'affermazione della candidata Hillary Clinton. Il virus è una pialla (alla Totò) che sta falcidiando una popolazione ammalata di diabete, disfunzioni coronariche, cancro… Gran parte delle nuove generazioni non ha punti di riferimento se non quello dell'autodistruzione per droga, per sfide esistenziali come quella in corso per la assunzione del Benadryl oppure il salto del binario prima dell'immediato passaggio di un treno e via citando gli episodi di follia giovanile…

Platone:

Carissimo Fedone, non ti rendi conto che le tue valutazioni pessimistiche stanno coincidendo con la mia speranza che Donald Trump, il vero uomo della provvidenza, riesca ad imporsi con ferma mano su questa disarticolata America per farla ritornare grande come in un lontano passato…?

Fedone:

Incommensurabile esempio di virtù morali e esistenziali: temo proprio invece che tutti questi sintomi ci condurranno ad uno scontro sociale di grandi proporzioni che metterà in forse il fondamentale principio di libertà, fraternità, uguaglianza su cui è stata costruita la casa democratica americana che è riuscita a superare momenti storici di grande tragicità con la fermezza della propria Costituzione e la saldezza dei propri principi democratici. Io, caro Gran Maestro Platone, spero solo nella consapevolezza di quella parte della popolazione americana che ancora crede nei principi di libertà affermati dalla propria Carta Fondamentale approvata il 17 settembre del 1787.

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Amico carissimo,
ci sono state due strepitose “annate” nella storia dei nostri popoli: una è nel passato americano, il 1787; l’altra in quello più recente italiano, il 1947. Gli anni in cui sono approvate due delle più belle Costituzioni mai scritte. La nostra, purtroppo, “ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere” aveva scritto Piero Calamandrei a commento nel 1955. Sembra oggi...
Un caro abbraccio  E… speriamo a presto!
Sandro
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Splendido dialogo!
Fer.
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Ciao Oscar
Mamma mia che tristezza….!
Mica va bene così però: Per nessuno, anche per noi che stiamo dall’altra parte dell’Oceano…
Baci
W.
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Caro Oscar
Non riesco a capire come riesci a sdoppiarti cosi' bene in due personaggi che dialogano con argomenti piu' che attuali e convincenti ma diametralmente opposti.
Mi pare che nel tuo passato remoto apprezzassi il liberale Malagodi.
Riesce difficile sostituirlo a Fedone o Platone.
Vorrei sapere se ti senti piu' Fedone o Platone.....sospetto Fedone.....e lo nasondi molto bene...
Per curiosita' il motivo per cui descrivi Fedone "giovane ex virgulto"o "un tempo giovane aggraziato"?
Fedone lo dipingi un po' "paraculo" e comunista....e mi pare giusto.
Aspetto sempre una pubblicazione della raccolta dei Dialoghi magari su Amazon.
Grazie e cordiali saluti
giancarlo belluso

 

What if Trump loses but won't concede? How a constitutional crisis could play out

Evan Halper, Eli Stokols, David G. Savage

As President Trump, backed by his army of attorneys, has laid groundwork to undermine an election result that does not cast him as victor, Republican lawmakers found themselves in the astonishing position Thursday of having to reassure Americans there would be a peaceful transition of power should he lose.

The Republican-controlled Senate went so far as to pass a resolution saying as much. Meanwhile, amid the furor over Trump's latest, most brazen remarks, it became clearer just how the constitutional crisis could play out should the president be defeated and persuade his allies to join him in rejecting the vote tallies.

Such a crisis still seems unlikely; Trump's success in such a scenario would hinge on his persuading Republican-controlled legislatures in swing states to embrace his unfounded claims of fraud. Yet voting experts worry, should the election result be close.

The anxiety intensified on Wednesday, as Trump declared he would not commit to a peaceful transition if some states continue to send all registered voters mail-in ballots, which is the law in several places. On Thursday, the president doubled down on those comments, even as critics likened them to the words of foreign authoritarians.

The campaign has spoken with at least one Republican leader in Pennsylvania about the possibility of citing voting irregularities to reject a Joe Biden win there and have the legislature direct the state's electors to back Trump, according to the Atlantic. It’s a strategy Trump could also pursue in other states.

“Unfortunately, the risk of this kind of thing happening has increased,” said Ned Foley, an election law scholar at Ohio State University who has researched how such a scenario could unfold.

The Trump campaign denied the strategy is under consideration, yet a senior campaign official, speaking on the condition of anonymity, said the legal team would explore every option to ensure the president's reelection.

"If we think it's being stolen, we're going to fight like hell," a senior campaign official said Thursday, but he added that Trump is not planning to hold on to power if he loses fairly. "I think that's what the president was saying. But I think November could be a really bad month for this country."

The president’s pronouncements are worrying even some in the Pentagon, after he said earlier this year that he planned to deploy a massive show of force by law enforcement on election day, in what he described as national poll-watching effort.

No law allows the president to authorize such force for domestic use, but Trump’s recent deployment of the National Guard to clear protesters outside the White House has raised concerns about how he would respond to postelection protests. If Biden is certified the winner and Trump refuses to leave office, military commanders would confront a heretofore unimaginable situation, taking orders from a disputed commander in chief even as his foes look to them to help remove him.

A contested election that spills into a fight in state legislatures would trigger constitutional chaos, Foley said. At several points between election day and the inauguration, things can break down if any states opt to disregard their results and Congress can’t agree on how to count the states' electors.

The worst-case scenario is that a deadlock drags into mid-January and that the House and Senate are in dispute about who should occupy the White House as the president’s term expires on Jan. 20 under the Constitution.

Foley previously had mapped out that eventuality with the mind-set of a scientist contemplating a giant asteroid crashing into Earth: a remote possibility, but one to prepare for nonetheless. But the election meltdown scenario has grown considerably less remote, he said, as the rapid shift to voting by mail — and more by Democrats than Republicans — has created outcomes in which a Republican appears to have won on election day but ultimately loses when all the mail-in votes are tallied in the days that follow.

There were several such outcomes in 2018, confusing voters accustomed to having a winner declared the night of the election and creating an opening for unfounded charges of impropriety.

“Trump has broken so many norms and made such incendiary statements, including about not agreeing to a peaceful transition of power, that my alarm bells are going off,” said Richard Hasen , author of "Election Meltdown: Dirty Tricks, Distrust, and the Threat to American Democracy." “It doesn’t mean this will happen. But it does mean we are right to worry about it happening.”

In anticipation, Democratic lawyers working with the Biden campaign are examining the election laws in the battleground states as well as the Constitution’s rules for counting the electoral votes.

They worry that Trump will hold an election-night lead in a crucial state, declare victory before the bulk of the mail ballots are counted, and send his lawyers to court to try to stop a complete count. It is a move Trump has signaled could come, by his repeatedly declaring mail ballots to be fraudulent.

Such legal action could create an opening for Republican state lawmakers in places such as Pennsylvania, Michigan and Wisconsin to declare they will cast their state’s electoral votes for Trump. Democratic governors in each could stand in the way, bringing to Congress a competing slate of electors for Biden, throwing the process into further dispute.

Nothing like this has happened in America since the 1876 contest between Republican Rutherford B. Hayes and Democrat Samuel Tilden.

Most Republicans appear to have limited appetite to put the country through anything like that again, absent a razor-thin election result and compelling evidence that vote tallies were flawed. Several Republicans in Congress on Thursday made statements vowing a peaceful transition, though they avoided criticizing Trump for his statements.

Democrats used the controversy to energize their voters, urging them to turn out in numbers so large that there is no dispute about the victor after election day.

“A landslide victory for Biden will make it virtually impossible for Trump to deny the results and is our best means for defending democracy," said independent Sen. Bernie Sanders of Vermont. He said Trump is “sowing the seeds of chaos, confusion and conspiracy theories by casting doubt on the integrity of this election and, if he loses, justifying why he should remain in office."

Some Republicans speculated that Trump isn’t moving to hang on to power at all costs but to save face should he lose.

"The idea a president wouldn't leave office after losing is obviously alarming, but I don't think many Republican officials think that's a serious threat,” Alex Conant, a Republican strategist, said.

"This is more about spinning a loss than trying to maintain power," he said. "But comments like this will not help him win the election. It's motivating to Democrats and a turnoff to suburban swing voters who just don't like the chaos of Trump's presidency. If this election is about Trump refusing to leave office if he loses, Republicans are going to get crushed."

Trump's campaign, which has already burned through $1 billion of the $1.3 billion it has raised, has spent heavily — roughly $30 million over the last two years — on its legal team. It includes in-house lawyers as well as attorneys from law firm Jones Day in Washington and the Los Angeles firm of Charles Harder, which specializes in media defamation suits.

Already, the campaign has challenged election plans in a number of states and fought aggressively to curtail voter turnout. It has fought to reduce eligibility to vote by mail, purge voters from the rolls, tighten voter ID requirements, reduce or ban the use of drop boxes, and discard mail-in ballots that have technical flaws or arrive after election day.

Times staff writers David S. Cloud, Jennifer Haberkorn and Janet Hook contributed to this report.

Contingency plans to bypass election results

 The Trump campaign is reportedly 'discussing c'


President Trump's campaign is discussing "contingency plans" that would involve bypassing the result of November's election, reports The Atlantic.

The report delves into possible scenarios if Trump apparently loses the 2020 presidential election but doesn't concede, noting that although we're used to electors being selected based on the popular vote, "nothing in the Constitution says it has to be that way." Citing Republican Party sources, The Atlantic says that Trump's campaign is "discussing contingency plans to bypass election results and appoint loyal electors in battleground states where Republicans hold the legislative majority."

The campaign would reportedly assert that this step was necessary due to claims of supposed voter fraud, which experts have noted is extraordinarily rare, ahead of the "safe harbor" deadline to appoint 538 electors on Dec. 8.

"Trump would ask state legislators to set aside the popular vote and exercise their power to choose a slate of electors directly," The Atlantic reports. "The longer Trump succeeds in keeping the vote count in doubt, the more pressure legislators will feel to act before the safe-harbor deadline expires."

A Trump campaign legal adviser who spoke to The Atlantic said that in this scenario, "the state legislatures will say, 'All right, we've been given this constitutional power. We don't think the results of our own state are accurate, so here's our slate of electors that we think properly reflect the results of our state." Lawrence Tabas, chair of the Pennsylvania Republican Party, also told The Atlantic he has discussed the direct appointment of electors with the Trump campaign, saying, "I've mentioned it to them, and I hope they're thinking about it too." The Trump campaign said it is "fighting for a free and fair election."

This potential scenario is just one part of the broader piece in which experts warn "conditions are ripe for a constitutional crisis." Read more at The Atlantic. Brendan Morrow

Ora tocca a PD e M5S: non deludete l’Italia


 

Prodi: «Pd e M5s, non deludete l’Italia»
L’ex premier: avete valori comuni, ora serve un progetto sul futuro. Così vincerete le prossime elezioni. Guai a una legge proporzionale, sarebbe una condanna per l’Italia e la morte della democrazia

Intervista di Arturo Celletti a Romano Prodi su Avvenire del 23 settembre 2020

«In fila ai seggi ho visto la speranza di un Paese. Sì, dietro questa partecipazione, così forte e anche così inattesa, c’è un’Italia che si fida». Romano Prodi non si ferma su quello che è successo, «sul governo che si consolida, sui risultati che rafforzano Conte». Ragiona subito su quello che succederà. Sulle sfide che attendono il premier e le due forze politiche che lo sostengono. E sulle insidie che dovranno schivare. E allora il Professore si rivolge subito a Conte, al Pd e al Movimento 5 stelle con un messaggio destinato a fare titolo: «C’è un Paese da cambiare, non va deluso». Dietro questo appello prende forma una scommessa ambiziosa e al tempo stesso complicata. «Nel Pd e nel M5s ci sono anche valori unificanti, ma ora serve un salto di qualità. Serve un grande progetto di rinascita morale. Servono decisioni di respiro…». Prodi insiste: «È inutile discutere ancora sulle controversie del passato: queste non possono che dividere. È, invece, il momento di tirare fuori idee sul futuro. Perché riuscirci vuol dire risollevare l’Italia e anche vincere le prossime elezioni».

L’Italia che cosa si deve aspettare da un’alleanza Pd-M5s?

I cittadini sono stanchi di chi promette il taglio delle tasse e non lo realizza, di chi accarezza i sentimenti superficiali. Vuole un progetto grande. Di prospettiva. E vuole anche obiettivi scomodi, ma capaci davvero di incidere sul futuro. Penso a un riaccorpamento etico del Paese con un grande piano di lotta all’evasione fiscale. E penso alla grande questione giovanile. Ai diritti: una scuola che funziona. E ai doveri: un grande progetto di servizio civile obbligatorio. I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno bisogno di esperienze e di sentirsi davvero comunità.

Finora questo progetto sul futuro però non si è visto.

È vero: questi punti non sono stati nemmeno sfiorati. Ma è il momento. Basta giochini. Basta estenuanti confronti su qualche opera pubblica. La sfida è solo una: il futuro del Paese. E solo su questo si può fondare una alleanza.

Il primo banco di prova poteva essere sui fondi del Mes ma sono emerse solo rigidità.

Quei soldi ci servono, è una pazzia anche solo pensare di farne a meno. E non è politica, è solo buonsenso. E il buonsenso è il primo pilastro di ogni governo.

Lei però conosce le diffidenze.

Provo allora a spiegarmi: un prestito a tasso zero lo prendi e basta. Poi se il creditore dovesse fare il furbo (e non sarà così) lo ridai indietro. È la meravigliosa mentalità contadina.

Conte ha la forza che serve?

Non lo so se ce l’ha, ma so che ce la deve avere. C’è un proverbio calabrese che mi viene in mente: Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia.

E intanto la partita su Recovery Fund è già partita.

Disporremo di 200 miliardi e sono arrivate proposte per 600. Non va bene. Non funziona. La strada è individuare le priorità e poi metterle in fila. Non il contrario. E tocca a Conte e ai ministri economici di Pd e M5s, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli, fare sintesi. Anche su questo si valuteranno il governo e le due forze che lo sostengono.

Anche perché c’è un colossale debito pubblico che fa paura.

Il debito pubblico si vince solo con due strumenti: molta crescita e un po’ di inflazione. Sull’inflazione non possiamo agire ma sulla crescita sì: le risorse ci sono e la responsabilità è nostra. Vede, nel mio governo il debito calava a vista d’occhio perché avevamo individuato le priorità. Ora tocca a Conte.

Lei diceva: il governo si consolida, ma… Cosa la preoccupa?

Non la vittoria del Sì, ma quello che potrebbe venire dopo: una legge elettorale proporzionale. Serve invece un sistema maggioritario che obblighi a mettersi insieme per il futuro del Paese. Ma purtroppo si dichiara già di voler andare nella direzione opposta. Un sistema proporzionale condannerebbe l’Italia a una nuova stagione di instabilità. Una lista di nominati sarebbe una tragedia per la democrazia. Così il nostro Paese non si salva. E poi…

E poi che cosa?

Insisto: non può essere il partito che decide chi sarà eletto. I partiti devono essere obbligati a selezionare, scegliere e puntare su candidati capaci di vincere nel loro collegio. Devono essere eletti dai loro elettori. Serve allora un profondo cambio di rotta anche perché oggi il rapporto tra parlamentare e cittadino non esiste più. Oggi i parlamentari non li conosci, non sai dove trovarli, spesso non hanno più nemmeno un luogo dove incontrare i cittadini.

Come legge questo voto nelle Regioni?

È un voto che ridimensiona le forze populiste e che dà fiducia alle strutture più democratiche. Il Pd riguadagna terreno. Salvini, ma anche il M5s, fanno un netto passo indietro. E poi è un voto che punisce severamente gli scissionisti. L’elettorato non ama le frammentazioni: quasi istintivamente capisce che non vanno bene. Le interpreta come forme di personalismo e tende a premiare o il partito più grande o chi rappresenta la continuità.

Quando Renzi fondò Italia Viva lei fu severo: somiglia a uno yogurt che ha scadenza ravvicinata. Aveva ragione?

Non credevo di avere una così profonda cultura casearia… Forse all’epoca mi espressi anche con troppa violenza, ma avevo ragione e mi dispiace.

La gente premia i governatori: Zaia, De Luca, Toti… C’è forse voglia di presidenzialismo?

C’è voglia di politici capaci di decidere e di garantire continuità. I cinesi dicono: “Voi dite dite, ma noi facciamo le cose”. La crisi della democrazia sta in una crescente incapacità della politica di decidere. In Italia c’è un governo centrale sempre in crisi e di conseguenza le Regioni sono viste come un punto di riferimento. I cittadini riconoscono a chi le guida una capacità che non riconoscono a chi siede in Parlamento. Bisogna per questo dare forza al Parlamento e al governo centrale. Anche su questo si misurerà un’alleanza chiamata a risollevare il Paese».