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L'immagine di Obama sui media e' negativa

"Gutta cavat lapidem" dicevano i nostri padri romani. Questo principio adottato con successo (si fa per dire) da antichi torturatori medievali che sfondavano il cervello ai condannati a forza di gocce d'acqua, sembra attagliarsi alla campagna per le presidenziali. Le gocce d'acqua della propaganda repubblicana nei confronti del Presidente Obama hanno creato durante questi interminabili mesi di primarie una cappa di negativita' che sara' dura per l'inquilino della Casa Bianca riuscire a ridurre, certo non smontare. Il 5 maggio Obama ha dato ufficialmente il via alla sua campagna elettorale parlando nel campus dell'universita' di Columbus (Ohio) di fronte a migliaia di giovani entusiasti. Ha parlato a lungo, in maniche di camicia. Il suo intervento e quello della moglie che lo ha preceduto  presentandolo, sono stati salutati da boati ed applausi ad ogni passaggio. Ma i dati riferiscono che molti dei giovani che assicurarono il successo di Barack Obama nel 2008 oggi hanno deciso di voltargli le spalle anche se non voteranno per il candidato repubblicano Mitt Romney. Ci sono ancora 14 milioni di disoccupati negli Stati Uniti. Ed anche se ogni mese si segnala una costante ripresa dei posti di lavoro occupati, la richiesta di personale da parte dei privati non e' consistente come si potrebbe sperare. Molti rinunciano a cercare un posto di lavoro e si tratta in larga parte di giovani che si iscrivono ad altri corsi universitari di parcheggio e di persone di mezza eta', eliminate dalle aziende nei 'lay offs' che vedono sempre piu' difficile il loro reinserimento nel mondo del lavoro. Un osservatore europeo si chiede come possa il cittadino medio americano essere oggetto di una campagna negativa costante come quella promossa dai repubblicani. Nei giorni scorsi Mitt Romney, commentando il fatto che la media mensile di nuove assunzioni e' basata sui 160mila nuovi posti di lavoro, ha detto che ne occorrerebbero 500mila al mese per sanare la situazione. A parte il fatto che solo tre volte nella storia americana si e' raggiunto un incremento mensile della forza lavoro di queste dimensioni, Romney sa di potere contare sulla scarsa memoria dell'elettore americano che ha gia' cancellato il fatto che il presidente 'abbronzato' ha ricevuto dal suo predecessore George W. Bush un'eredita' fatta di due guerre senza fine, di un Osama Bin Laden uccel di bosco, di una crisi economica e finanziaria dalle dimensioni spaventose. Altra affermazione di Romney lascia capire come gli strateghi della sua campagna elettorale puntino sempre piu' alla pancia delle persone piuttosto che alla testa: Mitt Romney, con molto sarcasmo, ha accusato il Presidente di non tenere conto del fatto che l'America ha carbone, petrolio da esplorare, gas naturale. E quindi non si comprende perche' Obama insista tanto nel progettare un'America svincolata in futuro dalla dipendenza dal petrolio (soprattutto quello acquistato da altri stati) e proiettata nel potenziamento delle energie alternative ai fossili per garantire in futuro la sopravvivenza dell'ambiente naturale in cui viviamo. In conclusione: questo sistema elettorale americano mostra la corda perche' consente ampio spazio alla calunnia e poco spazio alla difesa.

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