In America ci sono
oggi i ‘declinisti’ quelli che guardano l’economia americana con lenti oscurate
e i ‘positivisti’ che invece sottolineano i risultati raggiunti. Tra i primi la
palma d’oro spetta al sicuro candidato repubblicano alle presidenziali, Mitt
Romney, che ripete il suo mantra in maniera ossessiva: “Battiamo Obama e la sua terribile politica economica.” Ma la realtà sembra dare ragione ai positivisti. La
rivista NewsWeek ha dedicato una larga inchiesta a firma di Daniel Gross ai
risultati positivi raggiunti dall’economia americana dopo la crisi del 2008-2009.
Le 500 aziende primarie tenute d’occhio da Standard & Poor hanno avuto
incrementi del 104 per cento. 62 milioni di turisti sono venuti in America. Le
esportazioni sono cresciute nel 2011 a 2.1 trilioni di dollari con un aumento
del 34%. I posti di lavoro creati dal settore privato sono stati 4.05 milioni
pari a 160mila al mese. Il settore auto, dopo soli 40 giorni di permanenza in
bancarotta, si è ristrutturato, ha restituito i soldi prestati dal governo, sta macinando profitti. A cominciare da quella Chrysler, salvata da Marchionne e dai sindacati americani. Gli
agricoltori americani sfamano mezzo pianeta. L’ottimismo è importante in
economia specialmente se basato su successi reali.
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