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L'Italia che proietta la sua immagine al di la' dell'oceano

L'Italia del ministro per le riforme Bossi che alza il dito medio commentando le parole dell'inno nazionale. L'Italia del presidente del Consiglio quotidianamente sui media per i suoi processi e per le telefonate galeotte in cui declama le prestazioni sessuali di qualche fanciulla tra quelle che lo circondano amorosamente. L'Italia di qualcuna di quelle fanciulle che ha fatto carriera ministeriale grazie alle sue tecniche amatorie prestate con cura al suddetto primo ministro in piu' occasioni. L'Italia delle bonazze pronte a tutto pur di raggiungere il successo e l'illuminazione televisiva. L'Italia di quelli che non riescono a raggiungere con lo stipendio la quarta settimana. L'Italia di quelli che affollano i ristoranti e pagano conti salati in euro. L'Italia di quelli che ostentano vacanze supelusso, su barche superlusso, con donne superlusso. L'Italia dei fagottari che prendono il treno per Ostia e passano una domenica sulla sabbia e al sole, lasciando ovviamente cartacce e schifezze in giro perche' loro le tasse le pagano. L'Italia delle signore cosiddette bene che portano a passeggio il cane di grossa stazza che ti fa una cacca da un chilo. E loro si guardano bene dal raccoglierla perche' anche loro pagano le tasse. L'Italia dei vigili che dovrebbero fare la multa a quelle signore col cane ma non si vedono perche' sono al bar a consumare, gratis ovviamente, l'ennesimo cappuccino con maritozzo, cappello sulle ventitre' e cicca perenne accesa. L'Italia dei comici che credono di essere comici dando fondo al peggiore cicaleccio da suburra. L'Italia dei giovani sfigati e depressi, delle ragazzine assatanate con ombelico e sedere tatuato in bella mostra, dei medioborghesi che non credono piu' a Veltroni, dei proletari fottuti da Bertinotti che parlano alternando ogni frase con bestemmie e volgarita'. L'Italia dei canali televisivi che trasmettono in prima serata film nei quali il linguaggio e' quello da angiporto. Ed allora come fa un padre a sanzionare il figlioletto che lo ha mandato a quel paese se il pargolo si alimenta dalla televisione? L'Italia delle prostitute che si vendono sulle strade di grande comunicazione, mostrandosi in perizoma ed offrendo (vedasi Salaria a Roma) uno spettacolo osceno nelle ore in cui la gente deve portare a scuola i bambini o recarsi al lavoro. L'Italia del traffico maledetto, senza alcun rispetto per gli altri, ne' per le regole che ci sono ma non sono fatte applicare. L'Italia dello sport nazionale del 'chi frega gli altri' e' bravo, furbo e intelligente e gode dell'ammirazione generale. L'Italia della classe politica che nei due rami del parlamento inscena spettacoli da osteria. L'Italia divenuta ormai uno dei mercati piu' importanti per il narcotraffico. L'Italia delle persone perbene (e sono tante) che per paura, vilta', acquiescenza, scarso senso civico, tirano a campare, cercano di sopravvivere nel bordello nazionale all'insegna del collaudato "O Franza o Spagna, purche' se magna." La nostra amata Italia, patria di tutti, anche di chi, come il sottoscritto, catoneggia da settemila chilometri di distanza.

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