Nel 1974 i turchi hanno conquistato con la forza delle armi un terzo dell'isola di Cirpo. Gli altri due terzi si sono costituiti nello Stato di Cipro che ha aderito alla Nato ed e' stato accettato dall'Unione Europea. Da una parte la moneta e' l'euro, dall'altra la lira turca. La zona dell'isola occupata dai turchi comprende il porto di Famagosta che per secoli ha rappresentato il punto di approdo piu' importante del basso Mediterraneo. Non e' un caso che gli inglesi abbiano conquistato l'isola proprio per poter controllare Famagosta dalla quale dipendono i traffici con i paesi del nord Africa, Medio Oriente ed Asia.
La repubblica di Cipro ha saputo utilizzare le risorse messe a disposizione dall'Unione Europea: sono state costruite perfette autostrade e strutture. L'aeroporto internazionale di Larnaka accoglie milioni di turisti all'anno, i siti archeologici sono stati ristrutturati e l'isola gode della sua fama che deriva dal fatto di essere la patria di Afrodite. A Cipro tutti parlano inglese, si guida a sinistra, il reddito e' tra i piu' alti della UE. Il clima generale e' quello di una comunita' internazionale che sa offrire di se' un'immagine moderna, efficiente e proiettata nel futuro.
Ma i greco-ciprioti non dimenticano l'invasione turca e sostsengono che i turchi controllano, grazie al porto di Famagosta, il 75% dell'economia isolana. I giornali turchi stanno rispolverando documenti vecchi di secoli che sostengono essere la terra cipriota in diretta discendenza dall'impero ottomano. Nel settore turco, dove si accede attraverso controlli pedanti alla frontiera, pagamento di 20 euro di tassa assicurativa sulla macchina noleggiata, sporcizia nelle strade, la gente non parla inglese o se, conosce questa lingua, si guarda bene dal darti informazioni. Abbiamo impiegato due ore per trovare il check point che nella meta' turca di Nicosia conduce all'altra parte della citta' in mano ai greco-ciprioti, capitale dello stato di Cipro.
Resta il fatto che per valutare l'opportunita' del contestato ingresso della Turchia nell'Unione Europea la questione cipriota resta al primo punto dell'ordine del giorno e non puo' essere spazzata sotto il tappeto diplomatico affermando che ormai a Cipro prevale la pace.
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