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Elicottero presidenziale resuscitato?

Nell'incontro tra Obama e Berlusconi sicuramente un tema toccato sara' stata la possibilita' di resuscitare il contratto per la fornitura di 28 elicotteri per sostituire l'attuale flotta ormai vecchia di trenta anni, prodotta dalla Sikorsky del gruppo United Technologies. La notizia e' apparsa sulle pagine del superinformato Wall Street Journal e si riferisce ad una lettera che il presidente della Sikorsky, Jeff Pino (un italo americano, singolare coincidenza) avrebbe scritto al ministro della difesa Gates per proporre una collaborazione produttiva tra la sua societa' e Lockheed Martin, capogruppo della cordata che nel 2005 si e' aggiudicara la gara per la fornitura degli elicotteri alla White House. Macchine che sono costruite dalla Westland della Finmeccanica e che sono le uniche sul mercato capaci di affrontare le nuove missioni richieste per gli elicotteri presidenziali e di operare dal prato della Casa Bianca. Non e' chiaro al momento quale dovrebbe essere la collaborazione tra Sikorsky e Lockheed che, nonostante l'acerrima competizione in questa gara, collaborano alla produzione del Black Hawk nello stabilimento vicino a New York. Si tratta evidentemente di un tentativo di compromesso per tagliare le unghie alla propaganda repubblicana che, McCain in testa, ha da tempo rivolto accuse a Obama per la continuazione di un contratto di forntiura che risultava raddoppiato in termini di spesa rispetto al progetto inziale. Senza indicare, ovviamente, che la responsabilita' doveva essere addossata alla Navy per le sue continue richieste di modifica del progetto fatte alla Finmeccanica per rendere questi nuovi eleicotteri dei mostri da guerre stellari.

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