La moscia prestazione televisiva di Barack Obama il 3 ottobre a Denver Colorado ha innescato una serie di leggende metropolitane che cercano in qualche modo di giustificare il pessimo 'body language' di un politico conosciuto per essere un grande oratore.
Eccone in sintesi le principali:
1) Obama era preoccupato perche' tra i tanti complotti (veri o fasulli) per assassinarlo scoperti dallo FBI, nel mirino adesso ci sono anche la moglie e le figlie.
2) Il Presidente era focalizzato su problematiche internazionali che non possono essere divulgate.
3) I 5mila piedi di altezza della location del dibattito in Colorado hanno influito negativamente sul metabolismo del Presidente.
4) Obama e' stanco e sfiduciato perche' la previsione di un'incerta conferma alla Casa Bianca, gli fa tremare le vene e i polsi dato che tutti gli indicatori di cui dispone prevedono catastrofi a breve termine.
5) Obama abituato al teleprompter televisivo che riesce ad interpretare con grande capacita', si trova in imbarazzo quando deve parlare a braccio e mantenere un ritmo serrato nell'esposizione indice di leadership per lo spettatore medio americano.
Ma forse, al di la' delle invenzioni metropolitane da social network, la verita' e' quella denunciata dallo stesso Presidente: "Una giornata no.."
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Probabilmente si, come tutti i mortali anche gli illustrissimi presidenti degli States possono avere giornate no.
Luca Pugnana
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