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Pali elettrici e uragani: povera America!



Un intero quartiere di ottanta case nel Queens (New York) è stato raso al suolo da un incendio innescato dalla caduta di cavi e trasformatori aerei ad olio. Lo storm Sandy con venti che raggiungevano e superavano i 100chilometri orari ha stroncato i pali su cui si innestavano i cavi della distribuzione di energia, oltre a quelli del telefono e della televisione. In altre località toccate dalla furia di Sandy sono stati gli alberi che precipitando a terra hanno falciato la rete di cavi appesa per aria. Washington è stata risparmiata dal disastro che invece ha colpito  altri stati. Ma anche a Washington decine di migliaia di cittadini sono rimasti senza energia elettrica per ore a causa dell’abbattimento della rete aerea di collegamenti elettrici e telefonici. Ogni volta che un temporale di medie dimensioni si abbatte sulla Capitale degli Stati Uniti, ogni volta che il ghiaccio accumulatosi sui rami li spezza facendoli precipitare insieme alle linee elettriche vicine, stuoli di cittadini si vedono privati di riscaldamento. Gli alimenti contenuti nei frigoriferi vanno a male. È impossibile cucinare a meno di avere dei fornelli a gas che sostituiscono quelli elettrici. Chi se lo può permettere compra un generatore a gas liquido o a benzina che non costa meno di diecimila dollari compresa l’installazione. Il simbolo dell’America rurale è il traliccio di legno che sostiene i cavi. Al punto che trovate questa icona sul vostro telefonino. Ma non è concepibile che in città come New York, e Washington DC, se si esclude una minima parte centrale, la distribuzione dell’energia elettrica avvenga ancora per via aerea. Nella vecchia Europa, ma citiamo pure la nostra Italia, non c’è villaggio che non sia attrezzato con trincee nelle quali sono posizionati i cavi elettrici e quelli telefonici. Dire che si tratta di una vergogna è dire poco. Gran parte della responsabilità di questo stato di cose ricade sulle autorità locali e federali che non vogliono disturbare il manovratore, ovvero le potenti imprese di distribuzione che piuttosto che impegnarsi nell’ammodernamento delle reti, preferiscono investire milioni di dollari in lobby per condizionare i membri del Parlamento.  
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Qualhce considerazione più documentata e più affidabile:

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Luigi Vittorio Ferraris