Falcon Heavy e' partito alle 16 50 del 6 febbraio 2018 ora di Washington DC.
I razzi laterali sono ritornati perfettamente sulle basi allestite nell'oceano mentre il razzo proseguiva verso la sua orbita con a bordo la star delle auto Tesla prodotte da quel genio rinascimentale che risponde al nome di Elon Musk.
Questo lancio apre la strada al programma Marte al quale Musk sta lavorando da qualche anno con la previsione di portare in milione di persone ad abitare nel pianeta rosso.
Questo lancio apre la strada al programma Marte al quale Musk sta lavorando da qualche anno con la previsione di portare in milione di persone ad abitare nel pianeta rosso.
La folla composta in gran parte anche da centinaia di tecnici che hanno lavorato alla progettazione, costruzione e lancio del razzo più potente del mondo riempe il sonoro con le proprie grida di incitamento e esultanza.
Un contrasto automatico di immagini con quelle del dittatore nordcoreano intento a verificare, si fa per dire, le attrezzature per il lancio dei suoi razzi che dovranno portare testate nucleari contro gli Stati Uniti.
E allora uno sente di amare questo paese nonostante la depressione che assale milioni di americani, noi compresi, per le intemperanze, le sbandate, le offese distribuite a piene mani dal clown che occupa la Casa Bianca.
Perché è proprio questa America, il paese che riesce, grazie alla genialità di alcuni suoi abitanti, a dare una impronta significativa a settori produttivi che poi influenzeranno e modificheranno gran parte della tecnica, scienza, economia mondiale. Il paese che grazie alla tenacia, voglia di impegnarsi di 327 milioni di abitanti rimane la garanzia democratica per il resto del mondo.
Mentre il Falcon Heavy si alzava dalla rampa di lancio di Cape Canaveral i giornali italiani mettevano in prima pagina notizie e storie correlate del festival della canzone di Sanremo.
Lo diciamo senza osare di fare sarcasmo perché ognuno si esprime come può: gli americani con Donald Trump e il mega razzo di Elon Musk.
Gli italiani con quello che sanno fare meglio ovvero la musica, la poesia, le arti liberali e la naturale e tradizionale incapacità di gestirsi con una politica seria.
Oscar
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Per il tuo inarrivabile Blog.
Caro Oscar,
certo sei stato un po' spietato nel paragonare la potenza missilistica degli USA con le canzonette di Saremo, ma è la pura verità.
Dove siamo uguali, o forse addirittura superiori, è nel chi spara balle più grosse: il fanfarone Trump al cospetto dei nostri italici politici in campagna elettorale (siamo ad un mese dalle elezioni) perde la faccia. I nostri leader farebbero ridere se, in verità, non ci fosse altro che da piangere, qui nel Bel Paese. Sarebbero perfetti come clown per il teatro Ariston di Sanremo che proprio oggi ha iniziato la sua ormai trita ritualità canora, buona solo per riciclare pagliacci ed escort di regime che presentano meccanicamente e senza pathos uno spettacolo che puzza di stantio lontano un miglio.
Ormai non c'è più in Italia un Pavarotti che faceva esplodere il Metropolitan di NY cantando My Way con Frank Sinatra in prima fila che applaudiva.
E' vero, c'è razzo e razzo, ma se rimane oggi evidente la potenza astrale americana, la nostra potenza nei confronti del resto del mondo rimane ancora al povero livello di quando De Gasperi fu ammesso, grazie alla Resistenza, ma col cappello in mano, al tavolo dei potenti che avevano vinto the second world war e diviso, l'11 Febbraio 1945 a Yalta in Crimea, lo scacchiere mondiale.
Eppure non possiamo far altro che continuare, da uomini del dubbio, a cercare la Via per il bene ed il progresso dell'Umanità.
Dario Seglie, Italy
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Grazie.
Sempre complimentissimi.
Ciao, Catello
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Oscar , sono il vecchio Adalberto , che ti manda un abbraccio.
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Bell'articolo, grazie Oscar.
Avevo dimenticato il Festival di Sanremo....SIGH!
C'e' un'altra data che accomuna i nostri due paesi, l'Italia e gli USA: il 4 marzo. Quel giorno noi avremo gli Oscars e loro le elezioni! Spero commenterai su questa coincidenza, e sui due modi di far spettacolo!
Un abbraccio da Los Angeles,
Emanuela
Avevo dimenticato il Festival di Sanremo....SIGH!
C'e' un'altra data che accomuna i nostri due paesi, l'Italia e gli USA: il 4 marzo. Quel giorno noi avremo gli Oscars e loro le elezioni! Spero commenterai su questa coincidenza, e sui due modi di far spettacolo!
Un abbraccio da Los Angeles,
Emanuela
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Caro Oscar,
L'amico Sceglie ha ben descritto cosa accomuna e non i due
Paesi. Purtroppo il Panem et Circenses che gli Imperatori romani ammannavano al
popolo è la tradizione imperitura del ns. paese: il caccia guai. Napoli si
ferma totalmente per il Festval della canzone napoletana e metà dell'Italia si
ferma per il Festival di San Remo. Fortunatamente quasi una metà continua a
lavorare per pagare lo Stato col proprio lavoro fino al 23 giugno di ogni anno
e per il restante per vivere (o sopravvivere) la propria vita. Da noi si dice
che vincerà (o si piazzerà bene) chi le spara più grosse e che i populisti
saranno i primi, col pericolo di un'autarchia fascista in arrivo. Tutto falso!
Il Segretario del PD ben si difende e risponde sparando anche lui balle a
tempesta e comunque .... contro la fascistizzazione del paese rimane sempre
l'inossidabile Pippo Baudo col Festival di San Remo per far gioire le masse.
Un abbraccio
Aldo
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Oscar,
la tua colonna C'e' razzo e razzo mi pare un po' esagerata
ponendo sul piedistallo gli USA e
l'Italia ben a terra. Recentemente, abbiamo avuto ampie
dissertazioni per tv e giornali anche qui
sui Golden Globes, Critic's Choice, PGA, Academy Awards
nominations, Grammy e non parliamo del Super Bowl ecc. ecc. Dipende semplicemente dal calendario.... Mentre sono
d'accordo sull'eminenza degli USA in vari campi di tecnologia, mi sembra che stiamo per perderla rapidamente nei prossimi
mesi o anni a favore specialmente della Cina con un president che inneggia al "carbone, bello e pulito" riportandoci
al XIX secolo mentre sta eliminando fondi ed impone tariffe molto alte su tecnologia per fonti di energia veramente pulite
(solare, eolica ecc) e sta eliminando molte se non tutte le protezioni alla
natura dall'Alaska al sud profondo in cerca di petrolio e minerali
tradizionali... La sua richiesta adesso che ci sia un' imponente parata militare a Washington, che costera' milioni di dollari che
non abbiamo o che sono sottratti a campi piu/ meritevoli, e' un segnale abbastanza negativo per sottolineare il potere
USA di distruzione, morte ed annientamento piu' che di creazione, innovazione, e progresso... A Washington non
abbiamo neppure un metro che funzioni decentemente...certi aeroporti (New York Newark and anche JFK per
esempio) sono veramente dei pollai e cosi via.... Il tuo inneggiare agli USA per lanciare un razzo pesante mi sembra
esagerato date le condizioni attuali e la politica corrente del governo in funzione.... Se fosse accaduto domenica o lunedi
scorso, non se ne sarebbe neppure parlato con preferenza per il football americano....
Emilio Viano
Mi scusi Oscar,
ma Elon Musk è sudafricano.
Saluti
Germana
(Oscar:Ha passaporto sudafricano, canadese e Americano)