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DELTA, vituperio dei repubblicani della Georgia


Delta Air Lines, politics and the NRA

I sopravvissuti del massacro al liceo Stoneman Douglas di Parkland in Florida cominciano a dare sui nervi ai repubblicani, al presidente Donald Trump e ai dirigenti della NRA, la National Rifle Association che ha oltre 4 milioni e mezzo di fanatici delle armi.


Questi ragazzi, che oltretutto dimostrano una preparazione inconsueta se rapportata a quella infima delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado negli Stati Uniti, passano da una televisione all'altra scagliandosi contro il Congresso che, a larga maggioranza repubblicana, sta cercando di mettere la sordina al massacro del loro liceo.

Chiedono, insieme ai genitori delle giovani vittime, che le armi semiautomatiche come il famigerato AR 15 siano tolte dalla vendita al dettaglio.

Se gli alcolici non possono essere serviti pubblicamente a giovani di  meno 21 anni, non si vede per quale ragione lo stesso limite non possa essere adottato per la vendita delle armi.

Secondo le più recenti indagini oltre il 70% degli americani sarebbe favorevole ad una revisione delle norme che disciplinano la vendita delle armi negli Stati Uniti, paese nel quale ogni anno muoiono più di 30.000 persone per armi da fuoco mentre sono 60.000 i feriti.

La preoccupazione dei repubblicani trova conferma nel fatto che molte importanti industrie hanno deciso di svincolarsi dagli accordi di collaborazione che avevano con la NRA.

Tra queste  aziende ha destato particolare impressione la decisione della DELTA airlines che ha il suo più importante hub ad Atlanta in Georgia sino dal 1941.

Delta ha stabilito che non userà piu' un occhio di riguardo per gli iscritti alla NRA.

A difesa della associazione degli armieri è partito lancia in resta il governatore della Georgia che ha annunciato il ritiro degli sconti fiscali sugli approvvigionamenti di carburante della DELTA.

Ad aumentare la confusione generalizzata si sono fatti vivi i governatori democratici di altri Stati che hanno aperto le porte dei loro territori alla grande compagnia aerea garantendo agevolazioni di ogni tipo.

Lo hub di Atlanta da' lavoro a oltre 35.000 dipendenti.

Continua lo show quotidiano della Casa Bianca di Donald Trump che per un paio di notti ha interrotto il flusso dei suoi Twitter e la gente si chiede se abbia qualche problema di salute.

Come è noto la figlia Ivanca è andata in Corea del sud suscitando le ire del ministro degli esteri e del chief of staff della Casa Bianca, il generale John Kelly, che sembra averle fatto una lavata di testa.

Altro problema è quello delle autorizzazioni che consentono a personaggi super qualificati della Casa Bianca di venire a contatto con le informazioni più riservate destinate al presidente.

Ivanca ed il marito sino ad ora ne avevano fatto a meno pur avendo accesso alle pratiche più delicate che passavano sulla scrivania di Donald Trump.

John Kelly, il chief of staff, avrebbe deciso di non dare questa autorizzazione alla coppia.

Le agenzie di intelligence, spionaggio e controspionaggio hanno confermato pubblicamente che sette Stati della Federazione hanno subito l'attacco cibernetico dei russi durante la campagna presidenziale del 2016 compromettendo il risultato delle elezioni. Gli Stati inquinati dai russi sono Alaska, Arizona, California, Florida, Illinois, Texas e Wisconsin.

E visto che i più stretti collaboratori del presidente durante la campagna elettorale hanno cominciato a cantare sotto la strizza del consigliere speciale Mueller tutti si chiedono quale sarà la prossima mossa di questo personaggio che i repubblicani accusano di essere un novello Torquemada, dimenticando che anche Mueller è un repubblicano di alto lignaggio.

Ed anche questa e' America.
Oscar