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Cavadenti americano

Storia antica di Foggia Dei «cavadenti» e  altri curiosi mestieri

"Bisogna togliere questo molare, dice l'amico dentista di Washington."

"Perché, domando, che sta succedendo?"

"Hai una infezione e non si può curare."

"Beh, allora procediamo", dico con rassegnazione anche perché arrivato alla mia tenera età ho la maggior parte dei miei denti ancora funzionante.

"Devi andare da un chirurgo dentista", mi dice l'amico. E mi sovviene che in America i dentisti non fanno estrazioni, soprattutto quando si tratta di molari. Un modo come un altro per limitare eventuali cause promosse dai pazienti.

Scelgo uno studio dentistico specializzato in chirurgia sulla 19ª Street.

Sono un po' perplesso perché il molare incriminato non è che mi faccia male. Si è spezzato in un segmento ed ecco la ragione cui mi sono rivolto all'amico dentista.

Mi reco nello studio specializzato in chirurgia dentistica.

Mi affidano ad un giovane dottore di incarnato bruno ma il nome e' americano. Speravo che ad operarmi fosse il titolare dello studio ma per non offendere il giovane abbronzato mi sistemo sulla poltrona.

Raffica di radiografie, iniezioni per anestesia locale.

Sono le 11:30 e il medico inizia a trapanare e scalpellare.

Alle una si assenta forse per andare in bagno e ricevo una telefonata da mia moglie che mi chiede cosa stia succedendo.

"Guarda: credo proprio che questo non ci capisca una mazza. Sono capitato proprio male…"

Ritorna li dentista e ricomincia a trapanare e scalpellare.

Alle 15, dopo quasi quattro ore di tortura buccale mi dice:

"Non sono in grado di estrarre questo dente. Mi spiace ma lei deve rivolgersi ad un mio collega che sta sulla K a 10 minuti di strada da qui."

Ed esce dalla stanza.

Super incazzato, nonostante le numerose iniezioni anestetizzanti, dichiaro al manager dello studio che non sborserò un centesimo.

Grande imbarazzo di tutto il personale che assiste mentre il manager si profonde in scuse e inchini, mi indica l'indirizzo dove devo recarmi e mi affida ad una sua collaboratrice perché chiaramente, visto che traballo, ci sono problemi per la mia incolumità nel traffico washingtoniano.

Durante il tragitto sono raggiunto da una telefonata. È la assistente del nuovo chirurgo presso il quale sto recandomi che mi informa essere necessario provvedere ad una anestesia generale il che comporta che qualcuno mi riporti a casa visto che non potrò guidare.

Informo la moglie che si mette in contatto con il figlio Max il quale è in questi giorni a Vera Cruz. La nostra è una famiglia dispersa in vari continenti.

Decidiamo che non dovrò sottopormi ad alcuna anestesia generale. L'ultima volta che l'ho fatto in occasione dell'asportazione della cistifellea, ho avuto effetti collaterali per diversi giorni.

Mi faccio accompagnare al parcheggio e prendo la mia macchina, guidando con estrema concentrazione.

Mi consulto con un amico medico il quale trova il nome di un famoso chirurgo dentista con mega studio a Bethesda.

I due medici si parlano ed il chirurgo fissa immediatamente un incontro per la mattina del lunedì (dimenticavo di dire che l'episodio della tortura dentistica avveniva il venerdì).

Alle otto del lunedì mi presento dal famoso chirurgo. Molto cordiale, iraniano americano, superattrezzato tecnologicamente.

Raffica di radiografie, ma non sono sufficienti allora è meglio posizionarsi nella macchina per la super panoramica.

Mi trasferiscono nell'altra sezione dello studio nella sala operatoria.

L'infermiera nera mi chiede se gradisco musica jazz. Gradisco gradisco. Gli altoparlanti diffondono un CD di un famoso trombettista.

Il medico rientra e sul braccio sinistro introduce l'ago per la sedazione. Dal braccio destro invece prelevano il sangue per verificare non so che.

Il famoso medico si avvicina poi con una grande macchina fotografica e scatta immagini all'interno della mia bocca e del molare devastato.

Poi mi addormento e mi risveglio a operazione completata.

Antibiotici in quantità industriale, antidolorifici, sciacqui con acqua e sale ripetuti ogni due ore.

Saluto il famoso medico che rivedrò dopo una settimana per un controllo non senza prima avere consegnato la mia carta di credito per un prelievo di 1300 $ assolutamente non coperto dalle super costose assicurazioni che devo pagare ogni mese.

Sto cercando un avvocato litigator per fare causa al primo cavadenti.

Oscar (con un molare in meno)
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Caro Oscar,

e se te lo tenevi il super molare ... ??? Risparmiavi 1300 $, incazzature varie e il dente ... probabilmente sano ! Ma succede anche in Italia.

Sai la Storiella di S. Paolo: l'apostolo scrisse un'enciclica di una sola parola ai dentisti dell'Urbe; diceva: Carissimi.

Ciao, Dario
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Caro Oscar, mi spiace...


La vera “America” resta sempre l’Europa. 


La tua storia é davvero incredibile


Un abbraccione


Alessandro B.
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Oscar,


Mi dispiace proprio che tu abbia passato questa brutta avventura.


Purtroppo il primo sentore di questa incapacità dentistica locale l'ho avuto nel 99 dopo il lay off dell'intero dipartimento di marketing di iridium.


Il dentista visto che ero un po' giù ha pensato bene di dirmi che dato che erano un po' lenti, tutti e quattro i denti del giudizio andavano rimossi.


Ovviamente anestesia, operazione in due volte separate per ridurre lo stress, ecc.


Io gli dissi di no.


Il primo dente del giudizio l'ho levato pochi mesi fa, il secondopoche settimane fa. Entrambi in pochi minuti, senza stress e poi, scusa se è poco, dopo quasi 10 anni, senza problema alcuno collegato.


Se li puoi denunciare, non faresti un soldo di danno.

Ancora mi pento di non aver denunciato i macellai che hanno torturato Diana per nessun risultato quando eravamo arrivati da poco in Virginia.
Clark
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Stupenda storiella che convalida come solo noi italiani in Italia crediamo di essere l'unico posto in cui esista la mala sanità.

Cesare Marco De Lorenzi 
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Carissimo Oscar, leggo questo tuo memoriale e mi affretto a consolarti... Alla fine del 2016 ho dovuto cambiare il cosiddetto “medico di famiglia” perché il precedente è andato in pensione; quello nuovo non l’ho ancora visto, nonostante i numerosi solleciti e nonostante io abbia 80 anni passati e viva solo, con una invalidità che mi costringe su una sedia a rotelle e con una anemia refrattaria che mi impone di subire una o due analisi del sangue a settimana, con successiva trasfusione; prestazioni che fortunatamente mi vengono fornite gratuitamente a domicilio dalla ANT, una eccellente associazione di assistenza convenzionata con la ASL della Toscana.
Stavo diventando cieco per una cataratta che aveva colpito tutti e due gli occhi e che mi impediva anche di leggere: la coda per l’intervento era di oltre sei mesi e ho dovuto ricorrere alla sanità privata, spendendo oltre 3.000 euro.
Ora sto perdendo i denti ad uno ad uno ma, come vedi, neanche a parlarne di ricorrere alla pubblica assistenza, anche se sarà una cannata pazzesca quella che dovrò pagare al mio dentista per le protesi scheletrate, necessarie se non voglio passare la vita che mi resta mangiando solo semolino !
In quanto alla famiglia dispersa per i continenti a me va un pò meglio perché... il continente è uno solo ! Già, Isabella è ora in Danimarca; Vittorio è ora in Spagna; Niccolò è stabile a Roma, dove cerca di metter su la sua vita, e non lo vedo da mesi e mesi; Elena è si a Firenze, ma è impegnatissima a curare il suo B&B e di tempo ne ha ben poco. 
Resta Valeria, che sta portando avanti quel che avevo creato io 35 anni fa, al mio rientro dagli USA, e che dal 1997 avevamo sviluppato insieme, ma anche lei vive da sola ed ha diversi problemi di salute...
Lascio perdere i dettagli ma, come vedi, anche nella tua patria di origine non ce la passiamo affatto bene !
Un caro abbraccio !
Carlo 


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Caro Oscar,
che storia pazzesca! Mi dispiace TANTISSIMO per te, ma francamente io non mi sarei fatta operare, soprattutto se il dente non dava dolore....
Sono 20 anni che viviamo negli States, e mai siamo andati da un dentista americano (a parte una volta alla ER per un ascesso improvviso), perche' normalmente suggeriscono l'estrazione per risolvere qualsiasi problema, piccolo e grande, anche se magari basterebbe una buona pulizia dei denti! Visto che riusciamo ad andare a Roma una volta all'anno, approfittiamo del viaggio per andare dal dentista, lo stesso da sempre, che e' bravissimo e anche un caro amico. 
Auguri di prontissimo recupero,
Emanuela

PS: Neppure la nostra assicurazione sanitaria copre le spese del dentista... SIGH! 

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Caro Bartoli,
Mi dispiace ! La leggo sempre con piacere
Un suggerimento: la prossima volta venga in Italia! Ottimi amici dentisti a prezzi ragionevoli!
Con 1300 $ ci sta viaggio, dentista e revival
😉
Cordiali saluti.
G. della Volta

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Forse le sarebbe convenuto andare a Vera Cruz a trovare un cavadenti in questo caso...o usare la vecchia tecnica del filo legato alla porta che viene sbattuta...fuori dai denti comunque...grazie di questo scorcio e condivisione di america washingtoniana.


Un saluto 


Francesco
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Ahi ahi…

Abbraccione,

carla
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Caro Oscar,

Ho sofferto con te per il tuocalvario. Il miglior dentista -cavadenti nostrano prende non più di 150 € per cavare un dente(da tabella del settore) e con le complicazioni varie non credo si possano superare i 300 €. L'assicurazione dirigenti rimborsa poi il 70%. 

Anche questa è Italia.

Un abbraccio

Aldo