Tra i vari interrogativi che si affastellano sulla morte di Sergio Marchionne ve n'è uno relativo al comportamento della sua compagna.
Marchionne era separato dalla moglie ma non divorziato.
La signora era, come sembra per certo, a conoscenza delle precarie condizioni di salute del partner, ed era dipendente della FCA .
Si è trovata in una situazione imbarazzante perché alcuni ipercritici sostengono che quantomeno avrebbe dovuto informare per le vie brevi il suo capo, responsabile della comunicazione del gruppo, allo scopo di evitare pericolose oscillazioni e speculazioni azionarie se la notizia delle condizioni dell'amministratore delegato FCA fosse trapelata.
Secondo noi ha fatto bene a tenersi per se' le sue preoccupazioni facendo prevalere l'amore.
Secondo noi ha fatto bene a tenersi per se' le sue preoccupazioni facendo prevalere l'amore.
La dolorosa vicenda di Marchionne, un italiano atipico che lavorava 14 ore al giorno, ripropone comunque il ruolo fondamentale esercitato dalle dirette assistenti dei top manager.
Il fatto che la vita sentimentale di un capitano d'industria (et similia) trovi un porto sicuro tra le braccia di una stretta collaboratrice non deve meravigliare, tenendo conto del fatto che un alto personaggio con enormi responsabilità deve poter contare sulla fiducia di una persona che condivide con lui la maggior parte delle sue ore di impegno professionale e della quale si fida in toto.
Se poi la collaboratrice e' gratificata anche da un aspetto piacevole e da una personalità ad ampio spettro, galeotto allora fu l'ufficio ed un matrimonio magari traballante.
La casistica è variegata e quasi sempre a senso unico: ricordiamo con simpatia un alto dirigente di un'industria fiorentina che si tratteneva fuori orario negli uffici dell'antico palazzo oggi sede di un prestigioso albergo a cinque stelle.
Solo che gli straordinari li faceva con la giovane segretaria, una tipa dal lamento erotico sopra i 150 dB.
Una guardia notturna impicciona sentendo quei potenti miagolii pensò bene di introdursi nel mega ufficio e da lì scaturì una storia che il top management della azienda fu costretto a rappattumare, inviando il dirigente, super sposato e con una larga prole, in altra locazione regionale.
E come non ricordare quell'altro capo del personale di un grande istituto pubblico la cui moglie, incarognita per i frequenti sconfinamenti ancillari, pensò bene una mattina di raggiungere in ufficio il marito che prese a ombrellate destinandone qualcuna anche alla segretaria tuttofare.
Oscar
_______________________________________Caro Oscar,
la vecchia Remington -o similare- che hai messo come immagine del tuo articolo (ne ho una uguale esposta nello studio di pittura di mia moglie Tere, atelier che tu e Franca visitaste alcuni anni orsono, quando tu girasti anche una ottimo cortometraggio sulle sue opere) commentando l'atto finale di Marchionne, evoca perfettamente l'atmosfera della "Segretaria particolare", lavoratrice instancabile, inflessibile nel gestire l'agenda del Capo, acuta selezionatrice delle telefonate importanti: "sono desolata Eccellenza, ma l'Ingegnere è ancora in viaggio ..." (all'epoca non c'erano ancora i fetentissimi cellulari che ti costringono ad essere presente anche quando sei al cesso !). Mi sovviene l'icona della mitica segretaria del Prof. Vittorio Valletta (all'epoca Presidente della FIAT) la tota (signorina in piemontese) Maria (Rubiolo), una stanga bionda da un metro e ottanta, contro gli scarsi uno e sessanta di Valletta, inflessibile come un gorilla della guardia del corpo. Altri tempi ... o forse no !
Dario Seglie, Torino, Italy
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Dear Oscar:
My compliments on the your very interesting blog which
unites the Italian communities everywhere. I continue to follow it and the
progress of your beautiful family which you write about.
As you know, I am a professor of leadership and we first met
at your home when I worked in the government in the late 1970s. In the early
80s I departed for the Foreign Service. A short bio is attached.
In addition to other activities, I am a best selling writer
and have written several award winning books plus numerous articles.
One essay was just published in the Journal of Values Based
Leadership, which is among the leading publications in the field. The
attached essay is entitled "Lessons from History, The Startling Ris
to Power of Benito Mussolini " It is accompanied by another essay,
"The Fascination with Dictatorial Leadership and It Can't Happen
Here." Both articles will be part of the second edition of my book,
"When Courage Was the Essence of Leadership, Lessons from History
" The first edition was the number one best seller on Amazon in
leadership. The book, like several of my recent works, will also be published
in Italian. The Mussolini essay is available in Italian on the site of Ponza
Racconta.
Best wishes from the pearl of the Mediterranean,
Emilio
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Caro Oscar
Congratulazioni.
La "Segretaria" è un capolavoro.
Soprattutto per le vicende che riguardano Borgo Pinti 99. Credo di aver
conosciuto i protagonisti diretti dell'opera di consolazione, ma anche se non
fossero quelli esatti non avrebbe importanza.
Ogni tanto ripenso all'immenso florilegio
delle persone che hanno transitato in quello strano luogo e che ho avuto la
fortuna di incrociare, maestranze operaie incluse. Esperienze indimenticabili,
di un Universo che non esiste più.
Mi viene in mente un alto Dirigente,
soprannominato "Toro seduto", portatore di una vita di
compromessi, fatta di glorie e di umiliazioni. Pover'uomo, anche lui. E poi
tanti altri. Incluso un altro, discendente del cocchiere dell'ultimo Granduca
di Toscana. Da prendere con le dovute precauzioni.
Non so che fine abbia fatto.
Grazie nuovamente, per i ricordi suscitati.
Paolo Civita