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La Washington massonica e "The Lost Symbol"






La folta delegazione della Loggia Sardegna n.981 all'Oriente di Cagliari si trova nella Capitale per visitare la Washington massonica. Alcuni fratelli di Italia Lodge n.2001 (diventata il ponte diplomatico massonico tra la Grand Lodge of Washington DC e il Grande Oriente d'Italia), li accompagnano nei luoghi piu' noti della capitale degli Stati Uniti.

Tour guidato a Capitol Hill. Il gruppo si trova nella Rotunda, insieme ad altre centinaia di persone che vengono soprattutto da altri stati della Federazione. Ammirano l'affresco detto "L'apoteosi di George Washington" dipinto da Costantino Brumidi, celebrato negli Stati Uniti come il Michelangelo americano ed il cui nome e' ignorato dalla stragrande maggioranza degli italiani.

Un tale chiede alla giovane guida che indossa una fiammante giacca rossa: " E' qui che e' apparsa la mano tagliata del noto massone americano?".
La guida con espressione quasi annoiata (chissa' quante volte si sente rivolgere la stessa domanda) risponde: "No, assolutamente. Si tratta dell'immaginazione di Dan Brown...".

L'ultimo libro dello scrittore americano, famoso per avere superato il muro dei 50 milioni di copie vendute in tutto il mondo con il suo "Da Vinci Code", si sta rivelando come la migliore guida turistica di Washington DC.

Da quando e' uscito nelle librerie (ma ci sono cataste di copie nei supermercati vendute con un piccolo sconto) "The lost Symbol" attrae migliaia di americani in visita ai luoghi massonici della Capitale.

Capitol Hill, House of Temple (sede dello Scottish Rite), il George Washington Memorial in Alexandria, the Washington Monument, the Alma Shrine, Mount Vernon (la farm di Washington e di sua moglie Martha) sono presi d'assalto da gruppi di turisti che chiedono informazioni basandosi sul thriller di Dan Brown. Un libro che sembra avviato a bissare se non superare il successo editoriale di questo scrittore.

"The Lost Symbol" sta assolvendo anche ad un'altra funzione: quella di rendere pubblico il contenuto di rituali massonici,visti, a differenza di tanta predicazione antimassonica, con un occhio di riguardo per quanto il Craft ha rappresentato nella fondazione degli Stati Uniti d'America.

La struttura del libro si articola in capitoli, in genere molto brevi, che lasciano il lettore in costante 'sospensione'. Un artificio importato direttamente dalle sceneggiature dei migliori film di azione di Hollywood. Ed infatti, ormai, questo genere letterario si qualifica come una sorta di 'script' cinematografico, dato che l'autore scrive guardando strabicamente alla versione cinematografica della sua fatica editoriale.

Negli ambienti massonici della Capitale si e' cominciato a parlare di questo libro di Dan Brown piu' di tre anni fa. Lo scrittore, noto per il puntiglio con il quale si documenta, ha preso numerosi contatti con esponenti dell'Istituzione anche se, ovviamente, non risulta alcunche' di ufficiale.

Del resto basta andare in qualsiasi grande store di una catena libraria, per trovare centinaia di libri che illustrano i rituali di questa antica associazione che non tralascia occasione di ricordare che non si tratta di una religione, ma di una istituzione che mira a costruire un uomo migliore.

E nel libro di Dan Brown sono molte le pagine dedicate a illustrare i principi della Massoneria intesa come istituzione universale che affratella individui di cultura e razza diversa, superando i confini spesso posti e rafforzati dalle differenti religioni.

Nelle logge massoniche americane convivono fratelli ebrei, musulmani, cristiani di diverse confessioni, cattolici, buddisti, induisti, seguaci del reverendo Moon. E le 'tornate' delle logge iniziano e si chiudono con la preghiera del 'cappellano' che ringrazia il Grande Architetto dell'Universo per avere offerto l'opportunita' di stare insieme cercando costantemente quello che ci unisce piuttosto che inistere su quanto ci divide gli uni dagli altri.

A nostro parere "The Lost Symbol" pecca di precisione quando espone alcuni dettagli dei passaggi di grado massonici, laddove la tradizione ha fatto riferimento alle punizioni alle quali i candidati potevano essere sottoposti se avessero rivelato i segreti dell'Istituzione.

Sarebbe stato opportuno ricordare che un conto e' la massoneria operativa e un conto e' quella speculativa. La prima, nata nel medioevo per aiutare coloro che lavoravano a diverso titolo professionale alla costruzione delle grandi cattedrali. Dovevano difedersi da tutti, a cominciare dai committenti ecclesiastici che cercavano di minarne la coesione per averne vantaggi economici.

Oggi la massoneria speculativa, pur basandosi sui simboli di quella operativa (squadra, cazzuola, filo a piombo, grembiule, scalpello), ha come scopo quello della costruzione della cattedrale Uomo, predicando e praticando la tolleranza e la reciproca comprensione in un mondo che e' afflitto da divisionismi, polarizzazioni e sistematico lavaggio del cervello da parte delle centrali mediatiche e politiche.

Al termine delle 500 pagine di "The Lost Symbol" il lettore e' sollecitato a cercare di comprendere meglio questo immenso calderone di razze e culture diverse, chiamato America fondato da un gruppo di raffinati intellettuali che hanno dato vita ad una Costituzione che resta ancora, a oltre 200 anni di distanza, il punto di riferimento per chi voglia vivere in una democrazia.

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