Il volo 188 della Northwest arrivato sul cielo di Minneapolis, scalo finale, non ha dato segno di vita. I controllori di volo dell'aeroporto hanno inutilmente cercato di mettersi in contatto con i piloti, temendo il peggio (un dirottamento terroristico, una avaria in volo ai motori, etc.). Caccia militari sono stati allertati per cercare l'aereo scomparso.
Nel frattempo, da quanto risulta dai giornali americani, i piloti stavano litigando aspramente. Argomento del contendere la politica attuata dalla direzione del personale (che continua a penalizzare i gia' ridotti stipendi dei piloti) e la fatica alla quale sono sottoposti.
Secondo il regolamento approvato nel 1960 un pilota non puo' volare per piu' di 25 ore al mese e per un massimo di otto ore nell'arco delle 24 ore. Ma a questa tabella si devono aggiungere le ore che il pilota impiega per raggiungere l'aeroporto. In America la maggior parte del personale viaggiante si sposta negli aeroporti con i propri mezzi. Nei terminal si vedono piloti e hostess che mangiano qualche panino seduti in uno snack bar. Ovviamente a proprie spese. La copilota dell'aereo Colgan che e' precipitato nel maggio scorso in fase di atterraggio per formazione di ghiaccio sulle ali, era stanca per la privazione del sonno ed il suo stipendio annuale era di 14mila dollari. Si', avete capito bene. Uno stipendio medio di un pilota non supera i 35 mila dollari all'anno.
I continui tagli agli stipendi e salari operati dalle compagnie aeree che cercano di ridurre i costi a 360 gradi, stanno creando un pericoloso mix di frustrazione cui si aggiunge la stanchezza accumulata e non smaltita.
Ecco perche' i piloti del volo 188 per Minneapolis, mentre questionavano, hanno allungato il tragitto di 150 miglia prima di reinserire il contatto radio con la torre di controllo dell'aeroporto di Minneapolis, invertire la rotta ed atterrare. Appena le porte si sono spalancate nell'aereo sono entrati armi in pugno agenti dello FBI. I piloti sono stati sospesi dal servizio mentre e' in corso una indagine della FAA, l'agenzia federale del volo.
Tensione, bassi salari, sfruttamento fisico portano a asituazioni come quella di un volo Air India caratterizzato da una fiera scazzottatura tra i piloti. Oppure quel volo per le Hawaii che non rispondeva ai richiami dei controllori. E finalmente i piloti si sono svegliati e sono tornati indietro. A giustificazione del loro comportamento hanno detto che il sole delle Hawaii che entrava in cabina li aveva fatti addormentare.
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