Chiama Franca:
"Sono appena entrata in aereo. Ho la copia di Repubblica di oggi con l'incontro tra Berlusconi e Renzi nella sede del PD. Tu ne sapevi qualcosa?"
"Certo", rispondo.
"E perche' non me lo hai detto?" chiede la Signora.
"Perche' eri troppo impegnata a preparare i bagagli per due mesi di assenza. Ed a scrivere la lista di tutte le cose che devo fare, prima di raggiungerti per andare in India."
"Ma e' la fine del mondo", insiste la Consorte.
"Renzi che ci ha dato tante speranze, ed e' cosi' carino ed efficiente, fa entrare negli uffici dei democratici il pregiudicato Berlusconi che di guai ne ha combinati tanti durante i suoi venti anni di potere."
"Beh, scusami: ti faccio notare che anche tu lo hai votato..."
"Certo. Ma si trattava del primo Berlusconi che ci dava l'illusione di cambiare le cose in Italia..E poi, tu che sei stato un critico accanito nei confronti del Cavaliere come puoi approvare un incontro del genere?"
"Accanito no. Le mie accuse sono sempre state politiche. Anche quando mi si contorceva lo stomaco per le gaffes che andava facendo in giro per il mondo. E dio sa se noi italiani all'estero ne abbiamo pagato le conseguenze sul piano dell'immagine del nostro paese e nostra personale.."
"Ma adesso a Matteo gli si rivolteranno contro quei tre milioni di italiani che hanno votato alle primarie."
"Non credo proprio. Alle primarie Renzi si e' presentato con un programma in tre punti: abolizione del senato attuale, revisione dei rapporti tra stato e regioni, legge elettorale. Quel programma e' lo stesso approvato nell'incontro con B. con una aggiunta.."
"Sarebbe?"
"Che nel caso le due coalizioni non raggiungessero il 35 per cento dei consensi si va a un ballottaggio secco."
"E allora?"
"Allora, finalmente in Italia ci sara' una coalizione di sinistra o di destra che potra' governare.."
"Guarda che devo chiudere perche' stiamo per partire."
"Buon viaggio, Amore.Guarda che la direzione del PD ha dato pieno mandato a Matteo di andare avanti per la sua strada. (114 voti a favore, 34 astenuti e nessun contrario). E lui, lo sai,e ' un buldozer. Ti raggiungo tra qualche giorno in Italia."
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Non vedremo mai la fine di questo delinquente, cretino?
Il popolo italiano? Bah.
Francesca Gamondi
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Caro Oscar, chi
se ne frega di certi malpancisti! In questo caso, per le persone di
buon senso, IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI. Pensa, persino io, alle
primarie, sono andato a votare Renzi, dovendo firmare che approvo la linea
del PD. M'e' venuto il mal di stomaco, che poi mi sono fatto passare pensando
che avevo firmato per la linea del PD di Renzi, quella che verrà. Penso che
questo toscano chiacchierone, simpatico e dalla battuta fulminante stia dando
la svolta che occorre da almeno due decenni al Paese. Francesca Gamondi
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Ti abbraccio.
Maurizio (Torino) .
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Caro Oscar,
Come Franca, ho votato il Cav (o il quasi-ex-Cav) nel suo
primo e secondo andato, poi ho smesso. Per me (e molti come me), che ho radici
storiche e familiari nella destra liberale, Renzi è la speranza, il poco che ci
resta per il futuro dei ns. figli e del ns. martoriato paese. Ovviamente
su di lui la stampa nazionale dice di tutto e di più(purtroppo, è sempre il
matusa barbuto che, da buon Astarotte, ne guida le fila): ha la loquela
dell'imbonitore Berlusca, mente come lui, pronuncia parole senza concetti,
è l'infiltrato del nemico ed il killer del PD, etc. Se , come
afferma Franca, sta perdendo i tre milioni di voti di chi lo ha incoronato
alle primarie, personalmente credo che ne sita prendendo almeno altrettanti dai
transfughi dell'quasi-ex-Cav.
Di Renzi si può criticare tutto, ma si devono lodare due
cose: coraggio e determinazione. Il coraggio consiste nell'aver FINALMENTE
demistificato l'arroganza che ha sempre contraddistinto la sinistra
italiana quale unica tenutaria del supremo bene dell'uomo e della
verità (v. G. Gaber "Qualcuno era comunista" ): l'aver
invitato il quasi-ex-Cav quale interlocutore per concordare e rimettere in
linea ciò che è curvilineo, è una mossa che mostra coraggio ed apertura ad uno
stile nuovo e che lo contraddistingue e diversifica dalla "grigia
purezza" del perbenismo sinistroide ("puzza sotto il naso" per
chi ha altre idee). L'essere poi "vergine" e non correo nello
sfascio del ns. paese, al quale hanno contribuito a larghe mani (con gioia,
orgoglio e soddisfazione) la totalità di quelli che lo hanno gestito in
coro da almeno 30 anni (a prescindere dal loro colore e sapore), gli assegna un
credito che nessuno dà ai vecchi e logorati regnanti.
La migliore immagine di come una possibile nuova classe
politica possa "tentare" di non far sprofondare il paese l'ho avuta
dall'intervista (pubblicata su CDS e non su Repubblica) di Nardella (amico e
vice-Renzi). Questi ha detto di avere un percorso politico di sinistra,
provenendo dalla Gioventù DS, diverso da quello di Renzi, vicino alla
ex-Dc di sinistra. Erano colleghi di studi, amici veri da sempre e sono
entrati in politica insieme, l'uno a supporto dell'altro per lavorare in
sintonia. Anni fa lo abbiamo apprezzato nella sua signorilità di modi quando
abbiamo visitato il Corridoio Vasariano e dalle sue parole abbiamo colto
che, forse, una più degna classe politica sta emergendo. Con Renzi questa
confida di voler operare il massimo sforzo per spazzare
l'inamovibile ciarpame che ci ha per 30 anni portati al
disastro, poco degni rappresentanti del popolo usi a salvare i propri
interessi spolpando la nazione. Per questo Renzi ed i suoi meritano di
essere supportati!
Dì a Franca che nel mio ambiente di Destra liberale lo
spostamento verso Renzi è massiccio, a prescindere dal significato di votare
Destra o Sinistra: l'attuale Destra ci ha disgustato, la Sinistra ci ha
deluso. E' l'uomo nuovo che ci porge una fiammella di speranza: "Al
di là di lui: "le deluge!". E se "il fine politico giustifica i
mezzi", lodiamo la sua apertura all'ex-quasi-Cav ed i ringraziamenti che
gli ha porto per la visita nella "tana del lupo".
Un caro saluto,
Aldo Nicolosi (Milano-Catania)
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Caro Oscar, leggo sempre
con piacere i tuoi arguti interventi, ma francamente, se la svolta per salvare
il paese stava tutta nel votare un toscano chiacchierone, simpatico e dalla
battuta fulminante, potevamo eleggere Benigni già 30 anni fa. E Roberto non ha
nemmeno la “zeppola”.
Cordialissimi saluti
Carmine Monaco
Carmine Monaco
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Quando
Berlusconi avvisò e minacciò amici, avversari, indifferenti, uomini, mezzi
uomini e quarraquaquà, che avrebbe messo in campo, al momento giusto, la sua
arma finale, sapeva cosa diceva e l’ha spuntata: è diventato il capo sia dell’opposizione
che della maggioranza, possedendo tanto il PD che NCD (per quello che conta),
grazie alla collaborazione attiva di Matteo Renzi. Ha sfoderato la sua arma finale con rapidità,
precisione e tempestività “sparando” una salva di colpi mortali che si possono
condensare nel nuovo motto berlusconiana: “Si
fa come dico io oppure salta tutto”.
Renzi lo ha
anche ringraziato pubblicamente e ufficialmente, manifestando la sua
gratitudine per essersi recato nella sede del PD, ma a dettare le sue condizioni e l’agenda del governo.
Fu così che
la vittima di una esecuzione, come si era presentato per attirare una pietosa
considerazione umana, ordinò il fuoco contro il plotone di esecuzione,
sterminando i suoi presunti carnefici.
Può essere
identificata come una mera coincidenza che la formulazione della legge
elettorale abbia soddisfatto entrambi i dialoganti Renzi e Berlusconi, ivi
compreso la lista bloccata senza voti di preferenza ?
Personalmente
non credo alla reiterazione delle coincidenze; quando se ne verifica una è
credibile, quando la coincidenza si ripete una seconda volta fa pensare, alla
terza fa riflettere, dalla quarta in poi allora non si tratta più di
coincidenze ma di trappole ben studiate.
I rapporti
tra Renzi e Berlusconi sono una litania di coincidenze, a cominciare dalla
visita di nascosto ad Arcore, nella trappola sono caduto anch’io dopo averlo
sentito propagandare se stesso per le primarie; si dichiarava lontanissimo da
Berlusconi e criticava le larghe intese come un cedimento al pregiudicato.
Quindi
l’uscita dalla maggioranza da parte di FI, le primarie per il segretario del PD
e la prima mossa urgente di Renzi con la legge elettorale; urgenza che soddisfa
innanzitutto Berlusconi che vorrebbe far cadere il governo Letta, convinto di
vincere le future elezioni politiche… e le vincerebbe certamente, visto che
correrebbe con tutt’e due i cavalli
in corsa e non è improbabile che favorirebbe la vittoria di Renzi, visto
che nelle sue fila non c’è nessuno in grado di essere preso sul serio, né
esporrebbe mai la figlia Marina ad una sconfitta da lui stesso organizzata.
Ci sarà un
fesso sacrificale che accetterà di buttarsi allo sbaraglio per perfezionare il
progetto “renzusconi”.
E’ molto
probabile che mi stia sbagliando su tutta la linea, in tal caso riconoscerò
l’errore e Renzi sarà un presidente del consiglio sopra le parti, tutto proteso
a tutelare e promuovere l’interesse
della nazione.
Ma le
premesse non forniscono elementi di fiducia, anche perché si tratterebbe, da
parte dei due, di un programma studiato a tavolino, con reciproca premeditazione. Lo vedremo nei prossimi
giorni, perché Berlusconi ha bisogno di provvedimenti legislativi retrattivi,
per salvarsi dalla condanna già in giudicato, nonché dai processi istruiti o
ancora in fase istruttoria.
La
pitonessa Santanchè ha già lanciato il segnale invitando, perentoriamente, il
Colle, a concedere a Berlusconi la “grazia tombale”, come motu proprio del
Presidente della Repubblica, tombale perché dovrebbe prevedere un salvacondotto
a vita per garantirgli la continuità politica che la galera minaccia di
interrompere.
Rosario
Amico Roxas
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Una legge per il popolo bue?
D’accordo con Renzi quando dice che in democrazia i compromessi sono
indispensabile, soprattutto allorché non si è certi neppure del consenso del
proprio partito. Tuttavia, il compromesso siglato con Berlusconi per
l’emanazione di una civile legge elettorale, il cosiddetto “Italicum”, che
dovrà essere accettata anche dalla Suprema Corte, a nostro avviso suscita
più di “due dubbi” (titolo del “Corriere” fatto precedere da un generoso
“bene”).
Il nuovo Segretario del Pd è dotato, indubbiamente, di una dialettica molto
convincente: auguriamogli pure – di tutto cuore – che il suo progetto di legge
superi tutti gli ostacoli e venga approvato, con qualche necessario
“emendamento”, uno su tutti, le preferenze oppure l’obbligo delle primarie per
tutti i partiti (sarà una gara dura, però, farle accettare da Berlusconi!) e
che, veramente (anche questo poco credibile) il Senato decida la sua
auto-eliminazione.
Viene da sorridere a pensare che la cosiddetta “legge truffa”, emanata per
le elezioni del 1953, la cui approvazione procurò alla Camera incidenti di una
gravità mai più verificatasi, prevedeva l’assegnazione del 65% dei seggi al
partito o al raggruppamento che avesse ottenuto il 50% +1 dei consensi
elettorali. Oggi si prevede fino a un 18% di premio ma per un quorum del 35%: è
il secondo dubbio del “Corriere”.
Al di là degli auspici che tutto vada per il meglio, come Renzi “giura”, a
noi resta un “terzo” dubbio: che questo progetto di Renzi, che a noi pare
confezionato per il “popolo bue”, possa divenire legge, ma venga stravolto e
approvato chissà quando.
Oramai dovrebbe essere chiaro a tutti, anche ai luminari della strategia
politica, che questi politici, a consistente maggioranza, non hanno nessuna
intenzione di ridimensionare il loro potere e tanto meno il loro numero di
partecipanti alle elevate retribuzioni a carico della comunità.
Per questo, resto ancora una volta stupito perché i mass media non
propongano una semplicissima riforma all’attuale istituto del Referendum
(diminuzione del quorum per la sua validità), al fine di dare la possibilità al
popolo sovrano, nel rispetto del fondamentale articolo costituzionale, di
intervenire per lo meno abrogando una qualche legge che aiuta questi politici a
mantenere intatto il loro potere. Ricordo ancora una volta che il referendum
che chiedeva di abrogare la parte di proporzionale del cosiddetto “Mattarellum”
riscosse una larghissima maggioranza, ma purtroppo, per poco, non raggiunse il
quorum del 50%+1. Senza quella barriera, quasi certamente ora il Paese non si troverebbe
in questa precaria situazione, con “Un parlamento di
cooptati: anche galoppini, maggiordomi, parenti, mediatori, profetesse,
baiadere. Che certo ha raggiunto gradi di incompetenza, superficialità e anche
disonestà mai prima raggiunti”, come osserva
acutamente il prof. Morra, sempre così preciso a individuare i vizi “storici”
del nostro sistema politico; ma neanche lui ha voluto indicare l’alternativa al
probabile fallimento di Matteo Renzi.
Gianni Celletti
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Caro
Dr. Oscar Bartoli
se
il Matteo Renzi ė quello che ha le stesse idee di Berlusconi,
e
non c’è un doppio gioco, mi
sta bene, se sono invece i soliti comunisti traditori che hanno rovinato
l'Italia, allora
non mi va bene. Voglio
vedere Renzi difendere Berlusconi da
quell'obbrobio che ė magistratura democratica.
Cari
saluti.
Prof.
Giuseppe Savazzi