Di Giovanni La Torre
Ci si sta
chiedendo come mai le aperture di Renzi a Berlusconi non stiano ricevendo le
stesse stroncature dalla base del Pd e in generale dagli elettori di sinistra,
o quanto meno non nella stessa misura, come è avvenuto in occasioni precedenti
nelle quali la dirigenza di quel partito ha tenuto contatti con
l’impresentabile avversario fino a formare un governo di comune accordo l’anno
scorso. Me lo sono chiesto anch’io e dopo averci riflettuto ho concluso che è
tutta una questione di “credibilità”. La vecchia dirigenza era ormai squalificata,
non veniva più creduta da nessuno, ogni suo gesto e ogni suo atto veniva
interpretato come mezzucio che nascondeva qualcos’altro sottobanco. Anche a
loro all’inizio fu fatto credito di fiducia, ma un po’ alla volta hanno
dissipato questo credito. L’elettorato di sinistra con il tempo ha avuto sempre
più l’impressione di essere preso in giro, che gli atti annunciati
pubblicamente erano una cosa, mentre ciò di cui invece discutevano realmente
con Berlusconi erano altre: “noi ti lasciamo in pace con il conflitto di
interessi e tu lasci in pace le cooperative e i relativi appalti”, “tu ti
prendi il Corriere della Sera e noi ci prendiamo la Banca Nazionale del
Lavoro”, “noi chiudiamo un occhio su quello scandalo, e i tuoi media lo
chiudono su quell’altro”, e intanto “insieme ci aumentiamo i finanziamenti
pubblici, nominiamo i manager "semaforo" e ci spartiamo quello che
resta dell'Italia”. Dopo tanti anni di inciuci, questo alla fine pensava la
maggior parte degli elettori di sinistra. E’ come quando un imprenditore va in
banca a chiedere un fido: se dietro di sé ha una storia di fallimenti, cambiali
protestate, assegni a vuoto, parole non mantenute, avrà voglia di chiedere, non
gli verrà concesso più niente.
A questo
proposito Renzi risulta oggi ancora "vergine". Ma attenzione! Questo
non vuol dire che ha completamente carta bianca, tutt’altro. Perché se per gli
altri ci sono volute diverse delusioni per far giungere a certe conclusioni il
popolo di sinistra, a Renzi, dopo le esperienze fatte, ne basterà una sola per
giocarsi tutto. Quindi il giovane leader, con questa apertura di credito a
Berlusconi, si sta giocando tutto in una puntata: se anche lui verrà fatto
fesso dall'abile avversario, come accadde a D’Alema, Veltroni, Letta e
compagnia bella, la sua carriera politica sarà giunta già al termine.
Cordialmente.
Alla prossima.
G. La Torre