News and comments from the Capital of the United States (and other places in the World) in English and Italian. Video, pictures, Music (pop and classic). Premio internazionale "Amerigo".
Translate
6-6-44
Molti anni fa, prima di Spielberg con il suo 'Salvate il soldato Ryan' sono andato con il mio camper in Normandia a visitare i luoghi del D-Day insieme a moglie e figli adolescenti.
Abbiamo iniziato da Sainte Mere Eglise la prima cittadina ad essere conquistata dagli Alleati la mattina del 6 giugno 1944. Il campanile della chiesa nella piazza principale porta appeso il paracadute diventato famoso nel film 'Il giorno piu' lungo'.
In questo villaggio i tedeschi ai quali si unirono molti locali francesi fecero tiro a segno contro i paracadutisti che, portati fuori rotta dal vento, stavano scendendo sull'area. La mattanza duro' qualche ora aggravata dalle perdite subite dalle truppe aviotrasportate perche' molti degli alianti trainati si disintegrarono nell'atterraggio sui campi uccidendo molti dei passeggeri a bordo.
John Steel il paracadutista rimasto appeso al campanile finse per due ore di essere morto ed osservo' dall'alto la carneficina dei suoi commilitoni.
Poi ci siamo spostati su Utah Beach, Omaha Beach, Gold, Juno Beach e Sword, i nomi in codice delle spiagge sulle quali approdarono i mezzi da sbarco alleati prendendo in contropiede le difese germaniche che si aspettavano l'invasione alleata dalle parti di Le Havre o Cherbourg, ma non su delle spiagge con maree di centinaia di metri. Nei bunker tedeschi i francesi avevano allestito dei piccoli musei.
E sta proprio in questo l'aspetto incredibile di un'operazione di alta ingegneria militare voluta da Churchill e Eisenhower. Cinquemila navi sono state affondate nello specchio di mare per costruire una barriera. Ponti galleggianti di centinaia di metri hanno permesso di superare i problemi creati dalle maree, consentendo ai blindati di raggiungere la spiaggia per dare supporto logistico ai soldati che cercavano di occupare il cliff.
Nel museo di St. Laurent sur Mere abbiamo visto spezzoni delle pellicole girate mentre i portelloni dei mezzi da sbarco si abbassavano e la mitraglia germanica falciava i primi soldati mentre altri annegavano sotto il peso delle armi che portavano addosso.
Ma l'emozione piu' profonda per chi scrive e' stata la visita del vicino cimitero di guerra americano a Colleville sur mere dove sono sepolti migliaia di soldati. Proprio quel cimitero da cui prende le mosse il film di Spielberg.
Situato sopra il promontorio contro il quale tanti giovani americani, inglesi, canadesi si sono sacrificati nel tentativo di salire ed eliminare le mitragliere tedesche.
Le croci e le stelle di David, tutte delle stesse dimensioni, portano nomi di ragazzi di 19-20 anni venuti da chissa' quale sperduta regione dell'America a combattere una battaglia in una terra sconosciuta e inospitale.
Gli altoparlanti nascosti diffondono musica classica che si unisce al rumore della risacca sottostante.
In quell'atmosfera piena di suggestione e vibrazioni ho sentito profondo in me il senso di gratitudine per quelle centinaia di migliaia di giovani morti per porre fine all'allucinante follia del dittatore nazista.
Grazie a loro io, i miei figli e la mia patria l'Italia, abbiamo avuto il privilegio della riconquista della perduta liberta' a causa del fascismo.
So bene che si tratta di sentimenti che suscitano ironia e sarcasmo in molti italiani pronti a definire la mattanza del D Day come un'operazione mercantile americana per conquistare i mercati europei.
Ma, forse proprio per questo, sono onorato di avere ottenuto la cittadinanza americana senza rinunciare a quella italiana. Alla mia eta' rifiuto il cinismo di maniera e voglio credere in qualcosa di pulito.
Oscar