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In vino veritas


Vino rosso: alleato contro infarti, ictus e diabete - Attualità ...

Guido Colomba

Il vino italiano batte la crisi e, nei supermercati, registra forti incrementi di vendita: +4% per un valore di 1,1 miliardi di euro. Dunque, il vino è divenuto un business anticiclico. Il fatto più significativo è che il 90% di queste vendite fa capo alle bottiglie Doc. Il che dimostra che, in pochi anni, la qualità è talmente aumentata da ottenere il secondo posto nelle vendite a livello mondiale dopo la Francia. Sta di fatto che, sulla scia di un crescente successo, i vigneti italiani hanno conquistato il primo posto in termini di produzione. E, come indica la Fiera di Verona (Vinitaly), vanno alla conquista del mondo. Al primo posto tra i nuovi grandi mercati potenziali vi è la Cina. A tal punto che gli importatori cinesi in alcuni casi registrano i marchi quando scoprono che i produttori italiani, di nuova presenza, non vi hanno provveduto. Un secondo elemento distintivo è la presenza delle compagnie assicurative come produttori di vino. I nomi sono tra i più autorevoli: Generali, Allianz, UnipolSai. Genagricola, holding agroalimentare delle Generali, con 760 ettari di vigneti e più di tre milioni di bottiglie, ha da poco acquistato una vasta proprietà in Valpolicella confermando il proprio interesse nel settore. A sua volta Allianz possiede 215 ettari di vigne (1,3 milioni di bottiglie) in Toscana (Agricola San Felice). L'intero settore punta su una crescente maturità del consumatore, sia in Italia che all'estero, rivolta alla qualità come dimostra l'aumento del prezzo medio delle bottiglie salito, in cinque anni, da 3,0 a 3,5 euro. L'hit parade delle vendite (numero di bottiglie), vede al primo posto il Chianti (prezzo medio 3,97 euro) con 60,5 milioni di bottiglie. Segue il Lambrusco (prezzo medio 2,68 euro) con 44,3 milioni. Al terzo posto il Vermentino di Sardegna con 37,3 milioni. Vi sono poi gli outsider in forte crescita di vendite come il Pecorino (bianco abruzzese) con +20%, il piemontese Nebbiolo con +18%, la Passerina (Marche) con +34,3%.