Caro Lettore e Cara Lettrice,
consentitemi questa 'botta' mattutina (sono le mie 5:45 AM) di estrema sincerità dopo aver passato una notte seguendo le votazioni senatoriali per il ballottaggio in Georgia.
Voglio dirlo ad alta voce, lo voglio urlare: io amo questo presidente.
E sapete perché?
Perché è onesto, non pensa a fare il proprio interesse o quello di qualche conventicola, perché ama profondamente la moglie, adora i propri figli anche se può dedicare loro una parte minima del suo tempo, compresso come è dalla moltitudine di impegni presidenziali che lo assillano.
Amo, apprezzo (e sono costantemente dalla sua parte) questo presidente che riesce ad essere profondamente umano e coerente con i suoi principi anche nei momenti di maggiore tensione politica e sociale.
Anche se sono molti quelli che a livello domestico e internazionale cercano di tagliargli le gambe, questo presidente si caratterizza come uno dei pilastri fondamentali della democrazia americana, esempio di coerente e onesto comportamento assimilabile solo al mitico George Washington.
Non vi sembri eccessiva questa mia effervescente e plateale conversione perché tutto considerato è arrivato il momento di affermare il vero, tralasciando l'effimero.
Il momento di portare alla 'luce' coloro che sono affascinati soltanto dai miserrimi e meschini comportamenti della suburra politica facendo capire che il mondo non è fatto solo di corruzione, accordi sottobanco, vendita del proprio corpo e acquisto di altre individualita' fisiche, di negazione del bene e costante affermazione della validità del male che influenza ogni decisione singola a livello di leadership.
Queste e molte altre sono le ragioni per cui io dichiaro pubblicamente che amo questo presidente.
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(Ma che avete capito?)
Mi riferisco al presidente della serie televisiva dal titolo "Designated Survival", arrivata alla sua terza stagione con un successo strepitoso di pubblico incollato a seguire i tanti episodi su Netflix.
Ogni riferimento, invece, all'attuale inquilino della Casa Bianca è puramente impossibile considerando che Donald Trump è l'immagine icastica della negatività dei comportamenti che si abbevera in una patologica auto considerazione mitomane che sconfina in una costante disabilità mentale da ricovero in una struttura specializzata, evitandone pericolosi contatti con il pubblico.
Nel momento in cui scriviamo non sappiamo come andrà a finire questa giornata dell'Epifania caratterizzata dalla presenza di oltre 100.000 fanatici armati arrivati nella capitale federale per dare una dimostrazione della loro incosciente ignoranza dei basilari principi democratici che impongono il rispetto delle decisioni della maggioranza.
Ma siccome il vostro redattore è un anziano ancora carico di energia e di ottimismo, nonostante la tragedia quotidiana della ghigliottina operata dal maledetto virus ben lontano dall'essere debellato, voglio dire a chi mi apprezza, a chi mi disprezza, a chi mi ignora, che il mondo è bello perché è vissuto, e che sono onorato di appartenere come cittadino naturalizzato ad una nazione che riesce a recuperare nell'intimo delle sue capacità la forza e il coraggio per rigenerarsi e mantenere alta la sua bandiera di culla e laboratorio di scelte democratiche.
Oscar
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Roberto
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Carissimo Oscar,
tanto è piaciuta anche a noi la serie e il bel personaggio di cui parli, che lo abbiamo fin dall’inizio chiamato ‘The President Bergoglio’!
Fammi dire poi che più che un naturalizzato, sei ormai tanto un vero italiano che un vero americano. E se ti fossi trasferito invece che a Washington nelle grandi pianure… saresti stato secondo me anche un ottimo Apache!
Un caro abbraccio!
Sandro
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