Sono le tre del mattino a Washington e le nove di sera a Baja Sardinia.
Mi telefona mio figlio Max, appena arrivato a casa nostra nella Capitale federale da Veracruz.
"Papa', mi dice con una certa apprensione, Qui sembra che crolli tutto. Tuoni, fulmini, tonnellate di acqua. L'uragano IDA adesso e' arrivato anche qui."
Le foto pubblicate qualche ora dopo dal Washington Post motrano strade della Capitale invase dall'acqua e canotti di vigili del fuoco che cercano di salvare qualcuno in pericolo.
Ci tornano alla mente le immagini e le sensazioni vissute personalmente il 4 novembre del 1966 durante l'Alluvione di Firenze.
Qui a Baja Sardinia ci godiamo il panorama mozzafiato della Maddalena con i super yacht dei super ricchi mondiali in visita .
Bagno veloce nel mare favoloso di una spiaggetta a dieci minuti di strada da casa mia.
Clark e Cris, carissimi nostri amici di Washington, hanno trovato il tempo e la voglia di unirsi a noi per qualche giorno ed e' un gran bel regalo la loro vicinanza.
Lasceremo la Sardegna il giorno 11 settembre imbarcandoci ad Olbia per Civitavecchia.
Non possiamo avere il green pass obbligatorio per tutti i mezzi di trasporto a lunga distanza perche' non siamo residenti in Italia ma in America.
Ci siamo muniti della copia di una disposizione del Ministero della Salute Italiano che considera come un green pass le certificazioni dei vaccini fatti negli Stati Uniti, insieme all'ultimo tampone fatto prima della partenza da Washington, unitamente al Passenger Locator Certificate.
Sara' dura convincere chi dovra' controllarci all'imbarco che questa documentazione e' regolare.
Abbiamo fatto il pieno alla nostra 500 L (come 'lenta') ed il proprietario della stazione ci ha detto che e' incredibile la maleducazione delle masse di turisti che si sono riversate nell'isola nel periodo di Ferragosto.
"Ci costringeranno a fare come a Venezia, imponendo il numero chiuso."
Tim di Arzachena: Cosimo e Giulia sono due ottimi professionisti. Rimettono a posto i nostri cellulari.
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