Quello che riportiamo qui sotto è un dialogo sulla guerra in Ucraina intessuto tra due amici di lunga data che vivono ormai, per i casi della vita, a 7500 km di distanza. Lo riportiamo solo per dimostrare che, nonostante i tanti difetti, noi italiani riusciamo a mantenere vivo un vero rapporto di amicizia anche se animato da diversi punti di vista.
In America ormai è diventato estremamente difficile esprimere il proprio parere su argomenti scottanti perché la radicalizzazione della società impedisce di avere un confronto senza arrivare ad uno scontro.
Un sintomo questo del malessere che ha colpito la grande democrazia americana
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A seguito della chiacchierata di oggi mi permetto di offrire questo semplice sillogismo per illustare l'operato di Putin:Prima Premessa;
I sentimenti democratici sono una minaccia mortale per il regime totalitario di Putin.
L'Ucraina e` un veicolo di sentimenti democratici.
L'Ucraina e` una minaccia mortale per il regime totalitario di Putin.
Tutto il resto e` masturbazione mentale (l'espansionismo Nato, la protezione delle minoranze russe, la ricostituzione della Grande Madre Russia, le pseudo-psicoanalisi di Putin, ecc.).
Luca (Washington)
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Trovo molto interessante questo sillogismo! Trovo anche un po’ azzardata la seconda premessa con i battaglioni Azov in giro per l’Ucraina!
Franco (Roma)
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Ciao Franco,
Voglio fare un paio di osservazioni per quanto riguarda i tuoi dubbi sulla democrazia ucraina.
1 - La democrazia non si costruisce da un giorno all'altro. Infatti io direi che, come sistema di governo, la democrazia e` sempre un cantiere aperto e in Ucraina hanno appena cominciato a scavare le fondazioni (in Italia abbiamo forse finito il primo piano). Per usare una parola che va di moda, io direi che come sistema di governo, la democrazia "is an aspirational system".
2 - La narrativa della virulenza neo-nazista in Ucraina comincio` e fu “beta tested” da Putin, durante la campagna per le elezioni presidenziali del 2014 (a seguito della rivolta Euromaidan e la fuga di Yanukovyc) in cui i “social media” furono inondati da storie della salita al potere in Kyiv di nazisti e anti-semiti.
Sorprendentemente, malgrado la massiccia campagna di disinformazione di Putin, Petroshenko (il candidato europeista) vinse quelle elezioni e i candidati di estrema destra (Tiahnyko e Yarosh) raccolsero cumulativamente circa il 2% dei voti. In susseguenti elezioni, presidenziali e parlamentari del 2019, i partiti di estrema destra raccolsero rispettivamente i1.6% e il 2.15%. Queste percentuali di voto sono molto meno di quelle del partito neo-nazista (AFD 12% ultime elezioni) in Germania e non credo che, sulla base di tale confronto, ricominceremo a chiamare la Germania una paese nazista e a mettere in dubbio le sue istituzioni democratiche.
Con questo non metto in dubbio la presenza di forze politiche d'estrema destra (chiamale pure neo-naziste) in Ucraina, ma non credo che in prospettiva storica avranno un inpatto significativo nella parabola politica dell'Ucraina.
Luca (Washington)
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