Sei arrivato in Italia con una coorte smisurata di ministri, auto e un centinaio di guardie del corpo molte delle quali provenienti da quel KGB di cui sei stato per anni l'enigmatico responsabile.
Dice: ma dovevamo firmare 28 (diconsi ventotto) contratti con gli italiani e non si poteva rimandare un appuntamento cosi' importante.
Va bene. Ma come giustifichi il fatto che proprio alla vigilia della decadenza dal senato del tuo carissimo amico Silvio, tu hai trovato il tempo non solo di salutare Papa Francesco (ritardo di un'ora), il Presidente Napolitano e poi, udite, udite, Romano Prodi, l'unico politico che ha battuto due volte il Berlusconi?
Ma non e' finita: tu Vladimir a Romano (definito affettuosamente Mortadella dai partecipanti alle cene eleganti del Cavaliere) hai chiesto di organizzare il prossimo G8 a Sochi.
Prodi ha accettato ed ha messo nero su bianco in un poderoso articolo pubblicato dal Messaggero nel quale sottolinea come tu, Valdimir, sia ormai assurto nell'empireo dei grandi diplomatici, togliendo oltretutto le castagne dal fuoco ad un Obama stretto ai fianchi dalla lobby israelitica che voleva da anni bombardare con testate nucleari l'Iran.
E poi la pugnalata finale:
Ci sono le foto del tuo incontro con Romano sanzionato da un abbraccio e bacio che tu non hai mai dato in misura cosi' espressiva e intensa a Silvio al quale ti sei limitato a regalare un letto tondo, simile a quello usato dalle migliori professioniste del sesso internazionale.
Oh tempora, oh mores.
