Straordinari questi italiani. Sono andati a votare con nelle orecchie il turbinio dei bombardamenti vocali degli antieuropeisti di destra e di falsa sinistra come nel caso del M5S.
Sapevano che il loro voto aveva una valenza soprattutto domestica: dare un sostegno al governo in carica da tre mesi ed al giovane premier Renzi.
Oppure affossare anche questo tentativo di dare un'amministrazione corretta alla povera Italia. Ipotesi che non prevedeva uno scenario di salvataggio, ma solo un "Muoia Sansone con tutti i Filistei!".
Il 41 per cento di voti andati al PD ed al suo segretario premier sono la conferma che la maggioranza del popolo italiano sa ragionare e utilizzare al meglio l'unico diritto che definisce una democrazia, ovvero la titolarita' di scelta per amministrare la cosa pubblica.
Nel polverone di contumelie e di volgarita' che ha contradistinto gli interventi dei principali attori politici il cittadino medio ha saputo riconoscere che il giovane Renzi e la sua squadra di governo parlavano un linguaggio diretto, comprensibile e gli hanno dato fiducia.
Ma c'e' anche un altro elemento che ha giocato un ruolo determinante nella scelta generalizzata degli italiani a favore del Partito Democratico: il 'body language', ovvero il linguaggio del corpo.
Tra uno scalmanato di 60 anni infervorato in una inarrestabile sequela di ingiurie e espressioni da taverna da una parte ed un anziano signore logorato dai propri errori giudiziari e da una vita dissoluta il giovane elettore alla prima esperienza di cabina, il maturo elettore assillato dal morso della crisi ed il vecchio elettore oppresso da una esistenza da tirare avanti con pochi euro al mese di pensione hanno fatto una scelta di buon senso. Quello che manca a larga parte della classe politica.
E hanno fatto credito ad uno che ha meno di 40 anni, che quando parla si capisce cosa dice e che sta dimostrando di giocarsi il suo futuro perche' crede nel futuro dei giovani come lui.
Nel 2008 milioni di americani hanno votato un 'abbronzato' proprio sulla base del 'common sense'.
Nonostante il razzismo strisciante che ancora esiste in tante regioni degli Stati Uniti, il giovane Obama ha saputo raddrizzare una situazione economica drammatica ereditata dall'ineffabile George W. Bush, ha chiuso due guerre, ha stanato ed eliminato Osama Bin Laden il terrorista mondiale, sta cercando di ridare un ruolo alla prima potenza economica mondiale.
Grazie Italiani con la testa.
Oscar