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Merkel, migranti e il Sud d'Italia

Guido Colomba

Il Sud rialza la testa? C'è un parallelismo tra la riscoperta del manifatturiero e la caduta dei miti finanziari. Questi ultimi si specchiano nella liquidità immessa dalle banche centrali a tassi vicini allo zero. In gran fretta il fondo salva stati Esm ha emesso un bond a dieci anni per finanziare il nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia. In questo clima di QE, le borse esultano (anche oggi in rialzo alla vigilia della riunione della Fed) mentre le banche in Italia non hanno più bisogno di emettere obbligazioni poichè incassano laute commissioni facendo sottoscrivere i Fondi ai propri clienti. Al tempo stesso, con il manifatturiero, il Mezzogiorno ritorna al centro dell'attenzione come ha annunciato lo stesso Matteo Renzi con il superprogramma correlato alla legge di stabilità. In effetti, se è vero che la Merkel vuole i profughi siriani come nuova preziosa manodopera qualificata, allora è evidente che il Sud Italia costituisce la più ampia riserva per riportare lo sviluppo economico ai livelli top della media europea. Qualcuno si è sbilanciato ricordando che, in passato, quando c'era tensione sui mercati azionari scattava il flight to quality e gli investitori si spostavano sui bond. Il fatto nuovo è la forte correlazione fra azioni e obbligazioni. Dunque, non esistono più i rifugi sicuri. Ecco perchè anche i fondi hedge cercano le start up più innovative che puntano ad ottenere ampi margini di produttività. In primo piano quei segmenti del manifatturiero che incorporano il massimo di nuova tecnologia e di ricerca. Solo così si ottengono nuovi prodotti che possono essere venduti in tutto il mondo (con questa ricetta la Germania esporta il 50 per cento del Pil). Il Sud d'Italia è in tal senso uno dei più forti candidati per tutto il sistema economico del Paese. Si calcola che il 40% degli investimenti nel Mezzogiorno torni come fatturato delle imprese del Centro Nord.  Il Sud rappresenta il 25% di tutto il mercato nazionale. Non a caso la nuova Ice (ora Italian trade agency guidata da Riccardo Monti) sta dando grande risalto alle Pmi "piccole, ma sempre solide" tanto da essere invidiate da molti paesi emergenti come Cina e Sud Africa. Cosa prevede il programma di nuovi strumenti per il Sud? Tre punti fondamentali: a) opere subito cantierabili nei Comuni e nei progetti interregionali già pronti; b) credito di imposta sui nuovi assunti e per gli operai edili; c) ventaglio di incentivi (per le start up innovative, per i contratti di sviluppo e i mutui a tasso zero per le giovani imprese). C'è a disposizione una leva finanziaria fino a tre miliardi alimentata anche dalla flessibilità Ue. Il ministro Padoan ha così spiegato la filosofia di questa nuova attenzione: "Sul Sud non servono riforme eccezionali ma l'implementazione puntuale delle riforme esistenti da accompagnare con interventi sulle infrastrutture". Un approccio pragmatico dopo i tanti pasticci degli ultimi anni.