Un modo sicuro per farsi odiare dalle donne e' recitare il vecchio proverbio secondo cui " Donna al volante pericolo costante".
Ma il fatto che non ci siano piloti femmine in formula Uno, salvo sporadiche apparizioni anni fa di Maria Teresa De Filippis, Lella Lombardi e Giovanna Amati, fa capire che l'auto da corsa non si confa' con la naturale vocazione alla dolcezza delle donne. Salvo le molte eccezioni che confermano la regola.
Dicono che sia una questione di testosterone. Del resto in pista vale l'istinto aggressivo. Loro vengono da Venere e noi veniamo da Marte.
Basta consultare le assicurazioni per constatare che sono le donne ad avere il minor numero di incidenti rispetto ai maschi..
Qui a Washington il pericolo costante e' costituito dai guidatori anziani e dalle ragazze neopatentate che scambiano il pedale del freno con l'acceleratore (tutte le auto hanno il cambio automatico) e si fanno prendere dal panico nei momenti di difficolta'.
L'altra sera un noto imprenditore italiano ci ha allietato con il ricordo di una telefonata ricevuta dalla giovane moglie che si stava cimentando nel traffico della capitale degli Stati Uniti.
Segretaria: " Dottore al telefono sua moglie per una cosa urgente.."
Lui: "Me la passi..Si' amore, che succede?"
Lei (disperata): "Non so dove sono...."
Lui: "Guarda avanti e dimmi cosa vedi...."
Lei: "Non mi fare perdere tempo. Giro a destra o a sinistra?"
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Per non parlare della moglie di quel noto giornalista di una grande testata nazionale che non sapendo come tornare a casa ha chiamato il marito che era in missione a Mosca. E lui, con pazienza l'ha guidata sulla giusta strada.
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Oggi con il GPS ed il navigatore questi problemi sono ampiamente superati.
Ma e' proprio questa presunta inconciliabilita' con la fasulla razionalita' maschile che ci fa amare di piu' queste nostre ragazze.
