Translate

A proposito di Alitalia ci scrivono



Caro Oscar,

Noi tutti abbiamo volato Alitalia. Nei momenti del suo splendore (e dei suoi sprechi) era una delle compagnie al TOP. Noi manager del Gruppo IRI, poi, avevamo sempre la prima classe (con contorno di hostess che ti circondavano di attenzioni). Ricordo di aver fatto nel 1997 più voli Roma - NY con Jumbo 777 e di aver avuto in assoluto  la migliore ristorazione della mia vita con Gualtiero Marchesi: tre diversi primi, tre secondi e contorni, dolce, frutta, Brunello, aperitivi, champagne ed altro. Camerieri in livrea, una magnata colossale che durava circa 3 ore di continuo, suvenir del volo (neanche il favoloso Concorde offriva tanto e di tal livello). Purtroppo, da NY dovevamo prendere DELTA per raggiungerti a WDC ed era come passare dalle stelle alla stalle. Però, il paese della cuccagna (dove chi manco lavora più magna ... ) andava verso la fine. Che i vari AD di Alitalia abbiano portato la società al disastro, è cosa nota: nel dopo Nordio ( da Maspes a Cimoli, per poi passare alla gestione dei comandanti coraggiosi della razza padana col portabandiera Colaninno e l'alfiere Catania, tutti con retribuzioni da milioni di euro e liquidazioni da lotteria di Capodanno) i 7,5 miliardi di € che i contribuenti italiani hanno dovuto "regalare" alla compagnia non sono bastati per arginare il disastro. A poco vale se la Magistratura ha condannato Cimoli e qualche altro per bancarotta, tanto l'art.5 (chi ha incassato sempre ha vinto ... ) ha validità eterna.

Che poi i lavoratori siano esenti da colpa è un  ... dolce eufemismo. Il 70% del personale è di matrice romana ed almeno il 50% targato dal politico o dal partito che ne ha "curato" l'assunzione. Abbiamo vissuto insieme nel mondo IRI (tu ai vertici del potere, io in una partecipata) e sappiamo cosa sia stata ed è l'influenza del politico di turno o del Partito (qualunque bandiera questi abbia, una volta al potere è sempre un'orgia). Il fancazzismo ed il privilegio dei dipendenti della Compagnia (valori mediamente spalmabili su larga parte del personale), sempre protetti dal vessillo sindacale, è stato un plus imperante. 

Se in Germania, Svizzera ed altrove il personale delle compagnie di volo si riduce stipendio e privilegi pur di far continuare la vita dell'azienda e competere sul mercato, in Italia c'è sempre lo Stato quale vacca con mammellone da mungere. Vedrai che anche stavolta sarà così: il Governo troverà la soluzione per regalare non meno dei soliti 300 M € per far sopravvivere la compagnia fino alle prossime elezioni e poi ... vedrà il prossimo.

Non siamo in Svizzera, dove SWISS AIR è fallita per rinascere più snella, con meno personale, stipendi allineati alle Low-cost e col solito servizio impeccabile (o quasi).

Prima si diceva :Ha da venir Baffone! Ma ormai i baffi non li porta più nessuno.

Un abbraccio

Aldo
__________________________________________
Oscar risponde:
Caro Aldo,
Durante i miei tredici anni di IRI ho scandalizzato la dirigenza dell'Istituto perche' chiedevo di viaggiare in business e non in top class, considerati costi. Talvolta ho scelto compagnie americane quando si trattava di portare in USA gruppi di giornalisti.
Vuoi perche' spesso Alitalia era in sciopero, vuoi per quella cultura aziendale della puzzetta al naso del personale di bordo che mi ha sempre irritato. Ricorderai che le assistenti avevano un atteggiamento del tipo: " Te la do, ma mi fai schifo".
Una volta viaggiando con mia moglie che si sentiva male e doveva prendere una medicina, ho chiesto un bicchiere d'acqua e mi sono sentito rispondere che dovevo attendere che iniziasse il servizio.
Senza parlare dell'episodio di cui sono stato  co-protagonista una mattina a Fiumicino scalo nazionale. Attendevo il ritorno di mia moglie che era andata a Udine ad assistere la madre moribonda. Mi sono rivolto alcune volte ad un addetto del chiosko informazioni il quale nulla sapeva sul volo che era stato ritardato. Mi sono sentito toccato alle spalle ed era la mia consorte che era gia' sbarcata e mi stava cercando nell'aeroporto. Ho contestato questa mancanza di professionalita' al tizio che e' uscito dal chiosko e mi ha assalito urlando e spintonandomi. Mi sono rivolto a due carabinieri che assistevano inerti alla scena chiedendo il loro intervento e denunciando il tipo.
Ho segnalato l'incidente all'ufficio del personale IRI e poi all'Alitalia e mi sono ritrovato quel dipendente come impiegato nel club Millemiglia.
Dirai che le generalizzazioni non sono giuste perche' peccano per eccesso. Vero. Ma ognuno ragiona sulla base delle proprie esperienze.
Se Alitalia fosse stata una compagnia americana da anni avrebbe chiuso i battenti come hanno fatto linee aeree che hanno costruito l'aviazione civile nel mondo come TWA e Pan Am. Senza accollare al contribuente i costi di una gestione allo sperpero.
_______________________________________
Caro Oscar,
oggi in Italia è il 25 Aprile, Festa della Liberazione. I giovani si chiedono: liberazione da chè ? Il 4 Novembre ed oggi il 25 Aprile dicono qualche cosa a noi anziani, ma per i giovani sono solo semplici date come la vittoria di Roma su Cartagine, da studiare sui manuali di Storia del liceo. Parli della compagnia di bandiera, l'Alitalia (nome evocativo); oggi, avendo in famiglia uno zio Comandante Partigiano, catturato e poi fucilato dai nazi-fascisti, decorato alla memoria con la Golden Medal, ho esposto, come sempre, al balcone di casa mia la bandiera italiana. Allora mio zio e tanti Partigiani sono morti invano ? Abbiamo conquistato la Costituzione rebblicana (in teoria tra le più belle al mondo) per poi meritarci degli amministratori pubblici infami che -oltre a riservarsi prebende e stipendi da nababbi- hanno rottamato la nostra flotta di aerei nazionali  ? Io e te, caro Oscar, per motivi anagrafici, non abbiamo fatto la Resistenza, ma forse -nel corso degli anni- abbiamo troppo tollerato la mala gestio di turpi individui che -nel profondo dell'animo- sono rimasti dei torvi gerarchi del dio denaro per pochi oligarchi che fanno il brutto ed il cattivo tempo un giorno sì e l'altro anche ?
Buon italico 25 Aprile !
Dario Seglie
______________________________________




Nella gestione degli accadimenti tutti possono commettere errori in quanto di infallibile - stando al famoso concilio di Trento - sulla terra c'è solo il Papa. Andare a rivangare il passato non serve in quanto da sempre una buona dose di responsabilità cade su chi convince o meno i dipendenti ad accettare questa o quella soluzione.

Parliamo di oggi e di quanto può essere veramente fatto per liquidare un baraccone che ha costi inutili e spropositati e quella che potrebbe essere una nuova compagnia.

Parliamo del fatto che i dipendenti ed i loro sindacati interni - tanto bravi a dire come si fa - potrebbero rilevare almeno uno dei rami della compagnia moribonda e dimostrare con i fatti come può tornare ad essere efficiente.

Certamente resta il vero problema per questi imprenditori di se stessi: sarà indispensabile lavorare.
Daniele Panizza