Oggi,8 marzo festa internazionale della donna, c'è il pericolo di cadere nella melassa degli apprezzamenti fatti "al gentil sesso" mentre nella società civile in ogni continente infuria il femminicidio, mentre stuoli di donne in questa America abbracciano inconsapevolmente i cantori dell'estrema destra perché sono stufe del femminismo estremo che ha distolto da loro gli occhi del maschio e le costringe a inventarsi il corteggiamento.
Erano le otto del mattino quando sei scesa nel mio studio dove mi trovavo da alcune ore, come al solito.
Ti ho abbracciata, privo purtroppo di quella passione fisica che per tanti anni ci ha uniti.
Ma pervaso da una dolcezza interna nel momento in cui ti stringevo, augurandoti uno scontato "Buona Festa della Donna", guardando i tuoi begli occhi mentre avvicinavo le mie rughe profonde alle tue che rifuggono gli interventi di plastica ma che sono vere come sei vera tu, mia bellissima parte di me stesso.
Non mi piace la melassa distribuita per dovere civile sulle donne.
Nella esperienza di ognuno di noi ci sono donne-persone che meritano rispetto e un ricordo positivo, come ci sono uomini-persone che hanno lasciato di sé un'impronta positiva nella nostra vita.
È stolto pensare che per il fatto di essere donne l'universo femminile sia costituito da un mondo di atteggiamenti, azioni, comportamenti che doverosamente riconducono al paradiso dantesco.
Ognuno è tenuto a parlare della propria esperienza.
Stiamo insieme da tanti anni, hai plasmato la mia vita con il tuo buon senso, allevando tu sola, questo sì perche' io ero sempre fuori a lavorare, due splendidi figli che ti adorano anche se vivono in continenti diversi dal nostro.
In te ritrovo quell'amore che mi è stato donato da mia nonna che mi ha rapito ad una madre che dopo la separazione dal marito non sapeva come tirare avanti con la figlioletta nata dal precedente matrimonio e con quel bambino ingombrante di due anni, strabico e con le gambe storte per mancanza di calcio.
Un amore ribadito, insieme alle due zie, in mezzo alle infinite difficoltà della seconda guerra mondiale, dell'emergenza a Firenze, del non sapere come e dove sbattere la testa mentre gli uomini di casa erano prigionieri chissà dove.
Costretti come siamo a vivere rintanati a causa del virus, scopriamo che le occasioni di confronto-scontro sono sempre a portata di mano e rischiano di oscurare il nostro affetto.
Poi, devo riconoscerlo sinceramente, fa presa su di me la consapevolezza che sono niente senza il tuo aiuto, la tua presenza, la tua dedizione, il bombardamento quotidiano per impedirmi di superare i limiti di peso mangiando le schifezze che riesco a trovare.
Capisco che quello che ho scritto finora non è un granché come dedica alla mia partner di una vita.
Ma è quanto riesco ad esprimere anche se in maniera confusa basandomi soltanto sul grande sentimento che ci unisce.
Buona Giornata della Donna,
Amore mio.
Oscar
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