Siccome in Italia hanno pochi problemi gravi cui dedicarsi, in queste ore e' tutto un affannarsi a decifrare il labiale del primo ministro Giorgia che secondo alcuni sembra abbia commentato con un "che merda" l'intervento animoso del signor Giuseppe Conte del Movimento Cinque Stelle.
È chiaro che il "che merda!" fa certo più audience e copie vendute di qualsiasi altra interpretazione benevola.
Ma potrebbe essere che il primo ministro, stressato da ore di interventi inconcludenti, in un momento di rilassamento abbia ricordato a se stessa di comprare l'ultimo disco di Fausto Notorius che s'intitola appunto: "che merda!".
Oppure, trattandosi di un personaggio politico di indiscussa preparazione, potrebbe essere che la Giorgia nazionale abbia voluto ricordarsi l'espressione inglese che suona: "You realise the shit you just stepped into?", che suona: "Ma ci rendiamo conto in che merdaio ci siamo infilati?"
E se invece si trattasse di un: "che merendina hanno acquistato per mia figlia?"
Oppure: "questo Conte 'merita' di essere il capo dell'opposizione..."
Oscar
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E se, nel clima di “sincera” abiura in cui si sta calando, si fosse riferita con “Che merda” alla marcia su Roma e al periodo tutto che va dal 1922 al 1938…?
Un caro saluto,
S.
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Oscar
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